Lullaby
Cade un silenzio pesante, il tipo di silenzio che ho sempre associato alle veglie funebri, quando ormai sai che l'addio è vicinissimo, che non vedrai mai più un certo viso amato. Poi sento delle braccia cingermi, attirandomi contro un corpo muscoloso e Alexei mi fa alzare il viso, l'espressione stranamente intensa.-Non dire così.-mormora.- Non dire mai più queste cose.
Sussulto, fissandolo.- Co...cosa?
-Tu sei perfetta per me, nessuno lo sarà mai più di te.-Alexei cade in ginocchio davanti a me, cingendomi i fianchi con le braccia, tremando, la fronte premuta contro il mio grembo; sembra che stia piangendo di nuovo. Gli accarezzo i capelli, attorcigliandomeli tra le dita, sorpresa dal cambiamento improvviso: è come se avesse smesso di fingere, se avesse fatto cadere tutte le barriere insieme.
Lui alza lo sguardo, gli occhi lucidi, ma fermi e mi prende il polso, baciando la sottile cicatrice che ha rischiato di uccidermi, accarezzando con un dito il livido violaceo lasciato dalla corda.- Io non sto fingendo di amarti: sto fingendo di volerti lasciare.- mi solleva la maglietta, chiedendomi il permesso con lo sguardo, gettandola a terra e mi bacia i lividi sul corpo, con dolcezza, esitando, le dita che accarezzando le mie costole, le labbra che risalgono verso il bordo del reggiseno. -Io ti amo, ti amo...- dice con voce roca, inginocchiato.-Lulu....Lullaby...Scusami...
Mi inginocchio davanti a lui, prendendogli il viso tra le mani.- Alexei, calmati...sono qui, va tutto bene...- lui mi bacia la tempia, la spalla, il collo, poi esita, accarezzandomi le labbra con un dito. Mi tendo verso di lui, colmando questi odiosi centimetri che ci separano, facendo incontrare le nostre bocche smaniose; lui mi solleva delicatamente tra le braccia, così lentamente che non me ne accorgo neppure, troppo presa dalla sensazione che mi da' la sua lingua che danza con la mia.
- Ti amo.- dico staccandomi e ansimando; Alexei sorride, poi torna ad aggredire dolcemente le mie labbra, muovendosi, posandomi nel suo letto, stendendosi accanto a me, baciandomi, senza toccarmi, forse impaurito all'idea di farmi male. Posa senza fiato la fronte contro la mia, guardandomi negli occhi, accarezzandomi le labbra.
Intreccio le dita con le sue, posate sul mio fianco nudo.-Ho sognato le tue labbra.- mormora al mio orecchio.- Non dormivo, perchè ti vedevo in quei sogni ed era una tortura...non poterti toccare...Sapere che non avrei più potuto sentirti ridere o vederti felice con me...mi rende felice vedere la tua felicità...
-Alexei, shht,- guido la sua mano sul mio corpo ancora debole, fragile e lui ansima, accarezzandomi dolcemente la pelle nuda, gli occhi pieni di lacrime che ora capisco essere di gioia.- Io voglio che tu mi tocchi, che solo tu mi tocchi.
-Lullaby ti amo, resta con me...- sussurra, la testa sul mio seno, gli occhi chiusi.-Per favore...
-Resto qui, piccolo.- gli sussurro, accarezzandogli i capelli, ma lui non risponde. Si è addormentato, mi rendo conto, abbracciato ai miei fianchi, il viso posato sulla mia pancia, le labbra dischiuse, le braccia strette attorno al mio corpo. Gli sorrido, la mano tra i suoi capelli morbidi. Il suo peso non è doloroso, ma confortante. Non è disgustoso o sbagliato; non cerca di farmi male. È solo bello. Socchiudo gli occhi, sentendomi al sicuro, sentendomi a casa e piombo anche io nel sonno per la prima volta dopo settimane, mentre lui mi stringe.
Alexei
Mi sveglio dopo diverse ore, la testa leggera, sentendomi riposato per la prima volta dopo giorni di incubi e dormiveglia; il sole è basso in cielo e sento il suo profumo di vaniglia che mi avvolge confermandomi che non è stato solo un sogno: la mia Lullaby è davvero venuta a salvarmi da me stesso.
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Un disastro da amare (IN REVISIONE)
RomanceIL RACCONTO ATTUALMENTE STA SUBENDO UNA FASE DI REVISIONE E CORREZIONE CHE NE MODIFICHERA' ELEMENTI ANCHE FONDAMENTALI. CIO' CHE LEGGERETE ORA QUINDI POTREBBE ESSERE DEL TUTTO DIVERSO TRA POCHE SETTIMANE. PINGUINO AVVISATO, MEZZO SALVATO .3 Lullaby...