Capitolo 8.- Fortunato

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Alexei

-Roger, cazzo, fermati!

Lui si volta con aria esausta, bloccandosi a metà della viuzza stretta e poco illuminata che stiamo percorrendo; non mi piace la strada dove si trova la casa di Mimmo, ma so che Lullaby è al sicuro con lui, quindi cerco di smetterla di pensare a lei e mi concentro sul cuore spezzato del mio migliore amico. La mole della chiesa ci impedisce di vedere la luna o la stelle, ma so che è un bella notte serena, senza nuvole.

- Credi sia colpa mia?-mi chiede esasperato, tirandosi una ciocca di capelli, gli occhi umidi.- Sono così pressante e appiccicoso?

Scuoto la testa, sfiorandogli la spalla con una mano. -Credo che Nena sia una ragazza che è abituata ad avere ciò che vuole, anche se non capisce esattamente cosa sia; tu hai intenzioni serie, lei probabilmente no. Si interessa a nuove sfide facilmente...e forse Giulio non è mai stata una vittoria, per questo lo vuole ancora così tanto.

-Come te?-mormora lui senza guardarmi, gli occhi fissi sul portone di legno della chiesa.- Come quando dopo esserti portato a letto la ragazza più sexy della scuola passavi ad un'altra? Lasciandole non appena iniziavi a stancarti delle loro tette? Nena è simile a te, vero Alexei?

-Forse.- mi zittisco per un attimo, mentre riprendiamo a camminare, fianco a fianco.- Ma io non sono sicuro di volere una nuova sfida dopo Lullaby. Anzi, non la voglio e basta: lei mi ha fatto provare qualcosa che...che non so descrivere e che voglio continuare a sentire. Qualcosa che va oltre il volermela scopare.

Roger sorride triste, alzando la testa per contemplare le stelle sopra di noi, perse nel cielo come tanti piccoli puntini. C'è profumo di fieno nell'aria, che mi ricorda la fine imminente dell'estate.-Avete fatto sesso, Peskov; non negarlo, sono il tuo migliore amico. Te lo vedo in viso quando la guardi, che non vi limitate a baciarvi. Scommetto che è successo il giorno in cui Giulio ha vinto, per questo Mimmo era così imbarazzato: vi ha beccati insieme.- abbassa la testa.- La guardi come se fossi felice ed io non ti ho mai visto felice prima.

-Perchè non lo sono mai stato, non da quando vivo qui, non da quando sono cresciuto e ho iniziato ad odiare il mondo. Non... era tutto così banale, grigio, sterile. E poi è arrivata lei; come quando vedi un arcobaleno e ricordi che esistono dei colori oltre il grigiore che ti circonda.

-E l'hai completamente conquistata. Insomma, Lullaby ti adora. Si fida completamente di te, si è concessa a te, cazzo, quando nessuno era mai neppure riuscito a baciarla. Sarebbe il momento in cui il vecchio Alexei la lascerebbe, stanco di lei, in cerca di una nuova ragazza.-alza un sopracciglio.-Vecchio Alexei Peskov, sei qui con noi?

-Non lo farò.- ribatto con veemenza, fissandolo tetro.- Sono innamorato davvero, Roger. Come se ci fosse un calore dolce che mi riscalda da dentro, mi...mi piace da impazzire. Potrei non stancarmi mai di guardarla, di dormire con lei, di baciarla. Ho fatto sesso con Lullaby una sola volta e mi sembra di non aver mai fatto nulla prima con nessuna; ha spazzato via ogni ricordo, ha preso il controllo della mia testa, del mio cuore. Funzionerà? Non lo so. Lei è così bella e così fragile, cazzo, non ne hai neppure idea. Ho la sensazione che sia sempre lì lì dallo sfuggirmi di mano, troppo delicata per questo mondo di merda. Ma non voglio essere io a rovinare l'occasione di felicità migliore che mi sia capitata da una vita: se ci siamo incontrati, forse è il destino a volerci insieme. Insomma, non può essere un caso che abbia trovato proprio lei sulla mia strada, no?-sorrido appena.- Io voglio stare con Lullaby Lechatte, non importa se sarà per un mese o un anno o una vita: finchè potrò stare con lei, allora sarò felice.

Lui mi da' uno spintone.- Lo so, idiota. Non so come vi siate resi conto di essere una bella coppia così in ritardo rispetto al resto del Mondo, ma alla fine ce l'avete fatta cazzo.- sorride tristemente. -Vorrei solo sentire queste cose anche io.

Un disastro da amare (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora