6 - Moony, Wormtail, Padfoot, Prongs and Puff

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"No!" Eloise sentì Remus esclamare. "No! No! Fermi! Non seguitemi! È troppo pericoloso!" Lasciò perdere quando non ricevette risposta. Remus poteva vedere che stava combattendo una battaglia persa; i suoi amici erano determinati ad aiutarlo e questo era tutto. Il tunnel divenne stretto e tortuoso. Il soffitto non era più alto della vita, e il terreno che rivestiva le pareti e il soffitto era color argilla e friabile, con radici che spuntavano qui e lì. James e Sirius dovettero tornare nella loro forma umana siccome i loro animali fisicamente non ci passavano. Le corna di James erano troppo ampie, e lo stesso cervo era troppo alto. Ugualmente, la forma ampia, alta e pelosa di Sirius non riusciva a passare attraverso il tunnel quindi, i ragazzi, imprecando e brontolando, si piegarono sulle mani e sulle ginocchia. Eloise era immensamente grata per il suo piccolo animale. Aveva un sacco di spazio per saltare, e sentì una scarica di gioia nel sapere che stavano aiutando Remus durante quella notte ( e molte altre a venire) che precedentemente aveva trovato estremamente difficili.

Finalmente, i malandrini raggiunsero la botola della polverosa e apparentemente abbandonata Stamberga Strillante. Fortunatamente Remus ancora non aveva iniziato a trasformarsi, dando a Eloise e Peter il tempo di ritrasformarsi, permettendo ai quattro di orientarsi. Eloise notò solchi lunghi e profondi sul pavimento e sulle pareti. Immaginò li avesse fatti Remus  e sentì una paura improvvisa nascere nel suo stomaco. Lei e i suoi amici non avevano mai veramente pensato a cosa era era capace di fare il loro amico quando era del tutto trasformato. Sirius  sembrò sentire la sua inquietudine e si mise affianco a lei, mettendole un braccio attorno alle spalle. Lei tremò. Fino a quel momento non aveva notato quanto faceva freddo, e il top di cui aveva avuto bisogno nel calore della sala grande, le diede un poco di calore. "Vi sto pregando ora, per favore tornate al castello!" Remus ricominciò "È troppo pericoloso, non sapete a cosa state andando incontro!"

"Remus ..." iniziò James, con tono paternale, " Lo sai che non serve a niente provarci. Siamo qui per aiutarti e non ce ne andremo - " Venne fermato da Remus che lanciò un grido e cominciò a tremare incontrollabilmente. C'era un terribile ringhio. La testa di Remus si stava allungando. Così anche il suo corpo. Le sue spalle si stavano curvando. I peli stavano crescendo visibilmente sul suo viso e sulle mani, che si stavano arricciando in zampe con artigli. Ruggì in agonia e i quattro amici fecero un salto all'indietro scioccati. Remus Lupin non era da nessuna parte. Al suo posto torreggiava un minaccioso lupo mannaro.

"Ciao Lunastorta" mormorò James "Gentile da parte tua mostrarti." Remus si girò e lo guardò. Mostrò i denti ed iniziò ad innervosirsi. James, vide il pericolo e, in un battito di ciglia, c'era un magnifico cervo che torreggiava sul lupo mannaro, in posizione di combattimento. Il lupo mannaro sembrò capire che era una preda che non poteva avere, e indirizzò la sua attenzione uno alla volta su Sirius, Peter e Eloise. Ognuno si trasformò nel suo animale e si allinearono, fronteggiando il loro amico, aspettando l'attacco. Tuttavia, non arrivò. Il lupo mannaro conosciuto come Remus Lupin sembrò aver capito che aveva incontrato i suoi compagni. Ramoso inchinò la testa verso Remus, come a chiedere tregua e il lupo mannaro rilassò i suoi muscoli e si girò per investigare sugli strani quattro. Annusò, prima Ramoso, poi Codaliscia, poi Felpato e infine Puff. Felpato divenne teso e ringhiò alla bestia mentre la annusava, pronto a proteggerla se ce ne fosse stato bisogno. Il lupo sembrò dichiararli uguali mentre andò verso l'altro lato e iniziò a graffiare le pareti ripetitivamente. Graffia graffia graffia graffia graffia. Ancora e ancora, era abbastanza per fare impazzire chiunque, animale, umano o lupo mannaro.

Puff scosse leggermente la testa, le sue lunghe orecchie tremavano. Si avvicinò prudentemente all'incombente figura di Lunastorta, Sirius ringhiò leggermente e lei girò la testa, i suoi occhi verdi guardavano intensamente i suoi grigi. Puff si rigirò e si avvicinò ancora a Lunastorta. Le sue orecchie si rizzarono e la bestia incontrò gli occhi del coniglio. Puff si fermò e Lunastorta si avvicinò, i suoi denti non erano più in mostra e i suoi occhi gialli non erano assottigliati, erano spalancati dallo stupore. Puff si mosse ancora verso Lunastorta, ora era direttamente sotto la sua testa e saltò su e giù un paio di volte. Il lupo mannaro sollevò la testa e si abbassò, Puff  saltellò ancora e corse in un piccolo cerchio dopo che era atterrata. Felpato sembrò aver capito cosa stava facendo e si aggiunse, la sua lingua penzolava fuori dalla bocca mentre chinava la testa e scodinzolava. Puff si girò verso Felpato e corse in cerchio attorno a lui mentre saltellava dietro lei. Il lupo mannaro si girò e guardò come il topo correva verso di lui e girava tra le gambe del cane. Finalmente il cervo trotterellò e saltò rapidamente verso il coniglio, girando la testa e guardandola come a dire "Batti questo." Il coniglio sembrò all'altezza della sua sfida mentre saltava in aria e atterrava sulla mensola più alta di una libreria trasandata. Puff  guardò giù gli animali sotto di lei e si girò mostrando loro la sua vaporosa coda bianca mentre la scuoteva. Quando si rigirò, Lunastorta aveva il suo naso verso di lei, lei esitò leggermente ma mosse la testa in avanti e toccò il naso del lupo con il suo. Lunastorta fece un respiro con il naso, arruffando il pelo del coniglio. Puff squittì e scese dalla mensola. Il lupo mannaro sembrava molto più a suo agio di prima e affrontò il cane, camminando verso di lui e accovacciandosi per raggiungere il suo livello. Il cane abbaiò e toccò il petto di Lunastorta, Felpato saltò sulla schiena del lupo e Lunastorta girò la testa per giocare con lui. Ramoso si unì e saltò intorno, occasionalmente spingendo Sirius con il suo zoccolo. Codaliscia si fece indietro preoccupato mentre  Puff saltava sulla testa di Lunastorta; prima che Puff se ne rendesse conto, la grande zampa di Lunastorta era al suo fianco e lei era stata lanciata in aria colpendo il muro con un crack disgustoso. Era difficile per il grande animale ricordarsi quanto era piccola e fragile Puff a causa della sua mancanza di paura e il completo disinteressa per la sua salute, cadde al suolo e Felpato subito notò che qualcosa non andava bene. Lasciò subito gli atri e le spinse il fianco con il naso, lasciando un piccolo piagnucolio come a chiedere se stesse bene. Puff cercò di rialzarsi ma la sua zampa posteriore non la reggeva e cadde di nuovo sul pavimento di legno. Felpato abbaiò al cervo per richiamare la sua attenzione prima di prendere velocemente il coniglio dalla collottola e correre fuori dalla botola.

Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora