117 - Perfect

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Eloise Potter era stata all'ospedale San Mungo per Malattie Magiche solo due volte nella sua vita. La prima volta quando Abraxas Malfoy era stato particolarmente brutale in una delle sue punizioni - quella volta per aver preso il tè con gli elfi domestici e per averli trattati come se non fossero cumuli di letame - e la seconda volta era la sera del 25 Ottobre dopo che Sirius aveva smesso di ridere di lei perché pensava se la fosse fatta sotto e l'aveva portata all'ospedale. Sirius Black era preoccupato... ed era raro. Sirius era il tipo di persona fastidiosa che era costantemente garbata e per bene. Tuttavia, quando si trovò a fronteggiare l'imminente nascita di suo figlio, sembrava Peter Pettigrew prima di qualsiasi tipo di esame accademico: nel panico. Eloise alzò gli occhi mentre camminava verso la scrivania e Sirius stava controllando la borsa per quello di cui avevano bisogno,

"Salve" disse Eloise ma la receptionist non alzò lo sguardo dalla sua macchina da scrivere,

"LOU PENSO CHE ABBIAMO DIMENTICATO I PICCOLI SCARPONCINI! ABBIAMO BISOGNO DEI PICCOLI- non ti preoccupare... erano sotto i capellini."

"Mi scusi..." ripeté Eloise, ignorando palesemente Sirius e la receptionist alzò lo sguardo,

"Cosa posso fare per lei?" chiese annoiata e Eloise inarcò un sopracciglio,

"Un mal di gola" disse lei sarcastica e la ragazza alzò un foglio di carta,

"Posso trasferirti nel reparto malattie leggere-"

"No... sto scherzando... sono chiaramente incinta e sto per partorire... cioè voglio dire, non sono un'esperta ma penso di aver bisogno del reparto maternità." Si mise una mano sul fianco, con molto difficoltà a causa del ventre gonfio,

"Secondo piano" la receptionist indicò il pannello sul muro e Eloise fece un cenno con la testa,

"Grazie per l'aiuto" mormorò lei prima di arrancare verso l'ascensore, "Sirius, per favore smettila di preoccuparti se abbiamo abbastanza orsacchiotti e aiutami ad arrivare al reparto."

———

Se Eloise avesse sentito un'altra volta la parola 'spingi' era sicura che avrebbe dato a qualcuno un pungo sul-

"Spinga Signorina Potter!"

"Sto spingendo cazzo!" grugnì lei dal dolore e strinse ancora più forte la mano di Sirius, "Sirius, ti odio così tanto in questo momento."

"Lo so amore... lo so" Sirius le accarezzò la guancia con una risatina, "Stai andando bene, Lou."

"Oh, davvero? Va bene. Ora dove cazzo è il bambino, sono passate ore."

"Amore, sono passati quindici minuti."

"Prova tu a spingere fuori un bambino che sembra aver preso la tua testa grande e vediamo come va le tua capacità di cronometrare" disse Eloise a denti stretti mentre gridava,

"Mi dispiace amore" Sirius le accarezzò i capelli e cercò di sembrare comprensivo ma non poteva nascondere il suo sorriso emozionato, "Ma ce l'hai quasi fatta!"

"POSSO VEDERE LA TESTA!" gridò la dottoressa dalla fine del letto,

"Vedi amore-"

"LA DOTTORESSA VEDE LA TESTA!" gridò l'infermiera a Sirius e Eloise e la castana si girò verso la donna con una smorfia,

"Si l'ho sentito bene."

"Ci siamo quasi, Signorina Potter." la dottoressa alzò la testa in modo che Eloise potesse vedere il suo volto sorridente da sopra il suo camice da ospedale,

"Ci siamo quasi, Signorina-"

"Sto partorendo non sono sorda, stupida oca!" Eloise guardò in cagnesco l'infermiera prima di respirare profondamente e stringere i denti per il dolore straziante,

"È una cosa buona che sua moglie sia carina, Signor Black" mormorò l'infermiera a Sirius e Eloise assottigliò gli occhi,

"Dillo di nuovo e ti strapperò- AAAAAA"

"Ed è fatta, Signorina Potter" la dottoressa sorrideva raggiante mentre avvolgeva il piccolo bambino in una coperta di cotone bianco, "È un bellissimo maschietto. Congratulazioni!" porse a Eloise la creatura e si tolse i guanti, lasciando i neo genitori ad ammirare il loro bambino in pace.

"Oh, è bellissimo" Eloise lisciò il ciuffetto di capelli neri sulla testa di suo figlio. Lei e Sirius guardarono meravigliati come il piccolo nasino si arricciava e la bocca si apriva in uno sbadiglio. Non stava piangendo, cosa di cui Eloise era immensamente grata, e le sue manine paffutelle erano sul petto. Eloise guardò Sirius e vide le lacrime nei suoi occhi grigi insieme a qualcosa che poteva descrivere solo come amore puro. Ritornò a guardare il piccolo fagotto tra le sue braccia e sentì una lacrima scivolare dalle sue ciglia alla pura bellezza del piccolino.

"È così perfetto" sussurrò Sirius e Eloise non poté che essere d'accordo. Annuì leggermente mentre passava gentilmente un dito sulla soffice pelle del suo volto. Sirius si mise a sedere accanto a lei sul letto e le mise un braccio attorno alla schiena. Lei si girò e lui le mise una mano sulla guancia, attirandola vicino per baciarla gentilmente, "Non penso di aver mai amato qualcuno più di voi in tutta la mia vita" sussurrò lui, mettendo l'altro mano sul piccolo corpicino del bambino. Eloise sussultò leggermente mentre le sue piccole labbra rosa formarono un sorriso appena la mano di Sirius entrò in contatto con lui e Sirius fece una piccola risata. Eloise sentì il cuore gonfiarsi mentre guardava suo figlio. Sapeva già che avrebbe fatto qualsiasi cosa in suo potere per fare in modo che fosse sempre felice.

La coppia alzò lo sguardo al suono della porta che si apriva e Eloise sorrise raggiante quando James entrò,

"FATEMI VEDERE IL MIO FIGLIOCCIO!"

"Ramoso! Sta dormendo!"

"Oops, scusa- aspetta... lui?" James si avvicinò al letto e il sorriso di Eloise si ampliò quando Lily, Remus, Peter e i suoi genitori entrarono dopo James nella stanza.

"Si, lui" sorrise raggiante Sirius alle persone attorno a lui e si girò verso Eloise,

"Vi vorrei presentare, Alfie Sirius Black, nostro figlio" Eloise sorrise mentre la stanza scoppiava in applausi e complimenti, ogni persona incantata dal piccolo Alfie che era ancora accoccolato contro il petto della madre,

"È sempre Black?" chiese Sirius, sembrava preoccupato,

"Beh è il cognome di suo padre quindi..."

"Ma è anche il cognome di un numero di persone che odio ed è un nome che non voglio associare a qualcosa di così puro e perfetto ." accarezzò la fronte di Alfie e Eloise sospirò,

"Sirius. Tu sei un Black e sei la persona più meravigliosa che io conosca. Sono orgoglioso che il mio figlio sia associato a questo nome se significa che lo condivide con te." Eloise sorrise al suo ragazzo e gli occhi di Sirius luccicarono di nuovo. Stava per rispondere con qualcosa senza dubbio sdolcinato quando un piccolo gridò arrivò da Euphemia,

"Ha aperto gli occhi!"

Come previsto, quando tutti guardarono Alfie tra le braccia di Eloise, i suoi occhi si erano aperti e stavano osservando la stanza. Eloise, James e Euphemia sorrisero quando guardarono più da vicino e videro che i suoi occhi non erano grigi, non erano blu o qualsiasi altro colore dell'arcobaleno; erano nocciola. O, più specificamente, nocciola con pagliuzze verdi.

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Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora