14.Torta Salata

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Siamo usciti da un bel pezzo dalla grotta e siamo stesi sulla sabbia per asciugarci al sole. Saranno passate ore, ma Federico sta ancora dormendo beatamente con le mani dietro la nuca. Quando è addormentato, sembra un angelo senza ali, ha un faccino da cucciolo che mi riempie il cuore di tenerezza.

Cosa sono queste smancerie?

Coscienza, non posso farci niente se il mio cuore prova attrazione per Fede.

Potevi fare qualcosa qualche ora fa, ovvero, baciarlo! Ma tu non mi dai ascolto, dici che vuoi solo che lui sia tuo amico.

Ti ripeto, Federico è quel tipo che gioca solo con le ragazze e non voglio che mi faccia soffrire. 

Per il momento voglio che sia solo mio amico, poi quando un giorno capirà che amare è una cosa seria, allora si potrà anche fare...ma poi..io piaccio a lui?

Noo aiutatemi, questa ragazza è cieca! Prima stava per baciarti.

Sì, ma forse l'avrà fatto di proposito..

No vabbè, fatemi uscire da qui.

Ha-ha come mi vuoi bene.

Comincio ad avvertire un fastidioso calore sulla mia pelle e posso percepire che i raggi solari si siano fatti più forti. Meglio se andiamo via dalla spiaggia, prima di diventare delle crocchette fritte. Dovrei far riaprire gli occhi a Fede, ma è troppo carino così. Ok, devo essere una ragazza seria e non perdere il mio buonsenso.

"Fede, dai svegliati" lo scuoto dolcemente.

"Mh.." apre lentamente gli occhi e se li stropiccia.

"Sembri un bambino..." ridacchio.

"Peccato che tu sei la mia bimba" mi dedica un occhiolino, facendomi abbassare lo sguardo.

Ha veramente detto che io sono la sua bimba? Riesce sempre a mettermi in imbarazzo e sentendo i suoi occhi puntare su di me, resto immobile, giocherellando nervosamente con i bracciali presenti sui miei polsi.

"Ti andrebbe di venire a 'casa mia'? Mangiamo qualcosa insieme" prende parola Fede, ma quando dice casa mia, crea delle virgolette con le dita.

"Perchè fai le virgolette?" domando incuriosita.

"Perchè condivido la casa con quel rompicapo di Ben" spiega fissando i miei occhi.

"Se non creo disturbo, possiamo andare" dico alzandomi dalla sabbia.

Fede si rimette i vestiti e facendo delle facce buffe, si mette in marcia per guidarmi verso la strada giusta. Voleva tanto fare lo spiritoso, ma è inciampato sui suoi stessi piedi, facendomi scappare una risatina incredibile. Lo aiuto a rialzarsi per commozione e lui mi guarda con occhi serrati, mentre io continuo a ridere.

*******

Abbiamo camminato per un lungo tratto di strada con forse quaranta gradi e non so come ho fatto a sopravvivere per la temperatura elevata e la fatica compiuta. Le mie gambe, quasi crollano, invece, Federico è ancora radiante e per niente stanco. Non voglio nemmeno sapere, se sono io il problema oppure il mondo che non lo capisco.

"Peccato che oggi non hai portato l'Audi, ci saremo risparmiati tutto questo tragitto" dico completamente sudata e affannata per i chilometri percorsi a piedi.

"Non piagnucolare e accomodati" apre la porta.

"Beeennn, guarda chi c'è a mangiare con noi" urla per farsi sentire.

L'abbiamo fatto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora