Capitolo 3.- Non ti fermare

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Lullaby

Mi siedo sul bordo del letto sfatto di Alexei, tremando, ancora sconvolta dalla proposta di Benedict di ieri. Dovrei dire a tutti che volevo che mi facesse quello che ha fatto? E fingere che Alexei mi abbia picchiata? Come può pretendere una cosa simile? E se non lo faccio e sale al potere, vince, allora cosa mi farà?

Tiro le ginocchia al petto, osservando senza vederle davvero le foto appese al muro davanti a me. Alexei ne ha aggiunte di nuove, ma non riesco a focalizzarle bene in questo momento. Poso il mento sulle ginocchia, cercando di concentrarmi; dalla finestra socchiusa entra una brezza fredda, sinonimo di un nuovo violento temporale in arrivo.È pomeriggio inoltrato, ma non mi sono decisa ad uscire dal letto fino a pochi minuti fa, quando ho preso la vecchia macchina di mia madre in prestito e sono venuta qui, da lui; Alexei non ha detto nulla quando mi ha trovata sulla soglia della sua porta preoccupata e pallida, quasi in lacrime. Mi ha solo fatto entrare e salire in camera, stringendomi forte per qualche minuto

"Andrà tutto bene".

Mi piacerebbe credergli, ma stavolta è troppo difficile fidarmi. Ieri pomeriggio abbiamo lasciato il Tetto del Mondo con la sensazione che tutto fosse cambiato irrimediabilmente: Nena non era con noi e Cece mi ha spiegato che non ha voluto saperne di parlare o di spiegare cosa le sia preso...immagino se ne sia andata con Giulio, ma non voglio neppure saperlo. Roger era così a pezzi che Robert lo ha accompagnato a bere qualcosa e so che ha passato la notte da lui, mentre Alexei dormiva con me, coccolandomi e stringendomi mentre mi rigiravano in preda agli incubi.

Anche se abbiamo passato gran parte della serata di ieri nella stanza di un Mimmo dolorante e sconvolto dalle ultime novità, non riusciamo a capire cosa dovremmo fare e non abbiamo risolto molto; Elena e Frannie hanno solo promesso di tenere le orecchie aperte in caso di novità...ma non so a quanto serva. Sono io che devo decidere cosa fare e sono terrorizzata.

Non riesco a trattenere un singhiozzo disperato; i genitori di di Alexei come al solito non sono a casa, forse per questo mi sono rifugiata da lui, senza neppure pranzare. Da me non posso piangere; anche se Luca e Samantha sono ripartiti, mia madre e mio padre sono in vacanza e si godono il nostro giardino ben curato. Sento le lacrime pungermi gli occhi e affondo il viso nelle ginocchia, piangendo senza trattenermi. Ho paura come mai prima, la mia vita sembra ormai un incubo senza fine da cui mi è impossibile svegliarmi; dopo qualche minuto sento la porta aprirsi, ma non alzo la testa, singhiozzando.

-Lullaby.- Alexei entra nella stanza e mi guarda, preoccupato, posando a terra le tazze che aveva in mano. Mi deve aver preparato un tè...l'idea che mi ami così tanto mi fa piangere anche di più. Si siede sul bordo del letto, cingendomi i fianchi da dietro, la guancia contro la mia spalla.-Piccolina mia...Ehi, no. No.- mi fa girare il viso, asciugandomi una lacrima.-Ascoltami. Non importa se Benedict vince, okay? Non lascerò che ti tocchi con un dito.

-Vorrei solo....solo...- sussurro, voltandomi e rifugiandomi fra le sue braccia, come ho desiderato fare da ieri, da quando Benedict mi ha ricattato. -Solo che tutto finisse...vorrei poter essere felice, con te... 

Mi accarezza, scivolando con le dita sulla stoffa del vestito che ho messo alzandomi dal letto e che non ho cambiato per venire a trovarlo, troppo confusa e spaventata per ragionare coerentemente; devo essere un disastro peggio del solito, con i capelli scompigliati, senza neppure un po' di mascara, con le occhiaie e l'espressione vuota; mi avvolge tra le braccia, baciandomi la sommità del capo.-Shht...  Va bene. Va tutto bene... 

-No, invece.- sussurro roca.- Ho tanta paura...Alexei non voglio che mi prenda....che mi to...tocchi... 

Appoggio la guancia nell'incavo del suo collo mentre lui si sdraia, tenendomi stretta a sè, le mani che mi accarezzano i fianchi. Inizia a giocherellare con i miei capelli attorcigliandoseli tra le dita. -Non devi. Adesso ci sono io, non sei più sola.

Un disastro da amare (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora