108.Si Ritorna In Puglia

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Sento la sveglia del telefono che suona troppo forte e sono costretta ad alzarmi per spegnerla, ma la pigrizia me lo impone. Ieri sera, quando avevo preso il pigiama, avevo lanciato per aria tutti i vestiti perchè dovevo sbrigarmi a farmi la doccia per poter ascoltare Fede. Ho dovuto impostare la sveglia alle 5:30 del mattino per evitare di fare tardi e per non tornare in Puglia senza valigia. Ora però me ne pento, ma con forte coraggio mi alzo dal letto senza far rumore e spengo il cellulare. Mi stiracchio un pò e do un piccolo bacio sulla guancia di Federico che continua a dormire. Vado in bagno per farmi una doccia veloce, ma sono così assonnata che urto la testa contro il muro pensando che fosse la porta. Rimprovero la parete pur sapendo che sia un oggetto inanimato e portandomi una mano sulla fronte, porto lo sguardo su Fede che per fortuna sta ancora nel mondo dei sogni. Non voglio ancora svegliarlo perchè mi sembrava molto stanco e un pò di riposo gli farà più che bene. Entro nel bagno e spero che non resto sotto la doccia per cento anni. L'acqua mi aiuta a rilassarmi e non voglio più muovermi da qui, ma devo assolutamente sbrigarmi. Dopo insistenti minuti esco dalla doccia e vado verso la mia valigia che è aperta. Posso notare i miei vestiti sottosopra, mentre altri dominano il pavimento della stanza. Sbuffo e scarto vari abiti senza scegliere qualcosa. Passano altri minuti ed io finalmente scelgo di indossare un paio di jeans bianchi e una maglietta semplice nera. Mentre per i capelli li asciugo e decido di piastrarli per renderli lisci. Come trucco decido di applicare del correttore, mascara, fondotinta e del fard color pesca. Volevo un elastico per legarmi i capelli, ma non riesco a trovarne nemmeno uno. Ho provato a vedere in tutta la stanza, però continuo a non trovare nulla ed è strano perchè io ricordo di averli portati con me quando dovevamo lasciare la Puglia. Mh..forse si trovano nella camera di Aaron. Mi abbasso per prendere le mie scarpe e mi rendo conto che le ginocchia non mi fanno male come ieri, infatti, riesco anche a camminare senza zoppicare. Mi dirigo verso la camera del nostro cicerone e spero che non ha chiuso la porta a chiave, altrimenti dovrò svegliarlo per farmi aprire. Raggiungo la stanza e per mia fortuna la porta non è chiusa a chiave. Entro nella camera senza far rumore, ma mi accorgo che nel letto Aaron non è solo, in sua compagnia c'è Emily. I miei occhi stanno amando questi due che dormono abbracciati e avvolti nelle coperte bianche. Guardate un pò a questi furbacchioni, loro che se la spassano a dormire ed io che devo ancora finire di fare la valigia. Ritorno in camera mia e sistemo il disordine che creai ieri. Dopo qualche colpo dato alla valigia e dopo averla fatta rotolare per i calci che gli davo, sono riuscita a chiuderla. Controllo l'orologio notando che sono le 6 e Fede deve sbrigarsi ad alzarsi perchè alle 7 dobbiamo scendere. Mi avvicino al mio ragazzo che continua a dormire, mi siedo accanto a lui e lo scuoto per svegliarlo.

"Rico svegliati, ti devi preparare che dobbiamo andare" dico continuando a scuoterlo.

"No Vero, ho sonno" risponde con la voce impastata dal sonno.

"Forza" gli muovo il braccio.

Anziché alzarsi, si spiaggia a pancia in giù ponendo la sua testa sotto al cuscino per non sentirmi. Mi metto a cavalcioni sulla sua schiena, poi prendendo un bel respiro, comincio a ripetergli ad alta voce che si deve alzare.

"Veronica, smettilaa" urla con ancora la testa sotto al cuscino.

"Amore, ti devi alzare e non frignare" gli lascio dei baci umidi dietro alla schiena.

"Ok" dice e porta la testa sopra al cuscino.

Fede riesce a mettersi a pancia in sù ed io dopo avergli dedicato un sorriso da ebete, scendo dalle sue gambe e mi siedo su un lato del letto. Rico cerca di guardarmi, ma probabilmente ha ancora la vista offuscata.

"Giorno" dico sorridendo e gli lascio un bacio a stampo.

E' carinissimo vederlo ancora mezzo addormentato con gli occhi celestini socchiusi e il ciuffo scompigliato. Sembra un piccolo bambino che si sveglia alla mattina e che sta caricando tutte le sue energie per affrontare la giornata.

L'abbiamo fatto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora