190. Temporale

367 30 27
                                    

Vorrei rientrare in classe con tranquillità, ma ho per la testa il messaggio che mi ha inviato Fede e proprio non riesco a rimanere con la mente lucida per poter seguire le lezioni. Sono preoccupata e non riesco a capire che senso può avere quel messaggio. Devo parlargli per avere una spiegazione ed è inutile rimanere a scuola, se poi non riesco a concentrarmi. Senza farmi vedere dalla professoressa, accelero il passo per uscire fuori dall'istituto. Voglio correre come matta per raggiungere Federico e capire quello che sta succedendo, ma devo prima avere la conferma che si trova a casa. Provo a chiamarlo, ma non risponde, anzi, è lui che aggancia. Gli invio milioni di messaggi, ma non visualizza e mi fa solo assalire dall'ansia. Provo a contattare Benji, ma non risponde. Appoggio le spalle al cancello della scuola e disperatamente, trascino il dito su tutto lo schermo del cellulare, aspettando una risposta che non arriva. Una goccia d'acqua colpisce il mio telefono e alzando il viso al cielo, avverto altre gocce delicate che colpiscono la mia pelle. E' chiaro che tra poco si scatenerà un diluvio ed è inutile rimanere qui fuori. Faccio un passo indietro per arrivare nel cortile della scuola, ma il cellulare comincia a vibrare tra le mie mani. Subito punto gli occhi sullo schermo e finalmente, vedo un messaggio di Federico che mi dice solo di non cercarlo. Comincio a preoccuparmi sul serio e prima che gli potessi rispondere, mi blocca. Non è possibile che sta capitando tutto questo. Non vuole sentirmi e ha deciso di lasciarmi in questo modo? Senza un motivo logico. Non posso lasciare che vada via da me. Voglio trovarlo e se non starà in casa, significa che lo cercherò per tutta Modena. Il mio sguardo involontariamente, colpisce il professore di letteratura che mi osserva da lontano. Ci mancava solo lui che mi vedesse andare via e saltare le lezioni. Mi dispiace tanto, anche se non è vero, ma devo andare dal ragazzo che mi ha scombussolato il cuore e che mi ha catturata. Lo ignoro completamente e mi metto in marcia per poter arrivare alla casa di Fede. In prossimità della sua abitazione, noto che proprio ora sia uscito ed è impegnato a chiudere il cancello. Mi avvicino a lui con molta lentezza per non fargli sentire i passi e per evitare che vada via. A un passo da lui, gli afferro delicatamente il braccio, ma a quel contatto, si volta di scatto. I suoi occhi puntano sui miei e sembra voler scappare per andarsi a nascondere, mentre le gocce della pioggia continuano a scendere lentamente.

"Fede, mi spieghi cosa ti prende e cosa significa quel messaggio?" domando con voce debole.

"Significa che devi stare lontana da me" dice cercando di divincolarsi dalla mia presa.

"Ma perchè all'improvviso?" inarco un sopracciglio.

"Lo so io e ora vattene" urla e la sua voce, viene oscurata dal suono di un tuono.

Lo guardo con le lacrime agli occhi, mentre la pioggia comincia a scendere giù con molta forza e ormai, non è più solo a poche gocce, ma sembra che sia diventata una cascata prepotente.

"Io posso andare a casa, ma almeno dimmi che tra noi non sta succedendo nulla" delle lacrime scivolano sul mio viso e si mischiano con le gocce della pioggia che mi hanno bagnato i capelli.

"Veronica, tra noi non può continuare. Io sono una d-distrazione per te che devi pensare allo studio" il suo tono è insicuro su quanto dice e intanto, anche lui viene ricoperto dalla pioggia.

"Tu stai cercando un motivo per lasciarmi" gli rinfaccio con massima rabbia.

Cerca di non guardarmi negli occhi e punta lo sguardo sulle sue scarpe, lasciando che la pioggia lo colpisca. Non lo riconosco più, non è da lui fare così. Continuo a non mollargli il braccio e intanto, uno spiffero di vento freddo che mi percorre la schiena, facendomi fremere.

"Meglio se adesso torni a casa" dice toccandosi i capelli bagnati.

"No, devi prima dirmi la verità. Non voglio che la nostra storia finisca in questo modo" delle lacrime scivolano sul mio viso, mentre i tuoni e la pioggia, cominciano a farsi spaventosi.

"Non sono la persona adatta per starti accanto. Hai bisogno di qualcuno che sappia prendersi cura di te e non a farti del male o a condurti sulla cattiva strada. Tua mamma aveva ragione a pensare che io non ero adatto a te" noto i suoi occhi lucidi, mentre io non smetto di piangere.

"Perchè dici questo? Io voglio solo te al mio fianco" vari singhiozzi dovuti al pianto, invadono la mia voce.

Mi avvicino a lui per dedicargli un abbraccio che ricambia. Faccio in modo che il mio respiro colpisca il suo collo e lentamente, le mie labbra si soffermano sul suo collo. Le sue mani coccolano i miei capelli bagnati e lentamente, mi alza il viso facendo scontrare le nostre labbra, ma continua ad allontanarsi.

"Non possiamo" volta il viso, facendomi scollare da lui.

"Ma perchè?" continuo a domandare con i tuoni che quasi fanno tremare la terra.

"Io.." rimane la frase in sospeso ed io appoggio il mio orecchio sul suo petto ormai bagnato dalla pioggia, ma riprende dicendo "Carol mi ha baciato ed io ho appassionato il tutto perchè ne avevo bisogno"

Quelle parole che possono sembrare tanto semplici, mi hanno solo distrutto internamente. Le lacrime non continuano nemmeno a scivolare giù, per quanto sono sconvolta a questa notizia. Mi distanzio dal suo petto e lo guardo con un misto di rabbia e tristezza.

"Era meglio che non tornavi qua a Modena" dico con voce flebile e mi volto di spalle per cominciare ad andarmene.

"Mi dispiace Vero, sei una ragazza splendida..ma io non ti merito" le sue parole sono molto basse.

"Pensavo che fossi tu a darmi forza nei momenti bui e che saresti stato al mio fianco, invece, mi hai continuato a sostituire e questa volta con Carol che hai baciato" mi asciugo le lacrime miste alla pioggia.

Cerco di non rimanere ancora lì e corro lanciando per aria lo zaino zuppo. Il cielo è di un grigio scuro, mentre il mio cuore si sta frantumando, distruggendosi e tutti i ricordi di quando siamo stati insieme, si stanno dissolvendo. Non ci voglio credere che mi abbia sostituita con un'altra trovandoci anche gusto. Corro così veloce che scivolo in una pozzanghera, rimanendo in ginocchio sul marciapiede, facendomi solo colpire dalla pioggia. Voglio che sia tutto diverso, voglio che non sia mai successo tutto questo, voglio tornare indietro!

-------------------------------------------------

Ciaoo a tuttii, siamo arrivati alla fine di questo nuovo capitolo e spero che sia stato di vostro piacimento. Vero per sapere qualcosa in più riguardo al messaggio che gli aveva inviato, aveva scelto di saltare le ore di scuola per cercarlo. Ignorando il professore che la vedeva uscire dalla scuola, cominciava a partire alla ricerca di Fede, partendo dalla sua casa, visto che non le rispondeva per chiarire. Il tempo intanto, non era dei migliori e infatti, dopo non molto aveva cominciato a diluviare. Vero per fortuna, aveva incontrato Federico fuori casa, ma lui l'ha lasciata dicendogli che per lei, era uno sbaglio e gli aveva racconto di aver baciato Carol. Vero a quelle parole, rimase a pezzi e facendosi bagnare dalla pioggia, correva via per fuggire dai cattivi pensieri. Fede non ha detto del tutto la verità a Vero, lui non voleva appassionare il bacio, ma invece, gli aveva detto il contrario. Secondo voi, cosa sarà passato per la testa di Fede quando ha voluto lasciare Veronica? Vero adesso, come reagirà a tutta questa situazione? Fede capirà di aver danneggiato Veronica? Fatemi sapere le vostre opinioni sotto nei commenti.

Non dimenticate di lasciare una stellina alla storia e di salvarla in biblioteca o altrove. Inoltre chi mi darà dei suggerimenti sulla storia verrà ringraziato nei prossimi capitoli.

L'abbiamo fatto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora