Capitolo 30.- La verità di Nena

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Alexei

Sapevo che sarebbe finita così da subito, che lei avrebbe di nuovo pagato le conseguenze; non avrei potuto immaginato che Nena fosse nuda con Giulio, ma ero certo che per Lullaby questo sarebbe stato troppo.

Mi avvicino come una furia, spingendo via il ragazzo ancora nudo, che per la violenza del colpo va a finire sul divanetto di pelle, sempre nudo come mamma l'ha fatto; mi sta venendo la nausea a guardarlo. Mi chino a sollevare Lullaby svenuta e la adagio dolcemente nella poltroncina più lontana da quello stronzo, attento a non farle male, accarezzandole appena la fronte bollente: da quanto tempo non prende un antidolorifico? È svenuta per il dolore...ma non solo per il calcio di Giulio. Soffriva già prima, ma ha cercato di sopportare fino a che non è stato davvero troppo. Frannie corre al mio fianco immediatamente, liberandosi dalla presa leggera di un Matthew particolarmente pallido.

Mi volto per valutare la situazione; Mimmo sta tenendo fermo Roger, che cerca ancora di scagliarsi contro Giulio, steso asul divanetto che si tiene il viso nel punto dove l'ho colpito, ridendo in modo malato. Nena piagnucola, seduta nuda in un angolo: se non avesse appena tentato di vendere Lullaby come fosse poco meno di un cane, forse mi farebbe pena....ma qualcosa in lei si è rotto, deve essere impazzita o forse semplicemente si è stancata di essere diversa dalle altre ragazze di Cerulo, stronze, perfide, perfino crudeli.

-Lasciami andare, io lo ammazzo, io o...-Roger si divincola, urla, ma Mimmo lo trattiene, cerca invano di calmarlo. Frannie mi tira il polso, preoccupata.- Gesù, Alexei, ti prego dimmi che respira...

Abbasso gli occhi su di lei, con un nodo al petto; tiene la mano sulla fronte di Lullaby, che rossa in viso, sudata e ansima, respirando a fatica, boccheggiando appena. Questo sforzo per lei è stato eccessivo, ma non mi ha detto nulla per non mostrarsi debole, per non farmi vedere che soffriva. Non so se essere arrabbiato, fiero o solo infelice.

-Starà bene.- le prometto, deciso a tenere fede a questa parola.- Devo solo...portarla a casa e farle prendere della morfina...

-Cosa cazzo stavi facendo?- Mimmo urla contro Giulio, furioso, i pugni serrati; non ha lasciato andare Roger, ma lui pare essersi calmato, quantomeno non scalcia. Mi vede e i suoi occhi scuri mi ricordano quelli del bambino abbandonato che ho conosciuto.- Cosa stava succedendo?

-Stavo solo facendo sesso.- dice lui ridendo, raddrizzandosi.- Cosa c'è? Solo perchè sono amico di Bennie, ora non posso neppure più scopare?

-Non con lei.- ringhia Roger con voce ansante, addolorata; la guarda, gli occhi pieni di un dolore così profondo e lacerante che abbandono il mio posto accanto a Lullby per andargli a posare la mano sulla spalla, sperando di poterlo aiutare in qualche modo.- Perchè mi fai questo Nena? Io ti amo!

-Ti sei mai chiesto cosa provo io?-sibila la ragazza alzandosi; il fatto che sia nuda rende la scena ancora più patetica...e non riesco a pensare ad altro che a cosa proverei io se Lullaby dovesse dirmi queste cose. Mi si spezzerebbe il cuore, cazzo, non posso neppure immaginare come sta lui...- Io non ti amo, Roger! Non ti voglio,okay? Non..non sei la persona che fa per me.

-Perchè non ne me ne hai palato?-chiede lui disperato e Mimmo fa un cenno per scacciare un paio di ragazzi che si sono affacciati incuriositi alla tenda; scocco un'occhiata a Lullaby, ma Frannie le sta accarezzando i capelli e sembra semplicemente addormentata.

-Non serve a nulla parlare con te, cazzo!-sibila Nena furiosa, puntandogli contro un dito tremante.-T sei perso nei tuoi sogni, continui a pensare che io sia..sia come Lullaby! Puoi anche dirmelo che vorresti una ragazza come lei, tutta miele e zuccherosa, che non fa che darti ragione e..

Un disastro da amare (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora