154. Un Volantino

474 36 19
                                    

Veronica Pov's

Sono letteralmente spiaggiata sul banco in attesa che finisca questa straziante ora di tortura. Il professore di Letteratura non fa altro che parlare in modo incomprensibile e non si ferma nemmeno per un secondo. Leonardo sembra distrutto, ha la testa da un'altra parte e si imbambola spesso ad osservare un punto fisso davanti a sé. I suoi occhi alcune volte si inumidiscono e per non farlo notare, distoglie lo sguardo. Appoggia la sua testa sul banco circondandola con le mani per poter stare più comodo e con quel faccino, mi trasmette troppa tenerezza e non riesco a vederlo in questo stato. Sono abituata a vederlo sorridere, allegro e a rispondere male al professore. Invece adesso, è troppo tranquillo, ma distrutto. Alcune volte porta lo sguardo su Mattia, poi si rintana nuovamente tra le braccia per nascondere la testa. Suona la campanella e tutti si alzano per uscire dalla classe, mentre Leo è rimasto ancora sul banco.

"Leo, dobbiamo cambiare aula" dico scuotendolo dolcemente.

"Vai tu, io voglio tornarmene a casa" risponde alzando la testa per poter controllare l'orario dal cellulare.

"Non preoccuparti con Ludo, le cose si sistemeranno. Sai che gli passerà-" mi interrompe dicendo "Ho visto come gli è passata, non mi sopporta. Poteva almeno farmi parlare per un secondo. Noi siamo sempre andati d'accordo, ma per una scemenza ci ritroviamo così"

"Cosa avete combinato quando io e gli altri stavamo a Londra?" domando.

"Io e Ludo eravamo..dobbiamo andare in laboratorio" prende lo zaino ed esce dall'aula.

Ma perchè lui e Ludo aggirano questo argomento? C'è qualcosa che li tormenta e non vogliono parlare. Spero che io e gli altri non riguardiamo niente in tutta questa faccenda, altrimenti non oso immaginare quello che potrà succedere al nostro gruppo che già si è un pò sciolto. Mi metto in marcia per raggiungere il laboratorio, ma mi fermo appena vedo Ivan che ora sembra rientrato a scuola. Volevo avvicinarmi a lui, ma mi raggiunge Mattia.

"Vero, ma ti sei persa? Vieni che la professoressa vuole metterti una nota disciplinare" dice.

"Cosa? Anche lei?" sbuffo e vado con lui.

Arriviamo nel laboratorio e posso avvertire lo sguardo agghiacciante della professoressa che mi assegna un computer. Mi ha fatto una ramanzina coi fiocchi per il ritardo e mi ha messo in un banco lontano dagli altri. Non capisce che così, mi ha solo agevolato il lavoro per poter scoprire qualcosa in più su questa pendrive. Provo ad inserirla facendo finta che sia la mia pennetta per poter salvare un lavoro e appena il computer la riconosce, rimango impalata a pensare. Voglio vedere cosa si nasconde dietro quella scritta 'MOF', ma forse sto facendo un errore a voler sbirciare in roba privata. Tolgo la pendrive con molto dispiacere e la metto in tasca. Voglio ridarla a Domenico o a Ivan per poterla lasciare nelle mani della persona giusta. Un rumore assordante, ci fa sobbalzare tutti. Pensavo che fosse la CIA per prelevarmi a causa di aver messo la pennetta nel computer, ma in realtà è Federico che è appena entrato.

"Scusa ragazzo, ma cosa cerchi?" domanda la professoressa.

"Cercavo la mia ragazza, posso entrare?" risponde Fede, indicandomi.

"Stanno lavorando. Posso farla uscire solo per dieci minuti, poi deve rientrare" dice la prof e lui annuisce.

Fede si avvicina a me e facendomi un occhiolino, mi afferra la mano portandomi fuori dalla classe. Lo abbraccio con la massima forza e circondo il suo bacino con le gambe per poterlo stringere come se fossi un koala. Gli dedico un bacio ricco di passione, mentre le mie mani scivolano sulle sue spalle. Ci scolliamo per riprendere fiato e lui appoggia le sue labbra sulla mia fronte.

"Vero, volevo venire da te per dirti che probabilmente questa sera non posso venire da te perchè devo fare delle faccende con la musica" dice portando una mia ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Va bene, non ti preoccupare e ricordati che voglio un piccolo assaggio della nuova canzone" rispondo puntandogli un dico contro e regalandogli una linguaccia.

