Ringraziamenti

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Anzitutto, non posso che ringraziare la mia Parabatai G. che è stata essenziale per la stesura della parte finale del racconto: come sempre sei la mia persona e per sempre sarai la mia persona.

Grazie a P., amico anonimo che con la sua fantasia mi ha aiutato (a sua insaputa) a scrivere le scene più spinte, parlandomi di Anime che davvero non conoscevo.

Grazie alle ragazze che mi hanno ispirato in vari modi e vari tempi i personaggi di Nena, Alissa ed Emily: ovviamente non esistono davvero in quella forma, ma i personaggi riprendono i loro aspetti peggiori e li amplificano.

E naturalmente grazie a voi Pinguini e lettori occasionali, che avete deciso di immergervi con me nell'oscurità che cela la nostra piccola Lullaby.


Ora, mi permetto di rubarvi qualche minuto a fine libro per fare delle piccole osservazioni che ritengo importanti per capire il senso del mio racconto, come è nato e perché è stato così pesantemente revisionato a quasi due anni dalla prima pubblicazione.

Intanto, avevo scritto il racconto quando avevo solo 15 o 16 anni e nella pubblicazione avevo messo mano a molte scene, cambiandole già allora, tanto da snaturare leggermente la storia originaria, rimodellandola e cambiandola notevolmente; rileggendola ora, con la mente di una 20enne, mi sono resa conto di buchi di trama, momenti morti e in generale una certa artificiosità, per cui ho deciso di modificarlo pesantemente per renderlo più fluido in quei passaggi nel quale risultava palese che a scriverlo fosse stata una ragazzina. Quindi, eccovi svelato perché l'ho revisionato: non mi piaceva come lo avevo scritto e visto che tengo moltissimo alla storia, mi sembrava doveroso almeno cercare di migliorarne in parte la forma.

Il racconto non vuole essere una meravigliosa epopea letteraria, ma un piccolo modo per evadere dalla realtà; so che può risultare banale, perfino trito in certi parti e che ha una struttura fissa che tende ad annoiare, ma spero che abbiate apprezzato la storia che si nasconde tra le righe delle pagine, quella di un'immensa fragilità e di una lotta non tanto verso Benedict, quanto verso se stessi, i propri incubi e il passato. Lullaby Lechatte è solo una ragazza che ha sofferto tanto, per tanti motivi tutti sbagliati e che proprio per questo risulta così fragile e insicura: non cerco di proporla come modello, non cerco di renderla un'eroina; non sto dicendo che Alexei Peskov sia il maschile coraggioso che salva il femminile. Sto solo cercando di mostrare una persona che è, per sua natura e per quello che le è successo in passato, molto meno forte di quanto di vorrebbe. Credetemi, non cerco di rimarcare stereotipi patriarcali: semplicemente, mi serviva che Lullaby non fosse forte, come è invece Cece, come sono Frannie od Elena o perfino, pur nella sua ipocrisia nascosta, Nena.

Non sto qui a dirvi i temi cardine che spero possano esservi piaciuti, ma spendo due parole sul finale: ho deciso di non terminare la storia con un vero epilogo dettagliato, ma piuttosto di chiudere un cerchio, facendo concludere la storia sul Tetto del Mondo dove era iniziata, per sottolineare i pesanti cambiamenti nella vita di Lullaby. E come scrivevo nella versione precedente di questi ringraziamenti, vorrei che ognuno di voi si creasse un proprio finale dettagliato: ci sono tante domande che vengono lasciate senza risposta e mi auguro ognuno di voi possa trovare da solo una sua ragione per ogni fatto che avviene.

La storia nasce da un fatto bizzarro, dal commento di una ragazza che disse "Quella è troppo brutta per stare per lui". Dentro di me ho sempre trovato assurdo il termine "troppo brutto per": la bellezza non è qualcosa che sia oggettivamente misurabile. La cosa veramente importante è come noi vediamo la bellezza e come noi vediamo una persona: Alexei viene da tutti visto come bellissimo, Lullaby invece no. Lei è davvero brutta? Ma cosa significa poi, "brutto"? Ecco, questo è tutto: nessuno è brutto. Sul tema del Bullismo e dell'ossessione non mi soffermo neppure, penso sia palese mi stia molto a cuore.

Infine: Lullaby Lechatte non esiste, così come non esiste Alexei Peskov (mi dispiace molto :3); nessuno dei personaggi all'interno dell'opera è realmente esistito o esistente. Ogni riferimento è puramente casuale.

Vi ho tediato abbastanza: ancora una volta grazie per aver intrapreso questo viaggio con me.

                          La vostra Machot








                                                                                La vostra Machot


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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 24, 2019 ⏰

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