19.Una Breve Lite

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Comincia a diluviare e difficilmente si riesce a vedere la strada dai vetri della macchina. I miei occhi seguono le gocce della pioggia che scivolano sul finestrino, mentre viaggio nei miei pensieri. Il mio cellulare, mi fa ritornare alla realtà a causa della suoneria. Sblocco lo schermo e la chiamata è di Thomas. Rimango un po' sorpresa per questa telefonata ambigua e decido di rispondere.

"Tommy" dico e Fede inizia a guardarmi male.

"Ciao Vero, volevo riferirti che tua sorella ha il cellulare scarico e voleva avvisarti che rimane a dormire da Ben. Se ti senti sola, posso venire a prenderti? Andiamo a casa mia" mi domanda e ho la netta sensazione che Federico stia ascoltando tutto.

"Tommy, non preoccuparti io per il momento sono in compagnia di Federico e non mi sento sola" dico nervosamente.

"Ah, ok. Allora ti lascio con lui" mi risponde in maniera molto fredda.

Aggancia la telefonata e non capisco perchè mi abbia risposto in quel modo. Sembrava irritato, ma non ne capisco il motivo, in fondo, non è successo nulla. Certe volte, i ragazzi sono davvero un mistero, ma soprattutto Federico. Durante la mia conversazione, sembrava agitato e impadronito da una lieve rabbia, stringeva con forza il volante.

"Cosa voleva?" Il tono di Fede, si è trasformato in odioso.

"Mia sorella ha il cellulare scarico e Thomas mi ha riferito che Chiara rimaneva a dormire da Benji. Inoltre, pensava che io fossi sola e voleva venire a casa mia per portarmi da lui" spiego.

"Se vuoi stare con lui, ti ci porto" dice in maniera scontrosa.

Comincio a non comprenderlo. La serata era serena e stava andando tutto nel verso giusto, ma è bastata una telefonata per scatenare il suo carattere lunatico. Non sopporto nemmeno, quando mi risponde con strafottenza.

"No! Devo ritornare a casa perchè mia madre non c'è e papà questa mattina è andato via da noi. Dobbiamo controllare io e mia sorella le stanze. Non possiamo lasciare tutto incustodito per tutta la sera. Per questo motivo devo ritornarci" dico senza guardarlo.

"Va bene" risponde.

Provo ad ignorarlo, mentre il viaggio diventa poco rilassante. Arriviamo a casa mia, ma continua a diluviare e proprio non ho voglia di rimanere sola. Sono sicura che per ogni minimo rumore, mi prenderà un momento di paura e scapperò nel mio armadio. Questo momento non è dei migliori, ma posso chiedere solo ad una persona se ha voglia di farmi compagnia.

"Fede, vorresti rimanere a dormire da me?" domando quasi supplicandolo.

"Perchè? Non vuoi stare con Thomas?" dice con voce irritante.

"Dai Federico, perchè te la prendi tanto? Lui è un mio amico e basta, non so perchè ti dà molto fastidio che mi abbia invitata a stare da lui" inizio ad arrabbiarmi.

Dal suo viso posso notare che ha voglia di ribattere, ma non lo fa e con rabbia, chiude gli occhi. Prende un gran respiro e cerca di diventare sereno, anche se con scarsi risultati. Riapre quei due pozzi limpidissimi, per poi dedicarmi un sorriso.

"Scusa, non volevo farti arrabbiare. Se vuoi, posso rimanere. La pioggia è troppo forte e quasi non si vede nulla" dice assumendo un tono roco.

"Ok, Mr. Lunatico" rispondo scendendo dalla macchina per ripararmi sotto al tetto della mia casa, mentre Fede parcheggia.

Prendo le chiavi che mia sorella ha nascosto sotto al tappetto colmo d'acqua. Faccio scattare la serratura e aspetto al mio amico che mi raggiunge. Vorrei non mostrarlo, ma sono ancora arrabbiata con lui.

L'abbiamo fatto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora