130. Una Serra Meravigliosa

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Io e Mattia siamo usciti dalla casa trovandoci nel suo enorme giardino. Pensavo che volesse farmi visitare l'esterno, ma in realtà, mi trascina con lui fino ad arrivare a un'enorme parete ricoperta da piante e fiori. Vedo Mattia che sposta tutte quelle piante e posso notare che ci sia una fessura di qualche metro. Il mio compagno di classe si infila in quella fessura ed io faccio la stessa cosa. Davanti a me si presta un'enorme serra di vetro e senza esitare, entro in questa meraviglia. Posso notare una marea di fiori, alberi di media lunghezza, fontanina piccola posizionata al centro della 'stanza', piante di vario tipo e petali di rose in acqua cristallina. Sono ancora impalata a guardare tutta questa bellezza che quasi acceca i miei occhi.

"Mattia, questo posto è fantastico" quasi urlo da quanto sono ancora meravigliata.

"Lo so, i miei genitori tengono molto a questa serra e cercano curarla nei migliori dei modi. Io amo venire qui perchè posso stare in pace e posso godermi il profumo naturale dei fiori, mentre allo stesso tempo, odo il suono dello scorrere dell'acqua della fontana" dice tirando uno spigolo del labbro all'insù.

"Io verrei tutti i giorni qui. Ora che ci penso, sai che sembra quella serra di Barbie e l'isola sperduta?" rispondo sedendomi sul bordo della fontanina.

"Ma cosa? Hahaha" ridacchia mettendosi accanto a me.

"Si respira proprio un odore stupendo e mi rilasso anche" ammetto chiudendo per un attimo gli occhi per farmi cullare dal dolce profumo.

Quando riapro le palpebre, il mio telefono comincia a squillare a dirotto. Cerco di rispondere il prima possibile e quando mi accorgo della chiamata persa di Federico, chiedo scusa a Mattia e mi allontano da lui. Mentre compongo il numero del mio ragazzo, porto gli occhi sul mio compagno di classe che comincia ad innaffiare alcuni fiori, ma all'improvviso si alza una manica della maglietta all'insù e posso notare un suo tatuaggio a forma di radio che è identico a quello di Rico. Non ci voleva. Adesso ogni volta che vedrò quel tatuaggio, mi ricorderò di Benji e Fede che non posso vedere a causa della distanza. Ricevo un'altra telefonata e quando mi accorgo che il mittente sia il mio ragazzo, rispondo senza nemmeno pensarci.

"Amore, tutto ok?" domanda Fede dall'altro capo del telefono.

"Sì, benissimo" rispondo.

"Volevo dirti che ho una sorpresa per te, ma la vedrai domani" sento che dalla sua voce sia felice di sentirmi.

"Noo, adesso sono curiosa-" vengo interrotta da Mattia che dice sentendosi per tutta la serra "Merda, che malee! Sono così sfigato da farmi cadere l'annaffiatore sul piede?"

"Chi è? Sembra la voce di un ragazzo" dice Rico e percepisco la sua gelosia.

"Sì..Beh è la voce del mio compagno di classe. Il prof ci ha assegnato una ricerca e ci ha divisi in coppie. Sono a casa sua per studiare, ma abbiamo finito e stiamo solo passando il tempo perchè Ludo deve venirmi a prendere alle sei" spiego nervosamente.

"Ok, allora vai" risponde con modo freddo.

"Fede, non preoccuparti. Lui è solo il mio compagno di classe, tu invece sei la mia speranza di vita, la luce dei miei pensieri e la gioia che fa comparire un sorriso sulle mie labbra" assumo un tono sincero.

"Non posso arrabbiarmi con te. Ti amo piccola e se quello prova a sfiorarti un solo capello, fammi uno squillo e ritornerò a Modena in un batter d'occhio" dice e sono sicura che stia sorridendo.

"Certo haha. Ci sentiamo dopo" faccio un mezzo sorriso.

Quando stacca, mi avvicino a Mattia che sta elencando mille parolacce verso l'annaffiatoio. Sembra così occupato ad insultare quell'oggetto che non si rende conto della mia presenza. Mentre aspetto che termini di urlare, mi avvicino al bordo della fontanina che non è distante dal mio compagno di classe. Arrivo in prossimità del bordo, ma per mia sfortuna, metto il piede all'interno di un vaso vuoto. Che bellezza!! Provo a togliere il piede in qualsiasi modo, ma non si toglie.

L'abbiamo fatto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora