BRAD
Delle gocce di pioggia si unirono al nostro bacio. Quando Kess si staccò, guardò il cielo e allargò il sorriso che già aveva stampato sul volto.
<L'arcobaleno!> disse entusiasta.
Alzai la testa e notai l'arcobaleno immenso di colori. Ma lei era più bella perciò rimasi lì a guardarla sorridere.
<Che fai? Perché non guardi questa meraviglia? È raro!> disse.
<Tu lo sei di più...> risposi.
Mi guardò negli occhi: <Io sono rara?> chiese stupita.
<Si, sei uno di quegli amori che capita una sola volta nella vita di una persona e se lo perdi una volta, lo hai perso per sempre. Sei come l'arcobaleno Kess... sei rara per me, quanto è raro questo assieme di colori per il cielo!> dissi.
Lei sorrise: <Sembri un esperto dell'amore... ma secondo me nessuno sa cos'è veramente l'amore... nemmeno io.> disse guardando la pioggia cadere che si faceva sempre più veloce e abbondante.
<Io so cos'è l'amore e ho avuto la più brava insegnate che me lo abbia dimostrato.
L'amore è quando tu guardi una persona e hai la certezza di non voler più nessuna oltre a quella, indipendentemente dalle liti, dalle discussioni e dai momenti non buoni.
Amore significa superare i problemi, le sfide, essere superiori agli sguardi avidi degli altri, all'invidia, alla cattiveria. Amore significa rimanere sia che piova o che ci sia il sole. E io rimango per te. Solamente per te Sunrise...> dissi ormai con la pioggia che cadeva tra me e lei.
Rimanemmo a guardarci negli occhi per lunghi minuti, senza scostarci, senza preoccuparci di essere bagnati.
Quando ormai fummo zuppi d'acqua Kess si avventò su di me e mi stampò un bacio sulle labbra. Quello stampo era qualcosa di magico e bellissimo. Solo un tocco di labbra e per me era tutto.
Le scostai i capelli bagnati dietro l'orecchio e le accarezzai il viso freddo e bagnato.
Le gocce d'acqua dividevano i nostri volti.
Non ce la facevo più a trattenermi tutto dentro, volevo confessarle ogni cosa... sentirla sicura di se, farla sentire amata, consolata, protetta solamente da me, questo ragazzo pieno di tatuaggi che credeva di essere perduto prima di trovare questa luce.
Volevo farle capire che non c'era un'orizzonte per me, era tutto un grosso, vago buio senza di lei.
Volevo dirle che lei era la mia migliore amica, la mia salvezza, che era il mio amore, che l'amavo più di ogni altra cosa!
Perciò le dissi ciò che volevo dirle da una vita: <Ti amo...> parlai tra la pioggia che calava dal cielo.
Lei parve riflettere su quelle parole come se fosse un'allucinazione. Mi scrutò gli occhi e poi sorrise: <Ti amo anch'io> disse stampandomi due baci sulle labbra. Le sue erano fredde a causa della pioggia ma quelle parole e quel contatto mi riscaldarono.
<Ti amo Kess Santana, io ti amo!> ripetei poiché non c'era cosa più bella di ammettere cosa provavo e sentir pronunciare da quelle labbra carnose di quella ragazza, vulnerabile e bellissima, la stessa frase, era stupendo.
<Siamo due matti!> disse lei ridendo e quello era il suono più piacevole sulla terra.
<Già, è proprio così... lo siamo...> dissi guardandomi attorno.
Le presi la mano umida e salimmo le scale della villa per ripararci sotto lo spazio coperto dal tetto che era retto da quattro colonne in marmo con il capitello di origine corinzia.
<Mi era mancato pronunciare quelle parole...> dissi.
<Anche a me.> rispose lei.
Le accarezzai la guancia bagnata: <Beh alla fine la dama non ha portato conclusioni devastanti rubando la tua anima, ha fatto riunire il nostro amore!> dissi sogghignando e baciandola di nuovo.
Non ne avevo mai abbastanza la volevo tutta per me, ogni volta.
<Forse non ha voluto regalarci ciò che lei non ha potuto più avere...> disse Kess facendo spallucce.
<Si, forse si...> dissi io.
La pioggia smise di scendere e io e Kess corremmo veloci fino alla mia moto prima che potesse piovere di nuovo.
La sua risata faceva eco nel bosco.
Era ormai tardi quando l'accompagnai nel campus.
<Ci vediamo...> disse scendendo dalla moto e incamminandosi.
Corsi verso di lei e la fermai per un polso:
<Non mi saluti?> chiesi.
<Uhm... ciao...> disse lei corrucciata.
Stava avendo dei ripensamenti ne ero sicuro, ma non la biasimavo, doveva capire ciò che voleva.
Le stampai un bacio sulle labbra e le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio: <Ti capisco Kess, so che sei ancora confusa, qualunque decisione prenderai io l'accetterò e sarò disposto ad aspettarti. Sappi solo che Ti amo.> dissi scrutandole gli occhi verdi.
Lei sorrise: <Lo apprezzo Brad... buonanotte e grazie davvero di tutto...> disse allontanandosi.
La vidi andare via ma dopo poco lei si voltò e corse verso di me, mi piombò sulle labbra e fece unire i nostri sapori.
Ci riscaldammo a vicenda e poi andai a casa più felice che mai, con l'animo in pace.Aprii la porta di casa e una figura bionda mi assalì sulla bocca.
<Bentornato!> disse Alissa baciandomi con fare provocante e mugolando come una mucca.
Ed ecco che il mio animo tornava in tormento con se stesso.
Ero costretto ad acconsentire Alissa.
Ma il viso di Kess era ancora nei miei pensieri.
<Ho sonno Alissa, stasera no.> dissi riferendomi al sesso.
Lei mise il broncio:
<Perché sei tutto bagnato?> chiese seccata.
<È una lunga storia...> dissi con un sorriso stampato sul volto.
Mi buttai sul letto senza nemmeno cambiarmi e mi addormentai con la figura di Kess mentre mi diceva "Ti amo".
![](https://img.wattpad.com/cover/94425994-288-k847984.jpg)
STAI LEGGENDO
Lei 2
Randomdisse Kess ormai per la millesima volta in preda alle lacrime. sussurrava ogni volta prima di andare a dormire, sperando che in qualche modo Brad potesse sentirla. questo che si ripeterà sempre Kess per andare avanti anche senza di lui. Sembrav...