151. Appuntamento

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Volevo andare a consolare Leo, ma forse è meglio lasciarlo un pò solo. Mi avvicino a Chiara e noto una possente espressione triste che domina il suo volto. Posa la foto puzzle nella sua scatolina e con rabbia piega il foglio del licenziamento, posizionandolo in tasca. Mi fa cenno di seguirla e insieme ci sediamo in macchina. Sbuffando porta la testa sul volante, poi riporta una postura eretta.

"Sai Vero, non mi dispiace tanto che sono stata licenziata, ma mi sento giù per Leo e Ludo. Credo che non ritorneranno proprio più insieme" dice accendendo la macchina e cominciando a guidare.

"Non ci voglio nemmeno pensare, ma sembra che hai ragione. Chissà da dove nasce tutta quella rabbia di Ludo verso Leo" il mio tono è molto flebile.

"Voglio dimenticare questa giornata penosa. Vuoi venire con me a prendere un gelato?" mi domanda.

"Vorrei, ma alle otto ho un appuntamento con Fede e non voglio fare tardi" rispondo dispiaciuta.

Sul volta di Chiara si presenta uno sguardo malizioso e quando riporta gli occhi sulla strada, mi fa notare la sua aria da sapientona. Non parla, ma posso avvertire i suoi pensieri che quasi fuggono dalla sua mente.

"Perchè fai questa faccia?" pongo le braccia conserte.

"Mia cara, a che ora tornerai dal tuo fantastico appuntamento?" tira uno spigolo del labbro all'insù.

"I-io..non.." balbetto perchè non so se rispondere o meno.

"Ho capito, rimani a dormire da lui. Insomma, passerete una serata tra fidanzatini vedendo un film, mangiando pop-corn, baciandovi fino a domani mattina, a coccolarvi.." ridacchia ed io la interrompo.

"Dai Chiara..comunque, se hai ancora voglia del gelato andiamolo a prendere, l'importante è che stai in silenzio" dico con occhi socchiusi e lei annuisce.

Mia sorella è troppo imprevedibile con le parole ed è capace di mettermi in imbarazzo in meno di tre secondi. Spero che non passiamo tutto il pomeriggio a mangiare e a divertirci, altrimenti farò tardi all'uscita con Fede e non voglio farlo attendere molto.

******

Sono quasi le nove ed io lo sapevo che finiva così, mi ritrovo a correre da una stanza a un'altra per poter trovare un vestito elegante. Intanto Fede mi sta aspettando in salotto da più di mezz'ora, in pratica tutto il tempo che mi ci è voluto per lavarmi. Sono una ritardataria nata e sto solo sclerando. Per fortuna che mia madre non è in casa, altrimenti sarebbe stato ancora peggio.

Federico pov's

Quasi mi addormento, Veronica non scende più e sto torturando il mio orologio da un bel pò. Sento dei passi sulle scale e pensavo che fosse la mia ragazza, invece si presenta Chiara che quando mi vede, fa un fischio.

"Però, guardate il ragazzo di mia sorella tutto preparato con la giacca blu scura, i jeans blu attillati, la camicetta bianca e per giunta anche la cravatta blu scura. Mhh.. tutto perfetto, ma sei proprio idiota a metterti i calzini a strisce di diversi colori. Io non posso farcela" ride ed io la guardo male.

"Erano gli unici più caldi" dico guardandola con occhi serrati.

"Ok, ma non guardarmi così" mi fa una linguaccia e mi sistema il colletto della camicia.

Sento un raffinato profumo di ciliegia e quando porto gli occhi sulle scale, vedo Veronica. Ha un vestito argentato con vari brillantini sulla gonna velata. I suoi tacchi sono abbinati al colore del vestito, mentre nei suoi capelli raccolti in una cinguetta, ci sono varie perline bianche. Sto quasi per sbavare per quello che vedono i miei occhi.

L'abbiamo fatto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora