Capitolo 23.- Invitate, noi?

381 20 5
                                    


Lullaby – Numb little bug, Em Beihold

-Quindi sei sicura che siamo invitate? Noi? Perchè il nostro ultimo incontro con Alexei non è stato proprio dei migliori.- chiede Ceci per quella che annoto mentalmente essere la decima volta da quando sono arrivata a casa sua questo pomeriggio. Alzo lo sguardo dal piatto dove sto tentando invano di spiluccare una piadina- ricetta- segreta- di - famiglia e mi sforzo di ridere.- Non capisco perchè sembri così sorpresa: ci saranno anche Robert e Roger no?

-Beh non credevo che dopo aver quasi preso a pugno Alexei avrei ricevuto un invito ad una festa figa.- commenta Nena distrattamente, ma sorride. -Quindi, noi ci becchiamo la festa di Matthew a cui nessuno può mancare perchè siamo tutti grandi amiconi ora, e tu una cena romantica con il Dio del sesso? Dovrei prendere a schiaffi Alexei più spesso se questi sono gli esiti.

Arrossisco e guardo male Nena, mentre il mio stomaco si chiude ancora di più.-Non ha detto che mi porterà a cena.

-Oh giusto.- Ceci strizza gli occhi sforzandosi di ricordare.- Come era il messaggio? Oh sì. "Pensavo che mentre gli altri sono alla festa, potremmo fare un pic nic sul Tetto del Mondo, solo io e te.". Un pic nic, non una cena. Decisamente, tutta un'altra storia.

-Vero, chiaramente non è un appuntamento. - Nena agita il bicchiere, facendo cadere un po' di tè freddo sulla tovaglia. - Insomma con tutti i soldi che ha la sua famiglia avrebbe anche potuto pensare a un posto migliore per dirti che gli piaci.

Spingo il piatto di lato con una smorfia.- Siete veramente inopportune. Vuole solo evitare che debba passare l'intera serata con Matthew e Benedict e tutti gli altri; non mi vuole dire assolutamente nulla.

-E il modo migliore per farlo è, ovviamente, portarti a guardare le stelle soli soletti.- Nena alza gli occhi al cielo.-Apriamo le scommesse su quanto tempo terranno i vestiti addosso, Ceci?

-Oh mi sorprende che non abbiano già fatto sesso folle ieri notte.- commenta lei con una risata: faccio una smorfia.- Sapevo che non avrei dovuto raccontarvi nulla!

-Avevi un'aria così imbarazzata stamattina.- commenta Ceci con un ampio sorriso.- Che sarebbe stato impossibile non farti domande.

Nena alza gli occhi al cielo.- Roger ha detto che Alexei fischiettava sotto la doccia. Fischiettava. Ti rendi conto? Ce lo vedi quello a fischiettare? Io non credevo neppure sapesse sorridere fino a qualche settimana fa.

Le faccio un gestaccio, sospirando.- Siete insopportabili quanto vi divertite a spese nostre.

Nena mi strizza il braccio.- Oh Luly, che carina. Spese nostre.- solleva allusiva un sopracciglio.- E quindi niente? Davvero? Niente di niente? Hai avuto il Dio del Sesso nel tuo letto e non ha neppure provato a toccarti il culo?

Alzo gli occhi al cielo e avvampo, al ricordo fin troppo vivido delle sue mani delicate che mi accarezzavano le coscie, ma non c'era nulla di spinto o erotico: era solo dolce. È strano essere toccati così, è bizzarro sapere che Alexei non farebbe mai nulla che non voglio e che per la prima volta il fatto di avere un altro essere umano così vicino non mi ha spaventato... mi sfioro le labbra, ricordando improvvisamente quel sogno, quello che doveva essere un sogno, quel lieve, delicatissimo bacio. Non posso credere di aver sognato che Alexei mi baciasse.

-Beh insomma, perfino io mi sto chiedendo come sia senza vestiti.-Ceci ride piano alla mia occhiata esasperata.- Va bene, la smetto.

Mi stringo tra le braccia. - Siete... Non ho neppure più parole. Alexei è venuto a farmi compagnia perché avevo paura, okay? Non è successo nulla. Non ha significato nulla.

Un disastro da amare (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora