Trapped

453 13 0
                                    

KESS
Quando quel ragazzo.....Brad uscì dalla stanza, calò il buio.
Mi sentivo improvvisamente così vuota e sola.
Il fatto di aver perso la memoria mi aveva scosso...
Come poteva una persona dimenticare tutto ciò che aveva vissuto? Non lo concepivo.
Delle urla mi risvegliarono dai miei pensieri.
<È colpa sua! Non l'ha curata come si deve!> gridò la voce di quel Brad.
Però era molto più dura e conteneva rabbia.
Mi alzai dal letto e mi accorsi solo ora che camminavo lenta come una lumaca, poiché le mie gambe non ero abituate al moto.
<Noi abbiamo fatto tutto il possibile signor Entan, si calmi!> disse un'altra voce.
Brad Entan... mi suona familiare;
<E allora perché lei non si ricorda di me?! Non si ricorda un cazzo! Di chi è la colpa?!> gridò di nuovo Brad.
<Tua! Perché se tu non l'avessi lasciata sola, lei non avrebbe preso nessun sonnifero!> disse un'altra voce di un altro ragazzo.
Era colpa sua? Cavolo non ricordo nulla!
<Tu sta zitto Dann o finirai male!> disse Brad a quello che doveva essere un ragazzo di nome Dann...
(Un mio amico? Cugino? Nemico? Conoscente? Chi era non ne avevo la più pallida idea!)
Mi decisi ad aprire la porta e tutti mi guardarono perplessi come se avessero visto un fantasma.
Tutte persone sconosciute per i miei occhi.
Tranne Wendy e......cosa?!......mio fratello?!
Ero confusa e paralizzata dalla persona che in questo istante era piantata nei miei occhi.
Mi misi una mano sulla bocca spalancata alla vista di mio fratello Josh.
Sto ancora in coma? O sono in paradiso dove c'è lui?!
Com'è possibile che sia qui?
Gli occhi mi si offuscarono di lacrime, forse di gioia o di tristezza oppure anche di totale confusione.
Lui era morto o sbaglio?
Mi sentivo cedere.
Josh si avvicinò a me ma io chiusi la porta prima che potesse venire.
Chiusi la serratura per rimanere un po' da sola e far in modo che tutte quelle persone estranee non mi scombussolassero o che mio fratello che pensavo fosse morto venga qui a dirmi che sono morta e che sono in paradiso con lui.
Volevo solo stare da sola.
Chiusi le tendine della stanza e dolorante mi distesi sul letto.
Mi misi le mani ormai tremanti in faccia per svegliarmi da tutto ciò, che doveva essere solo un sogno. Anzi un incubo.
Io non ero mai andata in coma, mi ricordavo di tutto e di tutti e mio fratello mi vegliava dall'alto.
Era solo un brutto sogno!
Mi diedi un pizzicotto e un forte schiaffo sulla fronte per risvegliarmi ma mi accorsi che non era un sogno solo quando il bruciore sulla fronte a causa della pacca si fece evidente.
Proprio ora che mi ci erano voluti anni per non pensare alla morte di mio fratello e a non pensare che ormai ero sola senza genitori e senza più parenti della mia famiglia, ora che mi risvegliavo dal coma e aprendo la porta, mi ritrovavo lui davanti, e non mi spiegavo com'era possibile ciò, non lo sapevo affatto ed ero solo spaventata e confusa, con solo un grande, grandissimo casino nella mia testa... nonostante non ricordarsi niente.
Quel Brad quand'era entrato, aveva caricato un'energia strana nella stanza, però io non ricordavo nemmeno una virgola, di lui, di me.. di noi.
Ed era brutto sentirsi dire di essere stati in coma ed aver perso la memoria, per poi accorgerti di aver perso dei momenti che forse erano belli o anche momenti brutti ma spesso sono proprio i momenti brutti che ci insegnano a crescere.
Mi strofinai un occhio e proprio in quell'istante qualcuno bussò alla porta.
<Hey, tesoro sono io... Wendy, tu aprimi e farò il possibile per confortarti; capisco che sei perplessa dai tuoi stessi pensieri, ma io posso aiutarti sono la tua migliore amica, giusto?>
disse la sua voce calma da dietro la porta di legno levigato.
Sospirai diedi un pugno di frustrazione al mio piccolo letto.
Mi alzai sempre sentendo le gambe più pesanti del solito ed aprii la porta alla mia migliore amica.
Quando entrò mi abbracciò stretta tanto da non respirare quasi.
Mi scostai leggermente per poter parlare: <Mi puoi spiegare il perché della presenza di mio fratello quando lui ormai non c'era più? sono dannatamente confusa Wendy..> dissi ormai con le lacrime che mi rigavano gli occhi.
Lei sospirò e per evitare la mia domanda disse: <come ti senti?>
Sbuffai ed arricciai il naso: <come dovrei sentirmi vedendo mio fratello morto davanti a me? Dannazione non importa io come sto, voglio solo sapere cosa sta succedendo! Da quanto ero in coma?! Era tutto un sogno il fatto che lui sia morto? O era vero e sto solo impazzendo al vederlo qui in carne ed ossa?!> dissi tra i singhiozzi ed appoggiandomi al mobiletto per non cadere.
Wendy mi prese e mi fece stendere sul letto:
<Ora ti spiegherò tutto, non preoccuparti..> disse con voce calma.
Annuii debolmente.
E lei parlò: <Beh, ti ricordi quando tuo fratello ti venne a prendere in quella discoteca dove arrivò la polizia a causa di quel circolo di spaccio per colpa di Wet?> chiese ed io annuii.
Me lo ricordavo come se fosse stato ieri.
<E ti ricordi che faceste un incidente in auto?>
chiese e annuii di nuovo sentendo una fitta a quel ricordo.
<Beh tuo fratello andò in coma, ma dopo lui non è mai morto, anzi Josh si risvegliò, ma chiese al dottore, poiché era suo amico se avesse potuto dirti che non ce l'aveva fatta, così tu avresti potuto intraprendere una vita lontano dal tuo passato a Wichita, così avresti potuto rincominciare d'accapo senza Wet; avresti potuto dimenticare tutto allontanandoti da quel posto, ma se lui non avrebbe fatto ciò, tu eri ancora lì, sotto la pressione di Wet e le sue minacce, lo ha fatto per il tuo bene, per renderti felice... lo so che non è una cosa normale ma capiscilo..> disse lei con occhi lucidi.
Mi avevano preso per un burattino da gestire e da poter manovrare come vogliono loro? Si sbagliano.
<Tu lo sapevi?> dissi tirando su col naso.
Lei guardò a terra e poi la porta, poi guardò il letto e disse: <No, non lo sapevo..> e con lo sguardo basso, si alzò ed andò via.
Rimasi in silenzio, ripensando alla sua reazione, ma io le credevo, perché mai avrebbe dovuto mentirmi, era la mia migliore amica..
Ero così confusa... mi sembrava di essere sola con i miei pensieri contorti ma qualcuno mi sventolò una mano davanti agli occhi, distolsi lo sguardo dalla parete bianca e incontrai degli occhi blu mare.
<Sunrise..> disse quel ragazzo muscoloso dalla voce dura e di cui non ricordavo proprio nulla.

Lei 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora