155. Strano Comportamento Di Eva

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Finalmente si ritorna a casa e potrò rilassarmi anche solo per due minuti. Saluto Leonardo e mi metto in cammino per la mia strada. Sento una presenza alle mie spalle e quando mi volto per poter capire chi sia la persona presente dietro di me, vedo Eva che mi saluta con un possente sorriso.

"Ti ho spaventata?" domanda ridacchiando.

"Un pò" rispondo.

"Non volevo haha, se vuoi puoi venire a casa mia per pranzare" mi propone con ancora un forte sorriso.

"Vorrei Eva, ma ho preso degli impegni oggi e probabilmente mia sorella avrà già preparato da mangiare, se vuoi puoi venire tu da me" dico e nei suoi occhi noto un pò di gioia in più.

"Se non creo disturbo, avviso che non rientro" risponde.

"Nessun disturbo" prendo parola con un mezzo sorrisino.

Mentre avvisa che non rientra a casa, io la porto con me in segreteria per poter lasciare il mio nome e il mio numero di telefono per il corso. Quando Eva stacca la chiamata, lascia anche lei delle informazioni per quanto riguarda il progetto. Non mi aspettavo che lei partecipasse a questo tipo di corso. Di solito, la sua timidezza non gli permette neanche di guardare una persona negli occhi per più di un secondo.

"Perchè mi guardi così?" domanda ridacchiando.

"N-non pensavo che tu partecipassi a questo progetto" rispondo.

"Devo per forza a causa di due materie e devo rialzare la media" spiega.

"Ora capisco" sorrido nervosamente.

"Se non vuoi vedermi, posso anche nascond-" la interrompo dicendo "Non dirlo neanche per scherzo. Solo non mi aspettavo che ti aprissi da un giorno all'altro"

"Non so, ma vedo te che non sei per nulla timida e mi hai spronata ad essere più spontanea" sorride.

"Mi fa piacere, ma ora andiamo, altrimenti non penso che Chiara ci lascerà qualcosa da mangiare" ridacchio contagiandola.

Raggiungiamo casa mia e prima di suonare il campanello, mi accerto che non ci sia mia madre per evitare di fare una figuraccia con Eva, se deciderà di rimproverarmi o assegnarmi una punizione. L'Alfa Romeno Giulietta non c'è e forse non ci sarà nemmeno mia madre o almeno continuo a sperare. Busso e dopo qualche minuto viene ad aprirmi Ludovica che canta con la scopa tra le mani, mentre mia sorella fa finta di suonare la chitarra elettrica con la paletta. Quando si accorgono che non sono sola, si ricompongono sorridendo in maniera nervosa.

"Ciao.." dice Ludo.

"Ciao e piacere Eva" si presenta la mia amica.

"Piacere Ludovica" risponde la mia migliore amica.

"Ho invitato Eva a mangiare da noi, per voi va bene?" domando.

"Certo che va bene e se vuoi Eva, dopo puoi venire con noi sopra per aiutare Ludo a trovare uno dei miei vestiti più carini" risponde Chiara.

"Perchè?" domando incuriosita e speranzosa che debba uscire con Leo, può darsi che si sia dimenticata di ieri.

"Devo uscire con Irama" prende parola Ludo che sorride.

Ultimamente, Filippo gli sta chiedendo spesso di uscire, ma non voglio farmi strani pensieri. Ho per la testa a Leo e Mattia che sono innamorati di lei, se si aggiunge anche Irama, non so più a chi dover aiutare per avere il suo cuore. Si conoscono da poco e chi passa maggior tempo con lui, sono Benji e Fede, ma non posso chiedere a loro se Fili prova interesse per la mia migliore amica, anche perchè non me lo diranno mai.

"Allora ragazze, vogliamo mangiare qualcosina oppure no?" domanda mia sorella con una faccia soddisfatta.

"Mh..cos'hai preparato?" rispondo tirando uno spigolo del labbro all'insù.

"Una cosa difficilissima, un piatto così complesso che alcune volte nessuno riesce a prepararlo come si deve. Mie care signore, ho preparato le piadine" dice con aria davvero soddisfatta, mentre noi rimaniamo un pò perplesse.

"Eva, ti avevo detto di non farci caso, vero?" domando ridacchiando nervosamente.

"Sì, ma non ti preoccupare perchè sembrate simpatiche" risponde sussurrando con un profondo sorriso.

"Ma perchè fate quelle facce? Guardate che mi è difficile prepararle" prende parola Chiara, assumendo un viso disperato.

"Non ti preoccupare Chiara, lo sappiamo e siamo orgogliose di te. Ci conviene mangiarle prima che si faccia tardi" ridacchia Ludo.

Arriviamo a tavola e mangiamo tutto come delle profughe che non toccano cibo da più di un mese. Durante il pranzo, Eva riceve varie notifiche e involontariamente i miei occhi si posano spesso sul suo cellulare, rivelandomi che i messaggi appartengono a un certo Ivan Ponticiello. Non so, ma forse si tratta di quell'Ivan che conosco e riesco solo a leggere che gli dice di farsi trovare questa sera con gli altri per poter accogliere un ragazzo che deve parlare con loro. Non so, ma sembra che ci sia qualcosa che non va. Continuiamo a mangiare e dopo quei messaggi, Eva sembra molto strana, anche dal modo di parlare sembra che il suo tono di voce sia diventato più flebile e spesso è assente o immersa nei suoi pensieri.

"Ragazze, sono piena come un barile" dice Ludo facendo la voce buffa.

"Io sono quello che preleva il vino" risponde Chiara.

"Io sono il venditore" mi intrometto ridacchiando.

Eva improvvisamente diventa spenta, come se fosse cupa. Io, Chiara e Ludo la osserviamo un pò stranite per il suo silenzio che prima non mostrava. Si alza dalla tavola con il viso basso che colpisce le sue scarpe.

"Vero, mi accompagni fuori? Devo tornare a casa. Ciao ragazze" dice Eva ed io annuisco.

"Ciao Eva" dicono all'unisono mia sorella e Ludo.

Arriviamo alla porta d'ingresso e la mia amica, mi saluta con dei baci sulle guance. L'ho sempre vista timida, ma mai così affranta e triste. Non so cosa gli hanno detto dopo quel messaggio che ho letto io, ma non voglio che la facciano star male.

"Ci vediamo" dice.

"Certo e ricordati che per qualsiasi cosa, io sono qui" rispondo e lei annuisce andando via.

Rientro in casa per raggiungere le ragazze che sono già impegnate a sistemare la cucina. Controllo l'orario e mi manca un ora per raggiungere Mattia, devo solo preparare la videocamera. Aiuto le ragazze con queste piccole faccende, ma un rumore assordante cattura la nostra attenzione. Si tratta di mia madre che è ritornata a casa con massima rabbia. Spero che non mi dica nulla su Federico, ricevo anche delle sue chiamate, ma non posso rispondere.

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Ciaoo a tuttii, siamo arrivati al termine di un nuovo capitolo e spero che sia stato di vostro piacimento. Eva comincia ad essere molto strana dal punto di vista di Vero che la vede più aperta e spontanea, infatti, anche lei parteciperà al progetto di recitazione. Quando la sedicenne comincia a conoscere Ludo e Chiara, sembra essere abbastanza serena, ma quando riceve un messaggio da parte di Ivan che gli dice di farsi trovare pronta perchè quella sera ci sarebbe stato un ragazzo pronto a parlare con il gruppo, lei diventa strana e Vero comincia ad essere un pò confusa. La protagonista accompagna fuori casa la sua amica e mentre va via, arriva Elena. Vero sa bene che probabilmente dovrà sopportarsi una ramanzina per la notte passata con Fede e proprio in quel momento riceve delle chiamate dal suo ragazzo, ma lei riattacca per affrontare sua madre. Secondo voi, Eva comincia ad allontanare la timidezza davvero grazie a Vero? Perchè appena ha saputo della nuova presenza di un ragazzo nel gruppo, si è rattristita? Cosa dirà Federico quando vorrà sapere da Vero, il motivo per il quale staccava le sue chiamate? Elena continuerà a ripetere a sua figlia di allontanarsi da Fede? Fatemi sapere le vostre opinioni sotto nei commenti.

Non dimenticate di lasciare una stellina alla storia e di salvarla in biblioteca o altrove. Inoltre chi mi darà dei suggerimenti sulla storia verrà ringraziato nei prossimi capitoli.

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