Capitolo 13.- Graffi nella pelle

315 13 2
                                    


Alexei – Una cosa bene, Articolo 31 feat Coma_Cose

-Credi seriamente che potrei piacere ai tuoi genitori? Non dovrei darmi alla fuga?- Lullaby fissa preoccupata il suo riflesso nello specchio del bagno, in biancheria dopo la doccia e io non riesco a smettere di guardare la curva delle sue labbra pallidissime, desiderando poterle mordere, non posso a staccare gli occhi del pizzo rosso della sua biancheria, dalla forma della sua schiena mentre si inarca per slegare i capelli dalla coda che aveva fatto per non bagnarli: ho sempre pensato che il nero le stesse divinamente, ma questo è perfino meglio.

-Non è nulla di cui preoccuparsi, sono solo curiosi. Mia madre, almeno: mio padre probabilmente non è troppo interessato.- mi appoggio al muro, chiudendo la porta e sorridendole dal riflesso.-Comunque io ti amerei a prescindere. Non sarei il primo a litigare con la sua famiglia per una ragazza.

Lei sorride riluttante, osservandomi.- Preferirei piacere ai tuoi che provocare una lite, a dire la verità. Sono....sono un disastro nella casa bella e perfetta di un ragazzo perfetto. Non promette bene.

Mi avvicino e le circondo la vita con le mani, baciandole il collo dolcemente.- Non sei un disastro, Lullaby, e io sono tutto ma non perfetto.- le accarezzo i fianchi con delicatezza, massaggiandoli piano.- Sei gelata, piccola. Dovresti vestirti.

Lei chiude gli occhi e mi si appoggia contro.-Scaldami tu.- Ho un brivido di piacere quando sento il suo corpo formoso abbadonanto contro il mio. Siamo soli in casa, ancora per qualche minuto; ho detto io a Lullaby che se voleva poteva farsi una doccia mentre aspettiamo i miei genitori, ma forse non sarei dovuto entrare in bagno: sono troppo tentato dalla visione della sua pelle candida e bellissima per non essere eccitato. Sono felice che mia madre abbia deciso di uscire a fare la spesae che mio padre rientri sempre tardi.

Sospiro, mordicchiandole la spalla nuda.-Non tentarmi... - Lullaby si tende contro di me, facendomi entrare in tensione e strusciandosi contro la mia erezione.

-Alexei.- sussurra e mi prende la mano, spostandola in basso.-Pensavo a questa storia della festa...

-Hai deciso cosa vuoi fare?- mormoro contro di lei, deglutendo; guida delicatamente la mia mano sul suo corpo, verso il basso, lasciando che sfiori la pelle delicata della pancia.-Sì. Credo che...Frannie lo ama. Matthew, voglio dire. Lo ama proprio come io amo te; e mi sono detta...se fossi nella situazione di Matthew, vorrei che qualcuno tentasse di aiutarti. Vorrei che...non servirà a molto, forse, ma potrebbe convincere la gente a ritenerlo uno degno di rispetto tanto quanto Giulio, se tu ti schiererai dalla sua parte.

Lascia la mia mano, posata sull'orlo di pizzo della biancheria, che mi pizzica piacevolmente le dita, ed intreccia le braccia dietro il mio collo, alzandosi in punta di piedi, tendendo al massimo la sua figura piccola. Deglutisco e apro gli occhi, fissandoci nel riflesso, i lividi scuri che sono ormai quasi svaniti, assumendo tonalità di giallo e rosa delicato, la mia mano che le copre facilmente il ventre.-Quindi vuoi che organizzi questa cosa? Vuoi dire la verità alla gente?

-Voglio provare.- mi rivolge un sorriso timido dal riflesso.-Hai detto che non cambierà quello che pensano di me, ma forse invece...chi può dirlo? Forse la gente mi ascolterà. Crederà davvero a uello che dirà.

Le bacio la tempia; non andrà così e lo so fin troppo bene. La gente potrà forse credere che Benedict stia mentendo, ma non crederanno mai che abbia tentato di violentare Lullaby; non la maggioranza almeno: è sempre stato troppo bravo nel tracciare la sua amschera di ragazzo ideale, perfetto, gentile e un po' timido. Sicuramete percò una festa con me farà bene alla reputazione di Matthew e Frannie ne sarà contenta di rimbalzo. Sospiro tra i suoi capelli.-Chiederò a Robert di stare nella sua cascina; dovrebbe andare bene, no?

Un disastro da amare (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora