45.Attenderò

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Federico pov's

Non capisco perchè Veronica debba classificarmi come un vigliacco. Voglio starmene solo tranquillo, lontano da queste domande. Non ho segreti, semplicemente sono robe che trattano del mio passato. Inizio ad essere così concentrato a riflettere che non guardo nemmeno dove metto i piedi. Sbuffo sonoramente e a causa della mia distrazione, urto la spalla contro qualcuno.

"Cazzo che botta" impreco ad alta voce.

Porto la mia attenzione sulla persona su cui mi sono scontrato, accorgendomi che si tratta di Lorenzo. Ci guardiamo fissi negli occhi, senza dire una sola parola. Non posso nemmeno scappare. Ormai, ci siamo incontrati. Sono sicuro che non mi abbia ancora riconosciuto, ma non gli basterà molto tempo per ricordarsi di me.

"Sei Federico Rossi?" il suo tono diventa rigido.

"Benvenuto in Puglia, Lorenzo" dico cercando sembrare calmo.

"Dopo anni, ti rivedo. Sei sempre tu, solo ora con i capelli biondo platino. Riservo ancora rancore Federico. Eri letteralmente scappato e adesso sei qui. Mi meraviglio di come tu abbia lasciato Rossella da sola a Londra" le sue mani sono strette in un pugno.

Ho l'impressione che questo tra poco mi tempesterà di botte. Ricordo ancora la sua potenza sulla mia pelle. Quando si arrabbiava, era indomabile, alcune volte faceva persino paura alla sua famiglia.

"Lorenzo, non è stata una mia scelta se Ross ha deciso di trasferirsi a Londra" ribatto.

"Certo, perchè tu non hai fatto niente" risponde con rabbia.

"Non alzare il tono" lo guardo con aria da sfida.

"Vedo che ti sono rimasti sempre i tuoi classici modi idioti. Non canti più? Il rimorso ti tormenta? Eppure, tu volevi essere un ragazzo canterino, no?" pone un ghigno perfido sul suo viso.

Mi lascio invadere dalla rabbia per tutti i ricordi che mi sta facendo ritornare in mente. Mi volto alle mie spalle per andarmene, ma mi fermo subito, quando mi accorgo che Veronica si sta avvicinando a noi. Vorrei capire cosa vuole il destino da me. Non sta facendo altro che mettermi alle strette.

"Lorenzo, non volevo sbattere su di te, ma ora devo andare" cerco di guardarlo con sicurezza, ma l'ansia che Vero senta quello che ci stiamo dicendo, mi pervade e spero che questo si stia zitto.

"Non ti muoverai da qui fino a quando non mi dirai in che parte di Londra si trova mia figlia" mi afferra il polso, ma io mi sposto dandogli un pungo sulla mano.

"Io faccio quello che voglio" dico scontrosamente per poi allontanarmi.

Veronica pov's

Cosa si stavano dicendo quei due? Forse si conoscono. Sinceramente, non voglio chiedere spiegazioni a Lorenzo, lui è solo un poco di buono. Decido invece, di andare a casa di Benji, almeno, lui è l'unico che non mi manda in confusione il cervello.

*******

Il tragitto non è stato per nulla rilassante. Sono passata per tutti i posti in cui ho trascorso dei momenti con Fede, come la piazza, il parco, persino la gelateria in cui avevamo mangiato il gelato insieme. Mi sono ritornati in mente una miriade di ricordi che sinceramente, ne avverto la mancanza. Dopo infiniti minuti, riesco a raggiungere la casa di quei due e subito comincio a bussare, sperando che ad aprirmi sarà il mio migliore amico. Non voglio vedere quel lunatico, anche se ne dubito che sia in casa.

"Ciao Vero" sorride Ben che mi fa accomodare.

"Benjamin, non riesco più a trovare un po' di pace" mi siedo sul divano.

"Perchè? Cos'è successo?" domanda sedendosi accanto a me.

"Federico è strano, anzi stranissimo. In questo periodo è sempre turbato e comincia a tormentarmi quella Rossella. Ho anche la sensazione che conosce Lorenzo, nonché il compagno di mia madre. Non mi vuole raccontare niente e mi fa solo preoccupare" mi porto le mani sul viso.

"Il mio migliore amico sembra interessarti molto per preoccuparti così tanto per lui" mi guarda maliziosamente.

No, no, non può capire che mi piace, anche perchè lo conosce meglio di me e potrebbe dirgli ogni singola cosa. So che non è il tipo che racconta ogni cosa in giro, ma io sono paranoica, soprattutto quando si parla di faccende amorose.

"C-cosa Ben? No, è mio amico, per questo motivo sono preoccupata" credo si sia notato il mio tono agitato.

"Va bene, se lo dici tu. Vero, non posso dirti niente di Federico, però posso solo accennarti che vorrebbe raccontarti tutto quello che tu vuoi sapere, ma devi dargli tempo. Lui sembra tanto il menefreghista, il rompipalle della situazione, colui che non si tiene mai niente dentro, ma in realtà ha accumulato tutte robe negative e molti sbagli. Forse, prima aveva un vuoto, ma adesso è riuscito a colmarlo con un sentimento che prova e non vuole che le sue situazioni passate lo spengono" il suo tono diventa serio.

Si nota lontano un miglio che vuole molto bene a Fede. Lo si legge proprio nei suoi occhi e lo considera come un fratello. Dalle parole di Ben, mi rendo conto che Fede abbia sofferto molto e lui deve trovare la forza di affrontare l'argomento con chi vuole bene. Solo una cosa non riesco a capire, di quale sentimento stava parlando?

"Ben, ma a quale sentimento ti riferisci?" domando.

"Un'emozione forte, ma non sono io Federico. Sarà lui che ti dirà tutto" tira uno spigolo del labbro all'insù.

Sinceramente, la rabbia che avevo verso Fede, in quanto fa tanto il misterioso, sta cominciando a passare. Se vuole un po' di pace va bene così. Appena sentirà di essere pronto, mi racconterà tutto.

"Grazie Benjamin, le tue parole sono sempre sagge, mature e sei molto responsabile" lo abbraccio, mentre le sue guance diventano leggermente rosse.

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Ciaoo a tuttii, siamo arrivati alla conclusione di questo capitolo e spero che sia stato di vostro gradimento. Come si sospettava, Federico e Lorenzo si conoscono, ma sembra che non vadano molto d'accordo. Secondo voi, la situazione di Federico e Lorenzo arriverà anche alle orecchie di altre persone? Inoltre, Benjamin ha capito che Veronica è innamorata di Federico? Fatemi sapere le vostre opinioni sotto nei commenti.

Non dimenticate di lasciare una stellina alla storia e di salvarla in biblioteca o altrove. Inoltre chi mi darà dei suggerimenti sulla storia verrà ringraziato nei prossimi capitoli.

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