Capitolo 26.- Nena

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Lullaby

Apro un occhio, assonnata, avvolta tra le braccia di Alexei, il suo corpo bollente premuto contro il mio, il suo respiro tra i capelli. Fa caldo, ma non ho la forza di muovermi e poi sto bene dove sto, come se fossi in un bozzolo di coperte e calore umano... Sbadiglio, stringendomi contro di lui, chiedendomi cosa possa avermi svegliata: non dormivo bene da settimane e anche lui sembra esausto quanto me; si muove nel sonno, mormorando qualcosa e rafforza la presa, il suo petto ch si muove contro la mia schiena, posando la guancia contro la mia. Milky è posata dolcemente accanto ai nostri piedi intrecciati e dorme.

Sorrido e chiudo gli occhi di nuovo, pronta a cedere di nuovo al tepore, al richiamo irresistibile di un sonno senza incubi...

Toc-toc.

Mi immobilizzo, gli occhi sgranati. Me lo sono immaginata? È esattamente il tipo di cose che succedono quando sei ansiosa e sfinita nel pieno della notte.

Toc-toc. No. Qualcuno sta davvero bussando alla finestra della mia stanza. Ci sono solo due persone al mondo che lo hanno fatto: una è sdraiata accanto a me e l'altra è detenuta da qualche parte, in attesa del processo. Deglutisco e tendo le orecchie, stringendomi contro il corpo di Alexei, tremando leggermente; lui si muove e mi stringe ancora di più. Chi può essere? Allungo un braccio verso il comodino e prendo la sveglia in mano, controllandola ansiosa.

Le due e mezza; nessuno bussa alla tua finestra in piena notte senza una buona ragione. Toc-toc. Mi mordo un labbro, paralizzata dall'incertezza; potrei svegliare Alexei e chiedergli di controllare se non sia solo un ramo che viene battuto dal vento contro il vetro...ma mi sentirei come una bambina che chiede alla mamma di cercare dei mostri sotto al letto. Mi muovo cautamente, sposandomi verso il bordo del letto, ignorando le fitte di dolore che mi scuotono ora che sono sveglia..l'effetto della morfina è finito. Scivolo dolcemente dalle braccia di lui, sedendomi con cautela, lentamente, aspettando che il solito capogiro passi; il dolore alle costole mi fa rabbrividire e prendo un lungo respiro tremante. Mi pare che Alexei si muova sotto le coperte, ma non apre gli occhi. Milky dà in un miagolio offeso, disturbata dai miei goffi movimenti mentre cerco di alzarmi. Toc-toc. Finalmente i miei piedi toccano il pavimento freddo; mi chino con una smorfia, infilando una felpa abbandonata a terra accanto al letto...probabilmente di Alexei a giudicare dalla larghezza e dal profumo. Toc-Toc. Afferro l'oggetto più vicino, un ombrello a righe che ho lasciato sulla scrivania e mi avvicino alla finestra, appoggiandomi al muro, stringendo la mia arma con il cuore in gola.

Un'ombra si staglia attraverso la tenda pesante, una figura alta, massiccia, che sembra essere in attesa, mi blocco, fissandola in preda a sentimenti contrastanti e questa bussa di nuovo, così forte che mi fa sussultare e l'ombrello mi cade di mano. Milkky soffia e balza giù dal letto, i pelo arruffato e la coda gonfia. Allungo una mano per scostare la tenda, cercando di respirare...

-Lullaby.- una voce roca al mio orecchio, una mano sul mio gomito. Alexei mi è arrivato alle spalle silenzioso e mi sta tenendo per il braccio, le labbra contratte, gli occhi grigi fissi sulla finestra e gonfi di sonno; non so se lo abbia svegliato il rumore, Milky, oppure la mia assenza, ma adesso è indubbiamente preoccupato. Di nuovo, si affaccia la versione di Alexei Peskov che ho notato anche a scuola, quello del leader che prende decisioni nei momenti di crisi.- Stai indietro.

-Alexei, non...non può essere Benedict.-balbetto, ma muovo qualche passo, allontanandomi dalla finestra. Lui mi si para davanti, chinandosi a raccogliere l'ombrello e mi sospinge dolcemente indietro.- Stai dietro di me, Lullaby.

-Potrebbe essere chiunque.- ribatto, ma quando i nostri occhi si incontrano sappiamo entrambi che non è vero. Che nessuno busserebbe alla mia finestra, che sta succedendo qualcosa di sbagliato. Mi sento girare la testa.- Non può essere lu....lui.

Un disastro da amare (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora