186. Un Traditore Negli Artists Of The Night

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Ho passato tutto il giorno in casa a guardare vari film su Netflix, per dimenticare ciò che è successo questa mattina. Vengo disturbata da qualcuno che bussa insistentemente il campanello ed essendo sola in casa, sono obbligata a scendere per andare ad aprire. Spalanco la porta sbuffando e davanti a me si presenta Eva che sembra volermi parlare con molto nervosismo. Non vorrei nemmeno farla entrare, ma solo perchè so quanti chilometri ha percorso a piedi e sono umana, la faccio accomodare. Le faccio spazio sul divano e le porto un bicchiere d'acqua che subito beve in un sorso, ma in tutto ciò, non le ho ancora rivolto la parola.

"Vero, so che sei arrabbiata con me per questa mattina, ma ti assicuro che Fede è estremamente innamorato di te, non ti tradirebbe e a me lui non piace" si mordicchia il labbro inferiore.

"Se vuoi prenderti gioco di me, lì c'è la porta" affondo il mio sguardo nei suoi occhi.

"Non ti sto prendendo per i fondelli, ti sto solo dicendo la verità. Anche se passa più tempo con me, in realtà in quel momento, parla solo ed esclusivamente di te" dice coccolandomi la gamba.

Mi alzo appena la sua mano entra in contatto con la mia pelle. Non le credo, sono sicura che prova qualcosa per il mio ragazzo. Mi guarda sorpresa dal mio modo di reagire e osservandosi le scarpe, cerca di riprendere un pò d'aria.

"Veronica, non riesco ad essere arrabbiata con te che sei la mia compagna di scuola e che mi hai aiutata fin dall'inizio. Cosa devo fare per riprendere un pò di tua fiducia?" si tortura le mani.

"Devi allontanarti da Federico" quasi ringhio dalla rabbia.

"Non puoi decidere tu di farmi andar via da lui" comincia ad alzare un pò la voce.

Questo mi basta e avanza, non voglio nemmeno guardarla in viso. Controllo l'orologio e mi rendo conto che tra poco sono le otto di sera. Io ed Eva riceviamo dei messaggi sul cellulare contemporaneamente. Do un'occhiata veloce alla notifica e leggo il messaggio di Luca che ci avvisa di arrivare nel solito luogo in cui si incontrano sempre. Se non erro, è quella strada desolata in cui vidi Fede in loro compagnia.

"Ti accompagno fuori che devo sbrigare delle faccende" pongo le braccia conserte.

"Vero, non volevo risponderti in quel modo, ma mi stai mettendo sotto pressione. Ti ho detto che non provo nulla per il tuo ragazzo, ma è solo mio amico e mi fai star male quando mi dici di allontanarmi, perchè con lui sto bene" si tortura le mani.

"E vedi di star bene con lui rimanendo a un metro di distanza" dico guardandola negli occhi e uscendo fuori casa.

Mi divido da Eva e mi tocca percorrere la strada più lunga per arrivare dai ragazzi. Se non fosse sera, sarei arrivata in un batter d'occhio. Mi faccio avvilire dai pensieri, ma sono troppo gelosa di Eva che si intromette tra me e Fede, mi fa sorgere dei dubbi brutali. Durante il percorso, mi incontro con il biondo platino, faccia a faccia. Stavo per allontanarmi da lui, ma mi afferra dolcemente, facendomi scontrare sul suo petto.

"Vero..non riesco ad essere arrabbiato con te. So che ho sbagliato a sostituirti con Eva quando non mi rispondevi, ma mi trovavo in un momento critico. Ti chiedo scusa e ti prego, non voglio più vedere il broncio sul tuo viso" mi dice con voce flebile.

"Fede, qualcosa tra noi non sta più funzionando. Non ci capiamo più, tu non sai quello che vuoi ed io faccio scelte sbagliate" cerco di non guardarlo negli occhi.

"So che in questi giorni ci siamo un pò fatti prendere dallo stress, ma io voglio solo riuscire a vivere il resto dei miei giorni con te" mi solleva il viso e vedo che i suoi occhi si inumidiscono leggermente.

L'abbiamo fatto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora