Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)

110 - Fair's Fair

Era la prima volta che Eloise faceva più di quattro passi da una settimana e stava correndo nei corridoi verso l'Infermeria. Sirius aveva dato un pugno a una finestra... una finestra. Soffriva così tanto che aveva frantumato una finestra. Facendo così conficcare il vetro nella sua mano e arrivando al rischio di amputazione. Eloise sentiva il senso di colpa scorrerle nelle vene mentre correva il più veloce possibile da lui. Era stata così presa dal suo senso di dolore che non aveva considerato quello di lui. Finalmente raggiunse la stanza sterilizzata e entrò, scannerizzando la stanza in cerca della familare testa di capelli neri. Sospirò di sollievo quando lo vide, circondato dai Malandrini, Robyn e Lily. Si precipitò da lui, allertando tutti gli altri che sorrisero mentre lei si fermava accanto a Sirius. Eloise si morse il labbro mentre si avvicinava e gli scostava i capelli dalla fronte, facendolo muovere. Gli occhi di Sirius si aprirono, si accigliò quando la vista venne travolta da luce bianca... finché non la vide. Gli fece un sorriso e gli accarezzò la guancia,

"Hey" sussurrò lei,

"Lou" disse lui, prendendole la mano e tirandola a sedere in braccio a lui. La tenne stretta, le braccia serrate attorno alla sua vita e il volto nell'incavo del suo collo. Lily sussurrò qualcosa sul,

"Diamogli spazio" e il gruppo si disperse, lasciando la coppia a riconciliarsi.

Eloise gli passò una mano tra i capelli mentre l'altra era attorno al suo collo. Gli diede un bacio sulla tempia,

"Mi dispiace così tanto" disse lei e Sirius si tirò indietro per guardarla, sbigottito,

"Perché ti stai scusando? Sono io quello che ha incasinato tutto."

"Niente è stato colpa tua e io me la sono presa con te. Quindi mi dispiace di averti causato dolore" abbassò gli occhi e accarezzò leggermente la benda sulla mano di lui. Una lacrime cadde e atterrò sulle mani intrecciate sul grembo di lei, "Ti amo Pup" sussurrò lei, alzando lo sguardo e sorridendo debolmente, "Più di qualsiasi cosa."

"Io ti amo di più Lou" sorrise lui, mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Il corpo di Eloise si tese ed ebbe un flashback di quando lo aveva fatto con Daisy. Ma poi notò il suo volto. Quella dannata sera il suo volto era offuscato e vuoto ma ora, ora era tutto tranne quello. L'amore era presente nei suoi occhi mentre la guardava in volto, le sopracciglia inarcate leggermente mentre la guardava fare una leggera smorfia. Non poté nascondere il sorriso che si fece strada sul suo volto mentre si avvicinava. Poggiò le labbra su quelle di lui. Lui ricambiò all'istante, baciandola con una passione e un'urgenza come non aveva mai fatto prima. La sua mano le accarezzò il fianco e poi si poggiò sulla sua vita. Lei gli passò le mani tra i capelli e sussultò leggermente quando Sirius le morse il labbro inferriore. Si allontanò e iniziò a lasciarle baci lungo la mascella e il collo.

"Sirius, se James torna e mi hai lasciato di nuovo un segno-" venne bloccata da un altro sussulto mentre sentiva i suoi denti a contatto con la pelle del collo. Sirius si staccò e ghignò,

"Oops" scrollò le spalle lui e Eloise ricambiò il suo ghigno mentre gli metteva le mani dietro il collo, le dita che scivolavano nei suoi morbidi capelli,

"Ora devo vendicarmi" lei assotigliò gli occhi e gli mise le labbra sul collo, poi si tirò indietro e sorrise mentre guardava il livido viola,

"Eloise Potter!" sussultò Sirius con un sorriso sfacciato,

"Quel che è giusto è giusto, Sirius Black" scrollò le spalle lei e Sirius ridacchiò, tirandola di nuovo al suo petto,

"Mi sei mancata" mormorò lui e Eloise sorrise,

"Mi sei mancato anche tu... non lo facciamo più."

"D'accordo."

"Ooh! Ooh! OOH!" Eloise si mise a sedere eccitata,

"Cosa? Cosa? COSA?!" la prese in giro Sirius,

"Ti posso dire la mia idea per un nome da femmina."

"E io ti posso dire la mia!" Sirius sorrise e Eloise ridacchiò,

"Questa volta tu per primo."

"Lyra" disse lui con uno sguardo molto orgoglioso, "Come la costellazione" spiegò lui,

"Questo è adorabile!" disse lei, "Sei troppo bravo a questa cosa dei nomi."

"Beh grazie amore. Uno dei miei tanti talenti" ammiccò lui, "Ora qual è il tuo nome?"

"Mia" disse lei con un piccolo sorriso e la bocca di Sirius si aprì in un sorriso, "Per Mamma."

"È perfetto" disse lui con un ampio sorriso mentre pensava alla sicuramente esagerata reazione di Euphemia, "Molto meglio della mia."

"Ho un'idea! Perché non facciamo Mia Lyra Black? Così sono entrambi" propose lei e Sirius inarcò un sopracciglio,

"Black? Avrà il mio cognome e non il tuo?"

"Beh chi lo sa? Forse un giorno sarà anche il mio" sorrise lei e anche Sirius sorrise,

"Mi piace come suona" si avvicinò e le baciò le labbra, "E se è un maschio, Alfie" confermò lui e Eloise annuì, "E il secondo nome?"

"Ooh stavo pensando anche a questo" Eloise batté le mani, "È una tradizione che il maschio abbia il nome del padre, vero?" chiese lei, "James ha Fleamont, tu hai Orion-"

"E stai dicendo che vuoi che il secondo nome di Alfia sia Sirius?" chiese lui, gli occhi spalancati e pieni di onore,

"Se per te va bene, io lo amerei" sorrise lei timidamente e Sirius sorrise,

"Non hai idea di quanto mi renderebbe felice."

"Veramente?"

"Si!" rise Sirius e si avvicinò per lasciare baci su tutto il volto di Eloise, facendola risuonare le sue risate nella stanza, "Mi è mancato questo suono" disse lui mentre si raddrizzava,

"Che suono?" si accigliò Eloise,

"La tua risata" sorrise lui dolcemente e gli occhi di Eloise si addolcirono, "Penso sia il mio suono preferito al mondo... Remus aveva ragione quando ha detto che sembri una piccola fatina" le diede un colpetto sul naso,

"Secondo Lunastorta è la mia risata civettuola" disse lei con un ghigno, "Anche se penso sia solo la mia risata normale quando ci sei tu."

"Ooh, Lou! Pensavo fossi io quello con le frasi per rimorchiare" sorrise Sirius e Eloise ghignò, spolverando dell'immaginaria polvere dalla sua spalla,

"Stai attento Pup" si avvicinò e abbassò la voce a un sussurro, "Vengo per il tuo titolo di rubacuori."

"Non lo so, dolcezza" ridacchiò lui mentre tracciava le lentiggini sulle sue guance, "Penso che questo sia successo un po' di tempo fa."