Capitolo 5.- Brutte notizie

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Alexei

Non riesco a smettere di sorridere, sentendomi come quando da bambino scoprivo che c'erano i cartoni in televisione: una felicità pura ed assoluta, innocente e del tutto diversa dalla sensazione di appagamento che associo al sesso. Mi fa sentire molto meglio.  Osservo il soffitto della mia camera, riprendendo ancora fiato, felice e soddisfatto come mai prima nella mia vita. Qualche secondo dopo mi volto, osservando la piccola figura della ragazza distesa accanto a me, ancora ansante, che mi volta la schiena.

-Lullaby.- sussurro stringendola da dietro; le accarezzo una spalla nuda, tremando e scostando i lunghi capelli e baciandole la pelle vellutata della scapola.- Stai bene?

Lei mugugna, tendendosi contro di me, voltandosi per accoccolarsi tra le mie braccia; appoggia la guancia al mio petto con le labbra incurvate nel più dolce dei sorrisi.- Mai stata meglio.

Alzo l'angolo della bocca, rilassandomi e portando la sua gambe tra le mie, obbligandola a farsi più vicina.- Ti ho fatto troppo male?-chiedo preoccupato, guardandola e accarezzandolo piano i capelli.-Sei tanto...

-Non dirmi che sono piccolina oppure ti mordo, Peskov.- dice contro la mia spalla e sorrido malizioso. -Non sarebbe male.

Mi fa una boccaccia, raddrizzandosi sul gomito; è bellissima, arruffata e rossa in viso, con gli occhi scintillanti e anche più ammalianti del solito.- Mi è piaciuto, Alexei... tanto...

Sorrido, accarezzandole la testa.- Anche a me, piccola Lullaby.-socchiudo gli occhi con un sospiro di piacere.- Non hai idea... 

-Questa cosa...- avvampa e si mette seduta, con mio profondo dispiacere; si copre con il lenzuolo, osservandomi e tormentandosi un labbro con i denti. Ho una fitta di desiderio.-Sì?

-Questa cosa cambia il nostro rapporto?-chiede seria ed è così sinceramente spaventata che non posso ignorare il suo dubbio o limitarmi a sorridere scuotendo la testa.

-Ti amavo prima.- dico tranquillo attirandola di nuovo fra le mie braccia.- E ti amo anche ora. Cambia solo il fatto che adesso so che la mia attesa è stata ampliamente ricompensata.- sorrido.- Non ne avevo il minimo dubbio in realtà.

-Ti amo anche io.- mormora lei con gli occhi socchiusi.-Ed è stato... beh....

-Spero meraviglioso come minimo.- sussurro, avvicinando le labbra alle sue; sono così piccole e umide...la bacio e mi rilasso, sorridendo contro di lei.- Perchè giuro che mi è sembrato di toccare il cielo con un dito.

Lei sorride, stringendosi a me, le mani che si intrecciano attorno alla mia nuca.-Oh, è stato Indimenticabile... 

Mi stiracchio e la stringo a me, facendola rotolare sul mio corpo; lei ride, mettendosi comoda, il mento posato sul mio petto. I suoi capelli scuri mi solleticano la spalla mentre le accarezzo la schiena nuda e sudata.- Mmm, proprio quello che speravo.

Sento un tuono in lontananza e capisco che sta avvicinandosi un altro temporale, ma non me ne importa nulla: di quello, delle tazze d tè ormai freddo vicino alla porta, delle coperte stese ad asciugare che dovrei andare a ripiegare, perfino di Benedict o Matthew...tutto quello che conta è che sono steso a letto nudo con la mia bellissima Lullaby e che abbiamo appena fatto sesso. Ed è stato il momento migliore della mia vita. 

-Credi che ti toglierai mai quel sorrisone dalla faccia, amore?-chiede con una risata lei e io scuoto la testa, coprendola con il lenzuolo leggero e approfittandone per fare scivolare la mani sul suo sedere e verso le cosce.-No, soprattutto se tu stai a cavalcioni su di me...mmm, mi fai venire certe idee... 

Un disastro da amare (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora