Capitolo 4.-Viaggio infernale

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Lullaby - Antartide, Pinguini Tattici Nucleari

Luke compare sgommando dalla stradina che abbiamo percorso prima, con la sua fedele auto dipinta di un allegro giallo brillante, come una banana mobile che si avvicina rombando ed emettendo un fumo nerastro non troppo promettente; guardo verso i balconi delle case più vicine, temendo che i proprietari escano armati di fucile per scoprire chi sta facendo tutto questo casino in piena notte, ma fortunatamente tutto resta silenzioso e le finestre quadrati bui nei muri scuri attorno a noi.

Alexei si tira in piedi con un sospiro e alza la mano per salutare, scansandosi un po' per permettere all'amico di frenare prima di urtare contro un cassonetto: il finestrino si abbassa e una nuvola di fumo denso come nebbia ne esce, disperdendosi nella notte, facendomi tossire; ha un odore dolciastro che mi fa girare la testa. Perfetto.

Meraviglioso.

Non posso credere che la mia migliore possibilità di uscire da questa serata infernale sia Luke Premee: non che sia una cattiva persona, intendiamoci, ma la guida non è il suo forte. Alexei si china un po' sulla macchina con un sorriso storto.-Ehy, tutto a posto?

Luke si affaccia ridendo appena, gli occhi scuri gonfi e arrossati, muovendo la testa a ritmo della musica martellante; ha i capelli neri legati in un nodo e l'espressione assolutamente poco rassicurante di uno che vede piccoli cincillà saltellare in fila indiana davanti alla macchina. O forse sono solo preoccupata all'idea di dovermi fidare di lui, oltre che di Alexei: fidarmi delle persone ed affidarmi agli altri non è mai stato il mio forte.

Inizio mentalmente a fare una lista di tutti i possibili motivi per cui non dovrei affatto salire su quella macchina: Luke è probabilmente un tossico che finirà con il farci schiantare contro un albero; Alexei potrebbe essere un trafficante di organi e voler vendere un mio rene o altro al mercato nero; qualcuno che conosco potrebbe vedermi con loro e mettere in giro qualche voce poco lusinghiera su cosa stavamo facendo nel bosco di notte. La lista si allunga un po' troppo velocemente e con essa aumenta rapidamente anche il mio ritmo cardiaco.

-Ehi!- strilla alla fine Luke per sovrastare la musica, tendendo una mano per salutare Alexei.-Va tutto bene? Ho sentito della tua rissa!

Lui si stringe nelle spalle.-Sono tutto intero. Ma ho bisogno di un favore.

Luke mi scocca un'occhiata e impallidisce leggermente.- Cazzo. Ehm, Peskov non sapevo che avessi compagnia e quando mi hai scritto ero con...

-Alexei!- Emily spunta dal sedile posteriore, con aria sollevata e arrabbiata insieme.- Potevi almeno degnarti di rispondere ai miei messaggi!

Arrossisco violentemente e cerco di ritrarmi nell'ombra, nella speranza che non mi veda; lui rimane impassibile.- Perchè lei è qui?

Luke spegne la macchina e lo osserva dal basso.-Non mi aspettavo che... Quella è Lullaby Lechatte?

Alexei si passa le dita tra i capelli, mentre Emily inizia a strillare qualcosa puntandomi un dito contro; deve essere ubriaca, perchè non riesco quasi a distinguere le parole che biascica, ma non serve essere sobri per sillabare più o meno coerentemente "puttana" e quello è l'unico suono sensato che sta producendo al momento.-Perchè non ho guidato stasera? Perchè non sono venuto con le mia macchina? Perchè sono finito in questa situazione del cazzo?

Luke si morde un labbro, con aria un po' imbarazzata.- Mi spiace. Senti, posso portarla via se...

-Non abbiamo tempo. Mi serve un passaggio all'Innominato. E poi a Verdesco.

-Non se ne parla. So di doverti dei favori, però...- Luke scuote la testa e fa per riaccendere il motore, ma Alexei, con un movimento felino sfila le chiavi dal cruscotto chinandosi dentro l'auto e se le fa girare attorno all'indice.-Cosa vuoi in cambio? E non dirmi droga, perchè non sono uno spacciatore come Giulio.

Un disastro da amare (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora