98.In Giro Con Fede

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Arriviamo in una strada molto affollata e piena di varie bancarelle, come se ci fosse una festa di paese. Stringo possessivamente la mano di Federico perchè ci sono sono troppe persone e non voglio perdermi. Ci fermiamo vicino a una bancarella molto grande e ricca di peluche. Noto degli scaffali con sopra delle lattine e subito capisco di che gioco si tratta. Se con delle palline da tennis riesci a colpire le lattine che sono disposte a piramide una di fianco all'altra, riesci a vincere un premio che in questo caso sono i pupazzi.

"Bambolina, vuoi vedere la mia grande mira?" mi domanda Federico che sorride con una faccia molto convinta su quello che ha detto.

"Se proprio ci tieni" lo guardo alzando uno spigolo del labbro all'insù.

Fede chiede in Inglese, se può giocare e il proprietario della bancarella gli lascia tre palline. Rico riesce a colpire la prima fila di lattine disposte a piramide, poi alla seconda fila sbaglia e anche alla terza non riesce a colpire le lattine.

"Che bella mira che hai" dico ironica cominciando a ridere, mentre lui mi guarda malissimo.

"Ora voglio provarci io" affermo sorridendo.

"Tu?" mi domanda Fede che scoppia a ridere ed io alzo gli occhi al cielo.

Il proprietario mi dispone le palline da tennis sul 'bancone' e restando molto concentrata, riesco a buttar giù la prima fila di lattine. Arrivo alla seconda fila e riesco anche questa volta a gettarle giù. Appena arrivo all'ultima fila, Federico fa di tutto per distrarmi e mentre stavo per lanciare, mi sposta in maniera brusca e per sbaglio la pallina gli finisce in testa. Io e il proprietario della bancarella ridiamo a crepapelle, mentre la faccia di Rico è tutta rossa e fa il broncio.

"Smettetela" dice il biondo platino.

E' carinissimo così rosso e imbronciato, assomiglia a un piccolo cucciolo di panda.

Cucciolo di panda? Pensavo che la pallina da tennis avesse colpito la testa di Fede, non la tua distruggendoti i neuroni.

Coscienza, non sei per niente dolce.

Lo sarò solo quando ti convincerai a rimetterti insieme a lui.

"Continuiamo a passeggiare" dico lasciandogli un bacio sulla guancia.

Le sue guance sono morbidissime, avevo proprio bisogno di risentirle. Sprofondare le mie labbra sulla sua pelle, mi provoca tantissima gioia che si diffonde per tutto il mio cuore e quasi è impossibile non sorridere.

"Vuoi qualcosa da mangiare oppure vuoi qualcosa da bere?" mi domanda Fede.

"Mh..vorrei una coca cola" rispondo abbassando lo sguardo.

"Allora andiamo a prenderla" mi alza il viso e i suoi occhi sono troppo una dipendenza, potrei osservarli per ore.

Arriviamo in un bar, ma Federico decide di entrare da solo nel locale per comprare due lattine di coca cola. Quando torna da me, mi tende una lattina con un profondo sorrisino beffardo. Non so se c'è da fidarmi, voleva che rimanessi ad aspettarlo fuori, ma credo che non ci abbia fatto niente perchè le lattine sono ancora sigillate e non ci avrà messo nessuna mentina. Qualcosa però, mi dice di stare in allerta..non so cosa fare.

"Non la vuoi?" mi domanda Fede.

"Cos'hai fatto?" rispondo afferrando la lattina che mi ha teso.

"Niente, cosa vuoi che ci faccia con una lattina di cola?" inarca un sopracciglio.

"Se ci hai fatto qualcosa, andrà male per te" continuo a guardarlo con uno sguardo fulmineo.

L'abbiamo fatto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora