15.Ludovica

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Mi sono ammutolito per pensare a cosa dire e intanto, Chiara sorride mettendomi solo ansia. Ritorno a prendere la mia serietà e appoggiando i gomiti sul davanzale della finestra, lascio fuoriuscire dalla mia bocca un nuvolone di fumo. Mi volto verso di lei per guardarla e ritornando a fumare, decido di dire le prime parole che mi vengono in mente.

"Chiara, non puoi dire una cosa del genere. Veronica non mi piace e soprattutto, non vado matto per le relazioni serie" dico e rifletto sulle mie parole.

In effetti, non ho detto una frase tanto discordata con ciò che penso. Non mi sono mai piaciute le relazione serie, perchè non esistono o per meglio dire.. sono io che sostengo questo concetto. Credo che non riuscirei mai a dare il meglio per Veronica se un giorno lei decidesse di fidanzarsi con me, sono sicuro che la farei solo soffrire come ho fatto con..

"Perchè?" domanda gettando un mozziccone della sua sigaretta nella portacenere.

"Non ti riguarda" assumo un tono infastidito.

Non sopporto quando mi chiedono robe che riguardano la mia vita privata che voglio rimanere da parte. Io so il motivo che mi lascia pensare a quanto siano dure le relazioni e di certo, non vado a raccontarlo a tutte le persone che conosco. Voglio tenerlo solo per me e i ricordi devono rimanere in una parte oscura, senza che riaffiorino da un momento all'altro.

"Certe volte, sei proprio antipatico" dice arrabbiandosi, ma subito dopo ridacchia.

"E adesso perchè ridi? Poi il lunatico sarei io?" la scruto con occhi socchiusi.

"Sei buffo con la farina sui capelli hahaha" ride.

"Fai la parte di essere dura, ma sei dolce, mi ricordi un esemplare di Benjamin. Stareste bene insieme" dico ritornando di buonumore e gettando via la sigaretta consumata.

"Grazie" abbassa lo sguardo intimidendosi.

Arrossisce in viso e mi dedica un mezzo sorrisino. Sarebbe la ragazza perfetta per Ben che potrebbe lasciar perdere Clara. Non prevedo tanta felicità se il mio migliore amico continuasse a frequentare quella bagnina vanitosa. Proprio nel parlare di lui, ecco che arriva ad avvisarci che i panini sono pronti. Penso che l'idea di preparare la torta salata sia andata in frantumi e dobbiamo accontentarci di un solo panino.

Veronica pov's

Abbiamo appena finito di mangiare e devo ammettere che è stato un pranzo eccezionale con i ragazzi, non per quello che abbiamo ingerito, ma per come abbiamo reso simpatico questo momento. Sembriamo amici da tanto tempo e grazie ai due amiconi, ho dimenticato un po' di tristezza. Vorrei rimanere qui per ancora qualche ora, ma è arrivato il momento di ritornare a casa per aiutare nostra madre che sicuramente, avrà bisogno di me e mia sorella.

"Ciao ragazzi, noi andiamo" dice Chiara con un possente sorriso.

"Ciao Ben" lascio un bacio sulla sua guancia.

"E a me? Un bacio, un saluto, niente?" si intromette Fede, ponendo il broncio sul suo viso.

"No, perchè a causa tua devo uscire conciata così" gli dedico un occhiolino.

Stavo per andare via, ma il suo faccino mi crea tenerezza e con massima delicatezza, gli lascio un bacio sulla sua guancia. Usciamo dalla loro casa e subito entriamo nella macchina di mia madre che al momento è in noleggio da Chiara. Ritornando nella nostra meravigliosa dimora, ci rendiamo conto dell'assenza dei nostri genitori. Approfitto di questo silenzio per andare a farmi una doccia e per cambiarmi con abiti puliti. Quando esco dal bagno, posso accorgermi di mia sorella che è stesa sul mio letto e che sembra avvolta dai pensieri.

L'abbiamo fatto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora