Lullaby – Wherever you will go, The Calling
Il bagno di Alexei è bello e raffinato, come il resto della sua casa d'altronde; non avrei mai pensato cdi poter definire raffinato un bagno, eppure non ci sono altre parole per descriverlo: il pavimento è di piastrelle candide, mentre i muri sono un intricato mosaico di nero e bianco, con qualche decorazione azzurra e verde a formare delle sorta di delicatissimi motivi floreali. Ceci sta osservando il grande lavandino di ceramica incassato nel marmo, colpita.-Okay, ora vorrei veramente sapere come fanno i Peskov a permettersi tutto questo.
Le rivolgo un sorriso, sfilandomi con qualche difficoltà il corsetto: scorgo il mio riflesso pallido e stravolto nello specchio sopra il lavandino e arrossisco, togliendo la gonna ed infilandomi in fretta nell'accappatoio rosso di Alexei, che profuma ed è morbido, come un delicatissimo abbraccio. Mi avvicino alla finestra, osservando le luci di Verdesco in basso, sul versante della montagna.-Hanno una vista pazzesca vero?
Nena rientra sbattendo la porta, rossa in viso.-Non ho trovato le bende. Alexei e Roger erano in cucina. Non volevo disturbarli.
Le scocco un'occhiata.- Tutto... a posto? Sembri un po'....
-Stavano parlando.- ripete lei, senza guardarmi.- Non volevo disturbarli.
Ceci mi guarda e alza un sopracciglio, ma mi stringo nelle spalle: non ho veramente idea di cosa possa aver sentito che l'abbia turbata. Osservo per un attimo la spaziosa doccia ultramoderna dei Peskov, combattuta, ma alla fine decido che preferisco la vasca rotonda che troneggia in un angolo, grande abbastanza per due persone insieme. Allineati sulle mensole bianche ci sono sali da bagno, saponi dalle colorazioni allegre, shampoo e un assortimento di creme e profumi in boccette di vetro; asciugamani e salviette sono ordinatamente ripiegati su degli scaffali. Mi siedo sul bordo della vasca ed apro l'acqua, guardando anche io Nena che si morde nervosamente le unghie.-Cosa c'è? Qualcosa non va?
L'ordine che regna sovrano mi fa un po' sentire fuori posto. Perchè lui è così perfetto e io sono un tale disastro? Lei si appoggia al muro accanto alla finestra, cupa in viso, guardandosi le gambe fasciate dalle calze. Alla fine sospira.-Sono arrabbiata.
-Oh, non lo avrei mai detto.- Ceci sta frugando con interesse tra le boccette ordinatamente allineate.- Cocco? Non mi piace molto il cocco. Cosa c'è che non va?
Nena guarda la vasca in ceramica con aria critica.-Tutto. Tu che non ci dici cosa ti ha fatto Benedict, il fatto che lui ti abbia fatto del male, Roger e Alexei. Tutto, Lullaby. Tutto non va.
Mi avvicino, stringendomi tra le braccia e lasciando aperto l'accappatoio: quando Ceci scorge i lividi che stanno formandosi da una piccola smorfia, per cui mi affretto a coprirmi.-Benedict voleva che gli chiedessi scusa per essermi fidanzata con Alexei; mi ha picchiato e credo che avrebbe voluto anche fare altro ma non ne ha avuto il tempo.- dico d'un fiato.-Sono piena di lividi. Non voglio parlarne mai più. Va meglio?
Ceci sussulta.- No! Certo che no.- si avvicina con una spugna a forma di fragola in mano.-Luly dovresti denunciarlo!
-Certo.-commento io.-E essere sulla bocca di tutti per le prossime sei generazioni. Non voglio che la gente lo sappia, non voglio le loro domande, nè che mi guardino con compassione. Voglio dimenticare quello che è successo.
Nena mi guarda da sotto le ciglia.- Hai paura che non ti credano?
Distolgo lo sguardo.- Non è quello. Sì, insomma, anche. So benissimo che la gente tende a incolpare la vittima, in questi casi. E io ero vestita in modo provocante, giusto? Lo userebbero contro di me.
-Non...-cerca di intervenire Ceci e so che sta per dirmi "non importa cosa indossavi": so anche che è vero, che Benedict lo avrebbe fatto lo stesso e che avrei anche potuto avere una tuta di flanella probabilmente. Ma so anche come funzionano queste cose. So cosa passa nella mente della gente quando vuole distruggerti. Alzo la mano integra, sospirando.-Lo so. So tutto quello che vuoi dirmi. E sono d'accordo, in linea di principio: ma non voglio... non voglio passare i prossimi sei anni della mia vita in un tribunale mentre mi chiedono quanto era corta la mia gonna. Non è riuscito a farmi del male. È finita. Andrà tutto bene e... e non voglio mai più aprire questo discorso dopo stasera.
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Un disastro da amare (IN REVISIONE)
RomantikIL RACCONTO ATTUALMENTE STA SUBENDO UNA FASE DI REVISIONE E CORREZIONE CHE NE MODIFICHERA' ELEMENTI ANCHE FONDAMENTALI. CIO' CHE LEGGERETE ORA QUINDI POTREBBE ESSERE DEL TUTTO DIVERSO TRA POCHE SETTIMANE. PINGUINO AVVISATO, MEZZO SALVATO .3 Lullaby...