<Stasera andremo a quella festa, che ti importa? Farai almeno vedere che di loro non ti frega un cazzo!> disse Wendy buttandosi sulla poltrona dell'appartamento di Brad.
Si, esatto... eravamo tutti insieme come un tempo, nell'appartamento del mio ragazzo!Ovviamente Alissa non era in casa, ma avevamo già un piano nel caso fosse entrata improvvisamente.
<Uhm... secondo me, possiamo anche non andarci, perché quel tipo... lo sconosciuto senza nome... insomma, è pur sempre la sua festa, e mi da al quanto fastidio il modo in cui ti guarda!> borbottò Brad leccandosi il cucchiaio di cioccolato che aveva immerso nel barattolo, rivolgendosi a me.
Mangiava come un maiale ma aveva un fisico da fare invidia a tutti gli altri uomini presenti su questa terra!
<Geloso!> esultò Wendy entusiasta.
<Kess!> gridò d'un tratto Gwen con voce acuta... Gelsa lo stava influenzando.
Prima che potessi ribattere mi fece alzare in piedi, chiuse le mani a pugno e cominciò a saltellare proprio come quando si era in un ring di combattimento... ma adesso eravamo sul parquet dell'appartamento di Brad... non in un ring.
<Gwen? Gwen cosa stai facendo?!> farfugliai.
<Ti preparo.> disse.
Brad cominciò a ridere: <Gwen tu sei un genio incompreso!> disse.
Io ancora confusa alzai un sopracciglio: <Cosa sta facendo?> bisbigliai a Tiffany che era troppo intenta a fare le coccole con Nathan.
<Devi combattere, su... per quando ti ritroverai stasera davanti a Nicole! Voglio che le suoni un bel gancio destro in fronte! Sei la mia allieva mi aspetto molto da te...> disse e scoppiai a ridere.
Ma lui si fermò, incrociò le braccia al petto e dilatò le narici: <Sono serio.> disse, ma se la sua doveva interpretare un'espressione seria... beh, era fuori gioco!
Scoppiammo a ridere tutti, mentre Gwen frustrato si era seduto sul divano.
<Cosa indossiamo?> chiese Tiffany liberandosi dalla presa di Nathan, quei due sembravano aver legato molto di più dall'ultima volta.
Ma per il momento non sapevo nulla, poiché io Tiffany e Wendy ci eravamo prese una notte da pigiama Party per spifferarci tutte le news di cui non eravamo aggiornate le une sulle altre.
<Ho comprato dei vestiti nuovi! Dovete assolutamente vederli!> gridò Wendy facendo grugnire Kevin che si stava addormentando nella poltrona affianco alla sua.
Corremmo tutte e tre nella camera di Wendy mentre avevamo rimasto Brad e Gwen a fare battute squallide.
Prima che entrassi nella camera di Wendy, Brad mi lanciò uno sguardo, come per vedere se stessi bene attraverso i mei occhi, in quel piccolo istante sembrò che il mondo si fosse fermato e ci fossimo solo io e lui, come se tutto fosse a rallentatore, gli sorrisi e lui ricambiò generando due fossette ai lati della sua bocca, mi vennero tantissimi brividi per quanto fosse bello, ed era mio!
Entrai nella stanza di Wendy che era già con tre abiti tra le mani, uno più bello dell'altro.
Io scelsi uno semplice color rosa carne, a tubino, che aderiva perfettamente alle mie forme, slanciandole.
Wendy scelse un abitino nero e largo, mente Tiffany uno fucsia.
Speravo solo che andando a questa festa non sarebbe successo niente di grave.
Ritornammo in salotto dai ragazzi e ci sedemmo tutti quanti a cerchio.
Incominciammo a parlottare un po' e sentivo il sorriso e lo sguardo di Brad bruciarmi addosso, lo so che era contento che io fossi tornata da loro... lo sapevo perché non la smetteva di sorridere da quando avevo messo piede in questo appartamento.
Sentimmo d'un tratto dei passi nelle scale e la chiave ruotare nella serratura della porta.
<Alissa.> disse subito Brad scattando in piedi.
L'ansia si fece largo in me... non sapevo il motivo, ma Alissa non doveva venire a sapere niente di me e Brad... però avrei tanto voluto saperlo, poiché mi stavo fidando di un aspetto di cui non ne sapevo nemmeno i particolari e le conseguenze, era come se avessi firmato un contratto senza prima leggere le indicazioni della fattura.
Ed ecco che il nostro piano entrava in atto.
Wendy si posizionò svelta davanti a me, Tiffany fra noi due, mentre Brad, Nathan e Kevin dietro a Wendy. Gwen apriva la porta.
<Pronti via! Ciak si gira!> disse Gwen, poiché lui aveva idealizzato il tutto.
