58.Smettiamo Di Essere Indifferenti

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Veronica pov's

La sveglia suona e proprio ciò non mi piace perchè mi sento tutta indolenzita. Ho un dolore fortissimo alla testa e non so come, ma mi trovo a letto ed io invece ricordo che stavo in discoteca. Cerco di ricordarmi qualcosa, ma più mi sforzo e più la testa mi fa male. Qualcosa mi viene in mente, ovvero che stavo bevendo, poi Fede mi chiedeva se riuscivo a stare in piedi e mi voleva portare in macchina. Oltre a questo non ricordo più niente e un forte capogiro mi colpisce. Quando mi riprendo, entro in bagno e mi lavo in quanto puzzo di alcol. Finita la doccia, mi dirigo in camera e indosso dei pantaloncini rosa chiaro e un top bianco. Per i capelli li lego in una coda alta e come trucco solo del correttore, fondotinta e mascara. Quando sono preparata, scendo in cucina per prepararmi una camomilla e vedo mia sorella felicissima.

"Buongiorno scimmietta, com'è andata con Fede?" domanda Chiara, mentre addenta un cornetto.

"In una parte della giornata bene, ma del resto non ricordo più nulla. Questa mattina mi sono risvegliata qui, ma io ricordavo di stare in discoteca" sento la testa pulsare e gli occhi cominciano ad essere stanchi.

"Hai bevuto?" domanda perplessa.

"Sì, forse troppo" sorrido nervosa.

"Non mi aspettavo una cosa del genere da te. Ora che mi ci fai pensare, quando sono tornata ho fatto caso che Federico era in camera tua, poi è sceso per andare via. Non so, ma aveva le guance rosate, i capelli scombinati e sembrava nervoso, però allo stesso tempo era felice" il suo tono è pensieroso.

Cosa sarà successo ieri sera? Tutto ciò non mi convince, mica ho detto qualcosa? Non capisco perchè mi sono fatta abbindolare dal sapore di quel cocktail. Adesso per aver fatto una stupidaggine, mi ritrovo completamente a pezzi. Voglio solo dormire fino a quando sarò vecchia, ma so che questa cosa non potrà mai essere possibile, quindi, con poca voglia cerco di fare colazione e mi faccio tenere sveglia da mia sorella.

Federico pov's

Entro nel bar della spiaggia e come sospettavo Lorenzo è seduto a sorseggiare un caffè, mentre legge un libro. Finalmente risolverò questa situazione, non può permettersi di farmi passare come una persona orrenda, mi dispiace per lui, ma con me non si gioca sporco.

"Come cazzo ti permetti di raccontare dicerie sul mio conto?" dico strappandogli il libro dalle mani e lo getto a terra. Tutte le persone hanno puntato gli sguardi su di me, ma non mi importa niente, ha raccontato stronzate alla ragazza che amo e deve darmi delle spiegazioni.

"Moccioso, calmati e parliamone fuori" sussurra, mentre si alza.

"Tu parli qua, in modo che tutti possono sentire quanto sei demente" urlo.

"Vi prego andate fuori che ci sono dei bambini qui e li state spaventando" si intromette il barista e dopo averlo guardato male, subito ci apprestiamo ad uscire.

"Allora cazzo, vuoi parlare?" dico totalmente infuriato.

"Racconto balle su di te perchè non meriti di essere felice" il tono di lorenzo sembra essere troppo tranquillo.

"Mi hai rotto le palle" urlo dalla rabbia e stringo le mani in un pugno, mentre avanzo verso di lui.

"Peccato che non le hai avute quando sei letteralmente svanito, per non parlare di Rossella con me e mia moglie Gabriella" mi rinfaccia.

"Smettila di nominare Rossella" sento che pian piano divento rosso dalla rabbia.

"I rimorsi te li porterai sempre dietro" ribatte e batto dei pugni sul muretto.

Basta, basta, ha ragione i rimorsi me li trascinerò per molto. Sono stato un idiota, lo so...ma non posso tornare indietro per evitare il tutto. Quando ero caduto in basso, non ho avuto abbastanza appoggio per risalire e questo ha danneggiato molto Ross, non era quel tipo di ragazza che si faceva cambiare, ma io non l'avevo protetta, anzi l'avevo fatta avvicinare nel mio mondo peggiore. Proprio per questo che...Oh non voglio pensarci più, Lorenzo non può sempre riuscire a farmi deprimere.

L'abbiamo fatto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora