Ho capito come pochi minuti ti possono cambiare la vita..
È successo così a me, io e Wendy non avevamo casa, nè un posto in cui stare quando eravamo arrivate qui ad Hollywood e Kevin si è offerto di ospitarci.
E qui ho conosciuto Brad. Quel ragazzo presuntuoso, spericolato e arrogante, ma sexy e che amo da morire. È questo il punto, le piccole cose possono cambiare tutto!
Ripensavo al mio passato tormentato a causa di Wet e della morte della mia famiglia. C'erano cose del mio passato che tenevo per me, solo Wendy forse sapeva qualcosa, ma non le avevo mai dette a nessuno.
Avevo paura io stessa di raccontare del mio passato.
Ma non volevo più soffrire ne avevo abbastanza.
Scossi la testa da questi miei mille pensieri, ultimamente pensavo troppo.
Frugai nell'armadio ed indossai jeans, maglia e cardigan.
Mi feci fare le trecce da Wendy e mi trattenni al non spifferarle tutto del bacio.
Fortunatamente invece la sbornia era svanita.
<Perché sei così silenziosa?> chiese mentre legava l'ultima treccia.
<cosa ti fa pensare che lo sia?> borbottai mettendomi del rossetto mat rosso sulle labbra.
<non parli..> disse lei.
<non ho nulla da dire.> mentii e arricciai il naso.
<Kess. Ti conosco. Quando arricci il naso, menti.> disse lei sospirando.
<Beh, pure tu mi stai mentendo, quindi non sono affari tuoi.> gettai la spugna. E un po' avevo ragione, lei, la 'mia migliore amica' mi stava mentendo spudoratamente.
Andai in salotto e vidi Connor fermo sulla soglia, che subito diventò rosso in viso.
Lo salutai con un cenno del capo e lui sorrise.
Andammo in auto e Wendy accese la radio.
Incominciai a canticchiare Cold Water di Justin Bieber. Mi fermai quando Wendy svoltò a destra invece che a sinistra dove c'era la scuola.
<Dove vai?> chiesi sistemandomi sul seggiolino dell'auto.
Lei frenò di scatto e sussultai.
<Metti questa.> disse dandomi una fascia nera e doppia tra le mani.
<Wendy... lo sai che non indosso le fasce..> la ammonii.
<Devi metterla sugli occhi.> disse lei e la guardai sbigottita.
<Perché mai dovrei mettermi questa fascia sugli occhi?!> dissi con una vocina stridula.
<Kess. Mettila.> disse lei in tono severo.
Spalancai gli occhi e guardai la fascia.
<Vorrei proprio una spiegazione di tutto...ciò> dissi e mi infilai la fascia sugli occhi.
<Bene.> disse lei.
<Fantastico. Ieri al gioco del silenzio con Connor e oggi a mosca-cieca, con te!> dissi e mi pietrificai quando mi accorsi di aver nominato Connor: diamo il via alle domande.
<Connor? Cosa c'entra Connor?> chiese lei, come non detto...
Non vedevo nulla poiché era tutto nero a causa della fascia ed ero nel panico poiché non sapevo se raccontarle del piccolo bacio a causa della sbornia.
<Nulla. Abbiamo, giocato.... al gioco del silenzio..> mentii con la prima scusa che mi venne in mente.
Sentivo già il suo sguardo su di me anche se non potevo vederla.
<Kess?! Cosa è successo con Connor?!> ripeté.
Sbuffai.
Anche se lei non mi stava raccontando quasi niente ultimamente, io avevo bisogno di sfogare questo mio errore per non portarmelo sulla coscienza.
<Nulla! L'ho baciato...> dissi mordendomi il labbro e sentendo subito il senso di colpa.
<Cosa?! Ma sei folle?> chiese lei e dalla voce capii che era più scioccata di quanto dovrebbe.
<Ero ubriaca. Non era di certo mia intenzione! Stavamo semplicemente bevendo qualcosa, quando io ho bevuto un po' troppo, e lui mi ha raccontato che Brad mi ha riferita "Antipatica, impicciona, scorbutica" e altro.... allora io non ci ho visto più e l'ho baciato, ma è durato nonché un minuto!> biascicai.
<Menomale che stiamo andando da Brad, così potrai spiegargli tutto..> disse lei.
Brad? Stavamo andando da Brad?
Mi voltai di scatto da lei anche se non la vedevo.
<Brad?!> chiesi.
<uhm, si. Perciò tu non toglierti la fascia..> mi ammonii.
<Okay, sto andando dal mio fidanzato, con una fascia nera sugli occhi per non vedere dov'è e con un'amica che non vuole dirmi nulla. Okay, fantastico!> borbottai e la sentii sbuffare.
Che macello! Non ne potevo più...
Dopo alcuni minuti di silenzio sentii lo sportello dell'auto aprirsi.
<Wendy?>
<Aspetta. Non ti togliere la fascia.>
Scossi la testa.
Poi il mio sportello si aprì e una mano ruvida mi prese il braccio e mi tirò fuori con delicatezza.
<Chi sei?> chiesi nel buio più totale.
<Connor.> disse lui.
Annuii e mi venne un brivido.
<Ora ti accompagno da Brad.> borbottò. <....tu non gli dirai niente del bacio giusto?> chiese.
<No! Connor devo! È il mio ragazzo, abbiamo avuto molte difficoltà e non voglio che ne nascano altre per via di una bugia..> lo ammonii.
<Hai ragione. Però mi pare che anche lui ti stia mentendo!> disse con tono deciso.
<Hai ragione anche tu..> borbottai io con voce pacata.
<Perciò non glielo dirai vero?>
<no, Connor, io lo amo e ho sbagliato e non voglio menzogne..> mi lamentai.
<scusa. Te lo avevo detto, solo perché ho paura che mi venga tolto il lavoro..> disse e mi venne una fitta in petto. Non volevo di certo che fosse licenziato. Ma poi perché un nostro bacio doveva farlo licenziare? A meno che lui non lavorava per Brad? E perché mai dovrebbe lavorare per Brad? Sono confusa.
<Connor. Non lo so..> balbettai.
Lui stette in silenzio.
Poi sentii una porta di ferro aprirsi e Connor che mi prese il polso e mi fece camminare fino ad un punto.
Poi sentii il motore di un'auto e altre mani calde che prendevano le mie.
Le sue mani.
<Puoi andare.> disse quello che doveva essere Brad.
Poi mi prese per un braccio e delicatamente mi portò in un'auto.
Fece partire quest'ultima e dopo un po' mi disse di togliere la fascia dagli occhi.
La tolsi e sbattei velocemente le palpebre per analizzare la situazione. Ero in auto con Brad su una strada colma di alberi.
<Sunrise...> bisbigliò, e notai un filo di nervosismo nella sua voce.
<Tutto okay?> chiesi
<sì.> disse guardando la strada.
<frena un attimo, devo dirti una cosa..> dissi. E prima glielo dicevo, meglio era. Non volevo tenermelo segreto. Non volevo bugie. E volevo solo spiegargli come erano andate le cose.
Lui fece come gli avevo chiesto e accostò.
Stetti in silenzio.
<Allora?> chiese lui battendo i polpastrelli sul volante.
<Mi odierai? Promettimi di non infuriarti..> sussurrai.
<Non potrò mai odiarti, Sunrise. E dipende il motivo per cui non dovrei arrabbiarmi..> disse con tono calmo ma contraendo la mascella.
Sospirai.
<Ho baciato Connor.> dissi tutto d'un fiato e mi coprii il viso con le mani.
<Cosa?> chiese incredulo.
<Ti prego non lo far licenziare, è stata tutta colpa mia..> dissi supplicandolo con lo sguardo.
Connor era davvero un bravo ragazzo e di certo non volevo che lo licenziassero per causa mia.
<Tu hai baciato quel pezzo di merda e ti preoccupi che io lo faccia licenziare?!> biascicò alzando la voce.
<Brad, ero ubriaca!> dissi e sentii gli occhi bruciarmi.
<Che?! Ubriaca? Perché cazzo eri ubriaca con Connor?! Spiegamelo Kess! Cazzo. Che avete fatto poi? Te lo sei portato in camera? vero?!>
urlò puntando il dito alle sue spalle.
Mi voltai e vidi dal vetro della macchina che dietro di noi c'era un'auto nera, dove probabilmente doveva esserci Connor.
Brad era rosso in viso e la vena sulla tempia era gonfia.
<no... certo che....> non finii la frase che Brad era fuori dall'auto.
Cosa avevo fatto? Sapevo combinare solo un disastro dopo l'altro.
Scesi veloce dall'auto e corsi verso la macchina nera.
Brad aveva già preso Connor per il colletto della giacca nera e gli stava dicendo qualcosa.
Parlava a denti stretti, con le narici dilatate e gli occhi iniettati di sangue.
Sussultai quando lo butto contro il parabrezza della macchina e Connor gemette dal dolore.
<Brad smettila! È stata colpa mia!> gridai ma lui non parve sentirmi.
<Kess, va in auto..> disse Connor indicandomi l'auto da cui ero uscita.
Non capii se me lo aveva detto perché aveva paura che Brad potesse farmi del male, o perché non voleva che guardassi che si picchiassero.
<No. Non permetterò che ti faccia del male!>
urlai.
<Te la sei scopata! Vero?! Vero Cazzo?!> urlò Brad prendendolo di nuovo per il colletto.
<No! Ti avevo detto che non lo avrei fatto!> disse Connor agitandosi dalla presa di Brad.
Cosa?
<Stronzo sta zitto!> disse sbattendolo più violentemente sull'auto e mettendosi le mani tra i capelli.
<Cosa? Cosa non mi avresti fatto?> chiesi rivolta a Connor.
<nulla. Non sono cazzi tuoi!> urlò Brad.
<Cosa non sono cazzi miei?! Che tu mi ritieni una rompicoglioni, egoista, scorbutica, antipatica e quant'altro?! Questi non sono cavoli miei?> dissi urlando ed elencando sulle dita tutte le parole disprezzanti.
Lui girò la testa di scatto verso Connor e andò piano verso di lui.
<Coglione glielo hai detto?! Credevi che se glielo dicessi lei non mi avrebbe più amato, per stare con te?!> biascicò Brad a denti stretti e avanzando sempre di più.
Avevo capito le sue intenzioni e perciò mi posizionai davanti a Connor.
<Lascialo stare...> dissi guardando Brad dritto negli occhi.
Lui mi scrutò e poi mi spintonò al lato con tanta forza che quasi non caddi per terra.
<Ma sei impazzito?! Potevi farla male!> gridò Connor e fece per avanzare verso di me ma Brad gli suonò un pugno sulla tempia.
<non dirmi quello che devo fare con lei!> urlò indicandomi.
Io ero lì scioccata a guardare Connor che si toccava la tempia sanguinate.
<Non hai nulla da dire?! Tu! Sei stato tu, a farla ubriacare per baciartela! Cazzo! Lo sapevo non ti dovevo assumere!> gridò.
<Brad smettila...> sussurrai ma lui mi ignorò.
Anzi andò di nuovo verso Connor e gli diede un'altro pugno sullo zigomo. E un'altro ancora nello stomaco. Connor si piegò in due cadde a terra in ginocchio. Mi misi le mani davanti alla bocca quando incominciò a sputare sangue.
Brad lo prese per la giacca e lo alzò, piegò il braccio per dargli un altro pugno ma mi posizionai tra loro.
<Se solo lo tocchi un'altra volta con me hai chiuso.> dissi.
Lui mi guardò finalmente negli occhi poi spostò lo sguardo sul lato in cui mi aveva spinto poco fa e poi guardò Connor.
<mi dispiace di averti spinta, non ero in me..> disse abbassando il capo.
Sapevo che non lo avrebbe mai fatto di proposito, ma era causa del sopravvento della rabbia. Sapevo che era solo deluso per colpa di uno stupido bacio.
Ma la sua reazione era esagerata.
Mi guardò un'ultima volta:
<....ti......ti ho fatto male?> chiese con voce tremante.
Scossi la testa. <no...>
Lui mollò la presa dalla giacca di Connor e lo lasciò cadere a terra.
Mi avvicinai per vedere come stava e aveva il viso coperto di sangue.
<Mi spiace.> dissi prendendo un fazzoletto dalla tasca e asciugandogli il sangue sulla tempia.
<Non preoccuparti è colpa sua.> disse facendo spallucce.
Spostai lo sguardo su Brad che stava andando verso la macchina.
Feci cenno a Connor di aspettare e lui annuì.
Corsi verso la macchina di Brad e lui era già seduto al posto guida.
Quando afferrai la maniglia per aprire lo sportello sentii un rumore.
Tirai la maniglia e la porta non si apriva.
Aveva chiuso a chiave la serratura.
<Cosa stai facendo?> chiesi ma lui non mi rivolse nemmeno uno sguardo, mise in moto ed andò via sfrecciando a tutta velocità.
Guardai Connor che scosse la testa.
Lo raggiunsi trattenendo le lacrime.
<Ti riaccompagno a casa..> disse.
Tutta colpa mia. E di Brad. Così incoerenti da farci del male a vicenda..
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Lei 2
Randomdisse Kess ormai per la millesima volta in preda alle lacrime. sussurrava ogni volta prima di andare a dormire, sperando che in qualche modo Brad potesse sentirla. questo che si ripeterà sempre Kess per andare avanti anche senza di lui. Sembrav...