Quando la porta si aprì e Alissa entrò ecco che incominciò: Io iniziai a sbraitare contro Wendy, Tiffany cercava di dividerci, i ragazzi gridavano creando trambusto, mentre Wendy urlava come una pazza contro di me, finché la sua mano non venne a contatto con la mia guancia, generando un falso schiaffo ma che parve tremendamente vero poiché il silenzio piombò nella sala e Tiffany come gli altri e la stessa Alissa si portarono le mani alla bocca per lo shock.
<Stronza!> gridò Wendy.
Stavo per ridere. Dovevo trattenermi, la recita non era mai stata un mio forte, poiché sin da bambina anche nelle recite scolastiche mi veniva sempre da ridere.
Ma adesso riuscii a opprimere le risate.
<Come hai potuto?!> gridai io.
Lei stette in silenzio seguendo perfettamente il piccolo copione che Gwen ci aveva scritto su un fazzoletto di carta.
<Uhm... scusate se ho interrotto. Sono venuta a prendere il pranzo e poi torno al lavoro.> disse Alissa.
Tutti la guardammo con delle facce sconvolte, sembravano attori professionisti.
Quando però lei si avvicinò a Brad stampandogli un bacio sulle labbra qualcosa mi bruciò nel petto.
Alissa prese il suo pranzo e scese di nuovo via, tranquilla e senza sospetti.
Quando i rumori nel palazzo cessarono Gwen gridò un: <E Stop! Prendetevi una breve pausa ragazzi.>
Mi erano mancati questi folli dei miei migliori amici!
Subito Brad mi venne vicino: <Tutto okay?> chiese pulendosi le labbra con un fazzoletto.
Il gesto mi piacque al che sorrisi.
Presi un sospiro: <È tutto okay.> risposi e lui annuii.
<Vieni?> chiese poi con un ghigno tendendomi una mano.
<Dove?> domandai ma prima che potessi aggiungere altro, lui mi aveva già preso a mo' di sacco di patate.
Avevo la testa in giù sulla sua schiena, ma almeno avevo una bella visuale del suo bacino sexy... Dio questo ragazzo doveva avere derivazioni Brasiliane!
D'un tratto mi ritrovai sprofondata su un letto, sul suo letto... o meglio, sul nostro letto.
Lui mi sorrise, mi diede un piccolo bacio sulle labbra e poi spense la luce.
Subito il mio sguardo finì sul soffitto dove tante stelle luminose vi erano attaccate.
Era stupendo. Molti potevano pensare che in fondo non fosse niente di che, ma invece era bellissimo... soprattutto se la persona che amavi era lì accanto a te che ti stringeva la mano con la sua.
<Ti piace?> chiese.
<Si molto...> sibilai sorridendogli.
<Piace anche a me. Sapevo ti sarebbe piaciuto, per questo le ho messe!> disse guardando il soffitto illuminato dalle molte stelline.
<Davvero le hai messe per me?> chiesi stupita poiché io non abitavo più qui ormai da molto.
<Si, per quando saresti tornata. Le ho messe anche perché così mi fanno ricordare te e quindi ogni notte che siamo lontani, in realtà sei con me e siamo più vicini di quando tu posso immaginare...> disse guardandomi nel buio.
Sorrisi: <Sei una persona eccezionale Brad Entan.> ammisi.
Lui parve felice: <Davvero?> chiese come un bimbo che voleva sentirsi dire solo ciò.
<Si, lo sei davvero...> dissi avvicinandomi a lui.
Mi cinse con un braccio mente teneva l'altro sotto la testa.
<Ti amo Sunrise.> sibilò con un sussurro quasi non udibile.
<Ti amo anch'io.> dissi nel suo stesso tono e generando un suo bellissimo sorriso.
Era questa la fregatura con lui.
Riuscivamo a non chiamarci, a non scriverci, a non cercarci.
Riuscivamo a non sentirci per settimane, a volte per mesi.
Riuscivamo per qualche tempo ad ignorarci alla perfezione.
Non so come, non so perché. Ma era uno di quei rapporti "vorrei stare con te, ma non te lo dimostro troppo". E giuro, non ce l'avevo con lui. Ce l'avevo con me, con me perché al suo ritorno io mi facevo trovare. Mi trovava esattamente dove mi aveva lasciata.
C'era forse fregatura peggiore di questa?
Si. Quella che prima di tutto, ci amavamo alla follia e per tutte le volte che avevamo preso la decisione di rimanere lontani, non ci riuscivamo mai, ritornando sempre fra le braccia l'uno nell'altra!
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Lei 2
Randomdisse Kess ormai per la millesima volta in preda alle lacrime. sussurrava ogni volta prima di andare a dormire, sperando che in qualche modo Brad potesse sentirla. questo che si ripeterà sempre Kess per andare avanti anche senza di lui. Sembrav...