"Certo" ridacchia contagiandomi, ma mi blocco quando i miei occhi arrivano a puntare un volantino appeso alla parete.

"Cosa guardi?" mi domanda Fede ed io indico il foglietto.

Sciogliamo l'abbraccio e mi avvicino di corsa al volantino. Quando leggo, capisco che si tratta di un idea creata dai ragazzi della 5U. C'è un progetto di recitazione da fare dopo scuola e possono partecipare tutti, integrando anche persone esterne alla scuola. Riporta anche che possiamo alzare la media se partecipiamo. Questa idea non sembra niente male e se vuole Fede, possiamo anche andarci insieme. Forse devo pensare più allo studio, ma voglio almeno fare una settimana di prova.

"Fede leggi qui, possiamo andarci insieme?" domando e lui afferra il foglio per poter leggere di cosa si tratta.

"Ti farà aumentare la media?" domanda.

"Sì e poi possiamo passare più tempo insieme. Possiamo anche introdurre Chiara, Irama, Ben e Ludo. Tanto è aperto a tutti" rispondo.

"Ma leggi bene, qui riporta che dopo il corso, chi ha raggiunto maggior punti, può partecipare al ballo della scuola che si terrà in avanti. Fanno una specie di selezione che solo i più bravi potranno partecipare al ballo. Tu vuoi veramente fare questo corso con me e se vogliono, anche con gli altri? Non ci rimanerai male se falliremo?" domanda ed io scuoto la testa in segno di negazione.

"A me basta stare con te, non mi frega nulla del ballo della scuola" ridacchio contagiandolo.

"Sei una birbante" tira uno spigolo del labbro all'insù e mi lascia dei baci umidi lungo il collo per poi fermarsi a succhiare un lembo di pelle.

"Vero, la prof ti vuole in clas-" la voce è di Mattia che stranamente si blocca.

"In questo caso, io vado. Ciao piccola e fammi sapere per il progetto" dice Fede lasciandomi un succhiotto e dopo un'ultima carezza sulla guancia, va via.

Mi volto verso il mio amico, ma mi guarda in maniera fredda, anche se d'altra parte non vuole comportarsi così. Certe volte non riesco a trovare un filo logico per questo suo atteggiamento.

"Matty, perchè fai co-" mi interrompe dicendo con un sorriso "Oggi ricordati che devi venire da me e porta la videocamera"

Rientra in classe con la massima tranquillità ed io non capisco se ha sbalzi di umore improvvisi oppure è proprio lui ad essere strano. Stavo per entrare in aula, ma mi blocco perchè sento la voce di Ivan che sembra stia parlando al telefono con tono preoccupato e se ho capito bene, parla della pendrive scomparsa. Forse quella che ho io tra le mani. Continuo ad ascoltare per poter capire meglio. Sento che enuncia il nome della sorella di Mattia e poi un certo Federico che non so se si tratta del mio ragazzo o no, ma non penso perchè non si conoscono. Volevo parlargli, ma sento la prof che urla nel laboratorio e mi faccio forza a rientrare.

-----------------------------------------------

Ciaoo a tuttii, siamo arrivati alla fine del capitolo e spero che sia stato di vostro gradimento. Veronica voleva sbirciare nella pendrive, ma ha riconosciuto che sarebbe stato un gesto poco corretto frugare nella roba altrui. Nella sua classe è entrato Federico per avvisarla che la sera non può stare con lei perchè ha delle faccende da sbrigare con la musica, quando invece noi sappiamo che deve incontrare il suo vecchio gruppo. Vero sembra capire, ma la sua attenzione si focalizza su un volantino che tratta di un progetto di recitazione creato dai ragazzi di 5U. A quel progetto possono partecipare tutti, ma si faranno delle selezioni per i ragazzi più bravi che parteciperanno al ballo della scuola. Vero ha convinto Fede ad andarci insieme e vuole anche integrare Chiara, Ludo, Ben e Irama. Quando Federico è andato via e Vero stava per rientrare, lei ode la voce di Ivan che enuncia il nome di Maia e parla di Federico, ma la protagonista non si fa molte domande. Secondo voi, Veronica scoprirà che Fede gli ha detto una menzogna e che in realtà deve andare dai suoi vecchi compagni? Sarà una buona idea quella del progetto di recitazione? Fatemi sapere le vostre opinioni sotto nei commenti.

Non dimenticate di lasciare una stellina alla storia e di salvarla in biblioteca o altrove. Inoltre chi mi darà dei suggerimenti sulla storia verrà ringraziato nei prossimi capitoli.

L'abbiamo fatto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora