BRAD Le sue labbra sulle mie erano qualcosa di spettacolare, finalmente potevo risentire il suo sapore, potevo finalmente sentirla mia. Le sue labbra, dannazione! Erano quelle sue bellissime labbra a baciare le mie, con quel sorriso che mi faceva stordire, strappato dalla sua bocca non per essere stata costretta, ma perché le veniva naturale sorridere in quel bellissimo modo; quelle sue labbra che si univano perfettamente alle mie, e l'atmosfera che saltava in quell'attimo di fiato bloccato e poi dal nero dentro il buio delle nostre bocche era come se le guardassi l'anima, e anche quella degli occhi, dove trovai una scintilla, la mia... il nostro rapporto era come una candela che perdeva la propria cera e si rendeva volubile nell'aria, tra il vento forte; ma erano proprio i suoi occhi che ogni volta mi tenevano all'erta, erano lì ogni volta che stendevo lo sguardo per vedere se pioveva o c'era il sole, e se pioveva faceva lo stesso perché io avrei cercato di far rianimare quegli occhi, e anche se fosse stato impossibile o c'era tanto da camminare, sarei stato per lei come un sentimento che in punta di piedi amerà ogni sua lacrima e le asciugherò con il palmo del mio dito, per farle tornare il sorriso e gli occhi vivaci. Quel fantastico momento fu bloccato da una tosse: <Scusate se vi interrompo, ma sorellina... guarda chi ti ho portato!> disse quello che doveva essere Josh. Alzai gli occhi al cielo.. ma questo Josh proprio ora doveva resuscitare dal mondo dei morti?! Guardai al suo fianco e vidi Liuk, il cugino di Kess e anche un mio ex collega nell'organizzazione. Con uno scatto improvviso Kess balzò in piedi e fece un gridolino di gioia. <Liuk!> gridò piombandogli addosso. In quell'istante ci sarei voluto essere io al posto di Liuk solo per stringerla tra le mie braccia.
<Beh? Ti sono mancato?!> disse lui. <Tantissimo! Hai visto Josh... è vivo...> disse lei con voce un po' delusa. <Sì, beh io lo sapevo... ma non te l'ho detto perché me lo aveva impedito Josh..> borbottò e Josh contrattaccò subito: <Beh, grazie per aver cercato di farmi perdonare Liuk, sei sempre d'aiuto!> disse alzando gli occhi al cielo; Liuk scoppiò a ridere: <Oh giusto dimenticavo il copione che mi hai dato da studiare per farti perdonare: Kess il tuo legittimo fratello ti porge delle scuse, ma vuole essere certo che tu hai capito che lui lo ha fatto solo e solamente per il tuo bene... e... aspetta ho dimenticato..> disse Liuk e cacciò un foglio dalla tasca... Josh davvero aveva creato un copione?! <Coglione ti avevo detto di impararlo!> borbottò quest ultimo ed io scoppiai a ridere e assieme a me ci fu Kess e Liuk: <Okay ti perdono Josh ma non so se mi fido ancora ciecamente di te..> disse lei dopodiché lo abbracciò; <Andiamo a prenderci una birra che abbiamo parecchie cose da raccontarci l'uno con l'altra..> borbottò Josh. Kess si voltò verso di me: <Vieni anche tu Brad?> chiese ed io scossi la testa, dovevo starmene un po' da solo... lei annuì ed entrò nel Roll con gli altri due. Sospirai profondamente e chiusi gli occhi per circa cinque minuti. Quando li riaprii mi ritrovai una biondina con un vestito argento e rosa fluo, i capelli ondulati e un ghigno stampato sulle labbra fucsia. Sbuffai esasperato: <Che diavolo vuoi Sellen?!> chiesi brusco.
<Uhm, fammi pensare... voglio che ti lasci con quella sgualdrina, voglio che diventi mio e voglio sapere perché c'è così tanta gente al Roll!> borbottò. <Ma perché in quella cazzo di testa non ti entra che non sarò mai tuo! Ed è la festa del ritorno di Kess, quindi va via!> biascicai. Lei dilatò le narici e si spostò una ciocca di capelli dietro le spalle. <Bene. Sono pronta per rovinare questa festa!> borbottò con voce stridula. Oh no... <Sta ferma qui.> la bloccai prendendola per il braccio e lei in uno scatto fulmineo si girò e si poggiò alla parete. Le tenevo ancora il braccio stretto e stranamente c'era poca distanza tra di noi, sembrava che tra un momento all'altro ci baciassimo, poi sentì un piccolo tonfo. Mi voltai al mio lato e vidi Kess che ci guardava paralizzati e la sua giacca a terra: <Lasciami stare! Non voglio baciarti!> gridò quella stronza di Sellen per apparire innocente e accusarmi ingiustamente, dopodiché scappò via fingendo di piangere; ora Kess credeva che io volessi baciare quella vipera e ne aveva avuto la falsa conferma dalla stupida recita di Sellen e dalla posizione in cui eravamo capitati quando le stavo impedendo di rovinare la festa. <Kess... posso spiegare..> dissi, lei guardò me e poi la parete su cui stavo mantenendo Sellen. Il suo volto sbiancò e cercò di formulare delle parole ma gli uscì solo un sussurro spezzato dalle labbra: <Sunrise non è come sembra..> sibilai ma lei non parve sentirmi, sembrava che stesse in un'altra galassia. Mi avvicinai ma lei indietreggiò: <Kess? Tutto bene?> chiese Liuk che arrivò proprio in quell'istante. Lei era confusa, si capiva dal suo sguardo. Si voltò verso Liuk e in quell'istante arrivò anche Josh, credevo stesse per piangere o per scappare ma per tutta risposta disse: <Andiamo a ballare Liuk?> rimasi perplesso e la chiamai un'ultima volta ma lei non si voltò. Josh rimase fuori con me ed io raccolsi la giacca di Kess da terra, aveva il suo odore.
<Che diamine le hai fatto?!> borbottò Josh. <è stato un malinteso... Non volevo far sembrare che stessi per baciare Sellen ma lei crede così..> sibilai. <So che sono stato assente per mia sorella e so anche che forse non dovrei intromettermi, ma sai... so solo che lei ha sofferto tantissimo e tu nemmeno immagini quanto, e ti dico una cosa Brad Entan: se hai brutte intenzioni con lei meglio se scompari dalla faccia della terra o finirà male...> minacciò ed io scoppiai a ridere: <Parli tu, che le hai mentito spudoratamente e che sei sbucato dal nulla, e tu vorresti dirmi cosa devo fare con Kess, beh hai sbagliato ruolo..> borbottai e lui si avvicinò: <Beh, io ti ho solo avvertito, poi scegli tu.> disse e se ne andò lasciandomi lì a farmi concepire quanto io sia uno stronzo; aveva ragione, Kess non si meritava di soffrire, ma stavolta io ero innocente e dovevo spiegarle tutto, prima che si fosse fatta una cattiva idea su di me. Entrai nel locale e la cercai dappertutto fin quando mi ricordai che voleva ballare... speriamo non facendo il reggaeton o altrimenti avrei rovinato io la festa.
La vidi che ballava con Wendy, sorrideva e sembrava più felice stando lontano da me. In quell'istante ebbi come una coltellata al cuore, sapere che stava bene anche senza di me mi faceva sentire solo una nullità, perché l'unica cosa che forse ero in grado di fare era quella di renderla felice e vedere che stava bene anche senza di me e che forse stava anche meglio, mi fece sentire perso.
STAI LEGGENDO
Lei 2
Randomdisse Kess ormai per la millesima volta in preda alle lacrime. sussurrava ogni volta prima di andare a dormire, sperando che in qualche modo Brad potesse sentirla. questo che si ripeterà sempre Kess per andare avanti anche senza di lui. Sembrav...