181. Una Fase Difficile

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Federico pov's

Avverto un dolore atroce alla testa e non riesco nemmeno più a dormire. Apro gli occhi, ritrovandomi in camera mia. Forse, non dovevo ritornare a casa alle cinque del mattino, ho passato tutta la serata a ballare con Eva e con altri ragazzi del gruppo. Ivan, mi è stato appiccicato per tutto il tempo e non mi ha nemmeno permesso di bere un pò di vodka. Osservo il soffitto e sento delle lacrime che si fanno spazio nei miei occhi. Ho davvero passato una sera con gli Artists Of The Night, per dimenticare solo una stupida lite con la mia ragazza? Non dovevo disegnare con il loro capo. Il mio amico mi voleva anche far stare con i piedi per terra, ma io ho solo avuto il coraggio di sfidarlo. Sono stato un coglione, ma lo sballo di ieri notte sarà un lontano ricordo, non voglio più assecondare le parole di Luca. Mi ha colto in un momento poco opportuno per farmi fare delle stronzate ed è dura ammetterlo, ma mi ha fregato. Mi siedo sul letto e cerco di rimandare indietro le lacrime. Uno scricchiolio mi fa portare lo sguardo sulla porta che è stata aperta da Ben. Mi guarda in maniera preoccupata e so che vuole parlarmi, ma spero che Veronica non gli abbia detto nulla.

"Fede, tutto bene?" mi domanda sedendosi sul mio letto.

"Sì, però devo vestirmi" rispondo velocemente.

"No aspetta, ho sentito che sei tornato a casa verso le cinque del mattino" mi guarda sistemandosi nervosamente il ciuffo.

"Sarà stata una tua impressione, perchè sono tornato a casa alle dieci di sera" cerco di non far notare la mia poca sicurezza nelle parole.

"Mi stai prendendo per i fondelli?" inarca un sopracciglio, ponendo le braccia conserte.

"No, non è colpa mia se non mi credi" mi difendo, senza guardarlo negli occhi.

Voglio evitare di far scoppiare un litigio perchè lui è come un fratello per me e non posso tenergli testa. Inoltre, Irama sta dormendo ed è meglio non svegliarlo, altrimenti ci si mette anche lui. Mi alzo dal letto per entrare nel bagno, ma Ben quasi diventa rosso dalla rabbia e mi afferra con forza il polso, facendomi risedere sul letto.

"Dove cazzo sei stato Federico?" mi guarda con rabbia.

"Con un amico al bar" scrollo le spalle.

"Smettila di dire cazzate. Hai delle occhiaie spaventose, quasi non riesci a camminare probabilmente a causa di un forte mal di testa e vorresti dirmi che ieri sei stato solo con un amico al bar?" si alza urlandomi contro.

"" rispondo in maniera diretta, come se lo stessi sfidando.

"Ok, calmiamoci. Chi cazzo è questo tuo amico?" mi domanda mordendosi con molta forza il labbro inferiore.

"Oh, Ben lasciami in pace che ora mi sono svegliato e devo ancora realizzare che mi trovo in camera mia" roteo gli occhi e sbuffo.

Continua a guardarmi male, ma questa volta sembra che sia deluso dal mio comportamento. Mi fa spazio per farmi passare a raggiungere la porta della mia camera per uscire, ma prima che varcassi la soglia, sento che comincia a dirmi l'ultima frase.

"Sei stato con Ivan, vero?" il suo tono si fa completamente rauco e agghiacciante.

"Io non lo sento più da una vita" ridacchio nervosamente.

"Ma vuoi continuare sempre a prendermi in giro? Mi hai rotto Federico, non riesci nemmeno a capire che sei assente da noi tutti. Persino le fan si sono rese conto che non pubblichi quasi niente e che stai nel tuo mondo. Io ci rinuncio, volevo capire cosa ti prendesse perchè siamo tutti preoccupati e questo discorso te lo feci anche la volta scorsa!" urla dandomi una spallata e uscendo fuori dalla mia camera, per poi chiudere con forza la porta di casa.

L'abbiamo fatto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora