"Sei tu la mia cura". Sussurro e credo di non aver mai visto un sorriso più dolce in vita mia.
"Tu potresti essere la mia", accarezza il mio viso baciando poi la punta del mio naso.
"Lo vorrei tanto", sorrido mentre mi libero dell'ultimo strato di stoffa che mi separa da lei. "Per ora, posso solo dimostrarti che con me sei al sicuro". Sussultiamo entrambi quando le nostre intimità entrano in contatto. Ho paura, troppa paura di farle del male, troppa paura di lasciar vincere la parte di me che potrebbe distruggere tutto. Questo lei non l'ha ancora capito, o forse si fida abbastanza da permettere tutto questo. Negli anni ho provato a migliorare, ho provato a lottare contro qualunque tipo di emozione possibile. Ho preso a pugni muri e bruciato di tutto. Stanotte, lotterò per rendere questo momento magico, lotterò per poter davvero dimostrarle quello che le ho promesso.
"So di esserlo", soffia sulle mie labbra e non mi serve più nulla. Non ho bisogno d'altro se non di lei e di farla mia per sempre.
Si aggrappa alle mie spalle che graffia mentre la penetro piano. Non credo esistano parole per descrivere quello che sto provando ora, per descrivere quanto amo vederla completamente persa per me.
"Alex", ansima cercando le mie labbra. So che prova dolore ora, lo leggo nei suoi occhi lucidi che continuano a guardarmi come se fossi la cosa più bella per lei.
"Sono qui, sono qui tesoro". Accarezzo i suoi fianchi morbidi e inizio a muovermi dentro di lei. È il paradiso e l'inferno. Ad ogni spinta, ad ogni bacio sento qualcosa crescere dentro di me. Sento di essermi innamorato ancora, come la prima volta, solo...molto molto di più. Sento che tutto questo è fottutamente giusto, sento che abbiamo perso troppo tempo ad urlarci contro, a perderci per poi ritrovarci, sento che le cose devono cambiare e che ogni cosa della mia vita, debba includere lei. Sento di aver vinto contro me stesso, contro la cura mentre la tocco ovunque e non le faccio del male.
"Stringimi", ansima sulle mie labbra. Ho sempre pensato che Sophia fosse stupenda ma non pensavo potesse essere tanto sexy e assolutamente irresistibile sotto di me. Ovvero, lo pensavo, ma viverlo in prima persona è tutta un'altra cosa.
"Sempre", ringhio mordendole le labbra, toccandole i seni, le gambe, tutto. È tutto mio, è tutta mia. "Lo farò sempre". Continuo a spingere mentre le sue gambe si stringono attorno ai miei fianchi. Continuo ad amarla, a baciarla e a sussurrare il suo nome. È bellissima, una dea, qualcosa di inspiegabile.
"Alex io...".
"Lo so piccola, anch'io". Nascondo il viso nell'incavo del suo collo succhiando e marchiando ciò che è mio, solo mio.
"Oddio", urla e perdo completamente il controllo quando la vedo dimenarsi sotto di me e raggiungere l'apice del piacere. Poi un secondo, solo uno per rendermi conto di quello che sto facendo.
"Cazzo", impreco sfilandomi da lei giusto in tempo. Serro forte gli occhi, toccandomi e lasciandomi andare sul suo ventre. Quando li riapro, ho quasi paura di averla offesa o fatta incazzare.
"Uh, giusto in tempo", ridacchia nervosamente, forse in imbarazzo. Sorrido e mi getto su di lei per abbracciarla forte, il più possibile.Sophia's pov
Restiamo abbracciati per un'eternità, lui continua a lasciarmi dei piccoli baci sulla spalla, io....sono completamente su un altro mondo. Un mondo perfetto nel quale lui vuole solo me.
Abbiamo fatto l'amore, perché per me non può essere definito in altro modo, ci siamo amati e credo di amarlo ancor più di prima. È stato bellissimo, unico, al di là di qualunque aspettativa. Ricorderò questa notte per sempre e spero ce ne siano infinite da passare insieme. Mi accoccolo al suo petto lasciandolo giocare con i miei capelli. A volte non servono parole, potrebbero solo rovinare tutto e nessuno dei due ne ha intenzione. Continuiamo a stringerci, a restare insieme semplicemente così, fin quando, per la prima volta nella mia vita, mi addormento felice, perché si, lo sono e anche molto.Ho freddo, una sanzione strana che non ha nulla a che fare con quella provata poche ore prima. Come se avvertissi la sua mancanza apro gli occhi costatando qualcosa di cui in cuor mio ho sempre avuto paura. Non c'è a letto, non è in questa stanza. Mi alzo, ma sono costretta a fermarmi quando un forte dolore ai fianchi mi fa letteralmente venire voglia di piangere e no, non è il classico dolore di cui tutti i libri parlano. È diverso, è insopportabile. Abbasso gli occhi per poi sgranarli quando sui miei fianchi vedo i segni di due mani, le sue mani. Sembra una bruciatura, qualcosa che...mi lascia letteralmente senza parole. Brucia da morire, sto per alzarmi quando la porta della stanza si apre e un Alex nero in viso entra con qualcosa fra le mani. Non dice nulla, non mi guarda e questo fa male. So che probabilmente è arrabbiato con se stesso per quello che è successo di cui, fra l'altro, nessuno dei due si è accorto al momento. Solo quando si avvicina riconosco un kit di pronto soccorso che poggia sul letto al mio fianco.
"C'è tutto quello che ti serve", dice. Il suo tono spento non mi piace affatto.
"Dove vai?". Domando quando lo vedo avvicinarsi alla porta. Stringe le mani in due pugni e per la prima volta da quando è entrato in questa stanza, mi guarda.
"Non volevo farti del male", sussurra appena. Sembra distrutto, poi si volta e va vai trasformando questa giornata nella più brutta della mia vita.
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La cura [H.S.]
Fanfiction"Mi stai curando". "Forse è il contrario". Così vicini eppure così lontani. Da oltre dieci anni, Sophia e Alexander condividono lo stesso condominio e l'odio che i loro rispettivi genitori covano l'uno nei confronti dell'altro. Un segreto, un errore...