189. Perle Mattutine

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La sveglia suona in modo prorompente, ma questa volta non mi spaventa perchè sono già in piedi e con poca forza, spengo quello strazio. Scendo dal letto per andare in bagno a lavarmi, ma prima di gettarmi sotto la doccia, vengo catturata dal luccichio del cellulare che ha ricevuto una notifica. Sbircio con molta curiosità sullo schermo e noto un messaggio di Eva che mi chiude scusa per quello che era successo ieri, ma io non le dedico nemmeno una risposta secca o gelida, chiudo solo il cellulare. Termino i miei comodi che consistono nel rimanere appiccicata alla stufetta del bagno e aspettare che passino ore fino a quando mi scongelo a causa del freddo. Peccato che per rilassarmi, ho solo tardato e come al solito, mi ritrovo a correre come matta per tutte le stanze della casa, alla ricerca del mio zaino. Entro nella sala da pranzo, ma quando noto la presenza di mio padre intento a parlare con mia madre, faccio un passo indietro per poter ascoltare la loro conversazione, senza farmi vedere.

"Elena, pensaci bene. Se allontanare Federico non è stato utile per motivare Vero nello studio, significa che dobbiamo adottare metodi più ferrei e forse cancellarle il canale YouTube, potrebbe portare a grandi risultati" dice mio padre, assumendo un tono pensieroso.

"Pensavo anch'io alla tua idea, ma mi sembra troppo esagerato" risponde mia madre, ponendo le braccia conserte.

"Non è così che mi aiutate, ma dovete smetterla di starmi tutti contro. Non riesco più a reggere questi ritmi. Io studio quanto mi è più possibile, ma se ho contro di me il professore di letteratura che non gli va mai nulla bene, non posso farci niente. Sapete che c'è qualcosa che vi possa rendere felici? Io e Federico continuiamo a litigare. Visto che voi volete vedermi solo infelice, questo vi basta? Voi non volete che io possa riuscire a stare tranquilla o bene. Non vi interessa nemmeno come mi sento in questo ultimo tempo" mi intrometto, afferrando il mio zaino.

"Veronica, noi volevamo farlo solo per aiutarti" mi dice mio padre.

"Parli proprio tu che sei tornato a Modena da più di una settimana, senza degnarti di venire a trovare me e mia sorella. Ti presenti solo ora, ma meglio se vai a glorificare Greta, anziché pensare al mio bene" assumo un tono superbo, mentre lui non osa proferire parola per non creare rabbia o odio.

Osservo mia madre solo di sfuggita e posso notare la sua testa bassa, puntando lo sguardo che colpisce le sue scarpe. Esco velocemente fuori da casa e comincio a correre come una furia per poter raggiungere la mia scuola. Osservo l'orologio del mio cellulare e ormai, sono le 7:57. Devo anche tener presente che di solito il mio istituto fa scoccare la campanella un pò prima. Posso confermare che probabilmente, mi beccherò un'altra ramanzina dai professori. Accelero ulteriormente il passo il passo e finalmente, arrivo fuori al cortile. Pensavo di aver tardato molto, ma per mia fortuna, la campanella deve ancora suonare per segnare l'inizio delle lezioni. Oltrepasso il cancello per poter entrare nella struttura scolastica e passo vicino a Maia che appena mi vede, mi stringe il braccio per farmi fermare. Osservo i suoi occhi e avverto quanta rabbia è concentrata in lei.

"Ti sei presa gioco di me" urla, lanciando la mia vecchia pendrive che si scaraventa sulla strada.

"Non ti è piaciuto il video dell'unicorno Ginevro che possedevo quando avevo sei anni? Pensavo che ti sarebbe piaciuto il video in cui festeggiavamo il suo compleanno" ridacchio osservando il suo viso che è diventato rosso dalla rabbia.

"Devi darmi la tua vera pennetta" mi stringe fortemente il polso e comincio a percepire un pò di dolore.

"Te lo scordi e lasciami" mi dimeno con molta forza.

"Sei solo una ragazza capricciosa. Fede ha fatto un ottima scelta nel baciare Carol" sorride allentando la presa.

"Cosa cazzo dici?" ringhio tra i denti.

"Cara, meglio se parli con il tuo ragazzo, io non ho tempo. Vado nella mia scuola, buona giornata" dice tirando uno spigolo del labbro all'insù.

Rimango impalata ad osservare il nulla, mentre quelle parole di Maia rimbombano nella mia mente. Non voglio assecondarla, sarà solo una delle sue cazzate dette per farmi stare male. Beh..comunque, sembrava molto sicura di sé, quando mi ha esposto quella frase. L'unico modo per sapere la verità, è domandare a Federico. Apro la nostra chat e gli scrivo solo che quando può, deve parlare urgentemente con me su una notizia di Carol che mi è giunta alle orecchie. Non è ancora online e per non scaricare il cellulare, lo sistemo in tasca. Mi metto alla ricerca della mia classe, ma quando vedo Leonardo che mi sfiora e continua a camminare dritto con un muso lungo, decido di scambiare quattro chiacchiere con lui. Non riesco a vederlo in questo stato e per parlargli devo farlo stare fermo. Gli coccolo delicatamente il braccio, ma lui sembra aver perso ogni tipo di emozione.

"Leo, va tutto bene?" gli domando serenamente.

"Solo ora ti preoccupi dei tuoi amici? Meglio se mi lasci in pace" assume un tono gelido che non è proprio da lui.

"Leo, ma cosa ti prende?" inarco un sopracciglio.

"A me nulla di che, ma forse hai tu qualcosa che non va. Sei cambiata tantissimo e sembra che ti interessa solo di te stessa" afferma senza guardarmi in viso e si dirige in classe.

Non mi ha nemmeno dato il tempo di poter rispondere, mostrargli come stavano realmente le cose o chi c'è contro di me in quest'ultimo periodo, è solo andato via speditamente. Pensa che io sia diversa, invece..invece, ha ragione. Non so più nulla di ciò che fanno Chiara, Ludo, Benji, Mattia, Irama, Chiara. Mi sono solo concentrata sul gruppo, trascurando gli altri che mi sono sempre stati vicino. Pensando agli Artists Of The Night e in maggior senso Fede, ricevo un suo messaggio che enuncia: 'non volevo'.

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Ciaoo a tuttii, siamo arrivati alla fine di un nuovo capitolo e spero che sia stato di vostro gradimento. Veronica non era riuscita a dormire per tutta la notte per vari pensieri che l' affliggono. La mattina, prima di prepararsi per andare a scuola, era stata catturata da un messaggio di Eva che le chiedeva scusa per come si era comportata la sera prima, ma lei non l'aveva calcolata. Come al suo solito, aveva tardato a scuola e correndo alla ricerca dello zaino, si era soffermata fuori la sala da pranzo perchè vide suo padre parlare con sua madre per trovare una soluzione su come migliorare il suo andamento scolastico. Suo padre voleva addirittura cancellare il canale YouTube di Vero, ma quell'idea fu accantonata. Veronica dopo quelle due prime perle mattutine, ha dovuto sopportarsi anche Maia che gli aveva rinfacciato di dargli la vera pendrive perchè quella che gli aveva dato, conteneva solo un unicorno di peluche. Vero però, non si era fatta spaventare e da Maia era uscita la notizia che Fede e Carol si erano baciati. In un primo momento, Vero non credeva a quelle parole, ma per esserne più sicura, aveva chiesto a Fede sulla chat proponendogli di parlare di una notizia riguardo Carol, quando aveva tempo libero. Mentre Vero attendeva una sua risposta, era entrata nella scuola e aveva incontrato Leonardo che sembrava stare malissimo e gli aveva rinfacciato che la vedeva diversa, come se gli interessasse solo di lei stessa e la ragazza gli dava anche ragione. Secondo voi, Maia poteva parlare del bacio tra Vero e Carol o quest'ultima non voleva? Leonardo riuscirà a ritornare sereno? Veronica come reagirà, quando Fede gli parlerà del suo bacio con Carol? Cosa fanno i genitori di Veronica per aiutarla nello studio? Fatemi sapere le vostre opinioni sotto nei commenti.

Non dimenticate di lasciare una stellina alla storia e di salvarla in biblioteca o altrove. Inoltre chi mi darà dei suggerimenti sulla storia verrà ringraziato nei prossimi capitoli.

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