Era giovedì sera. Questo significava che erano passate quasi 12 ore da quando Sirius doveva essere tornata a casa. Eloise era acciambellata sul divano, addosso aveva una delle felpe di Sirius in modo che il suo odore di menta le potesse inebriare i sensi. Stava fissando il camino con un'espressione vuota in volto. Il suo unico movimento era il distratto muoversi della sua mano sulla pancia. L'unico suono erano gli occasionali sussurri di,
"Ha promesso..."
"Tesoro... devi mangiare qualcosa" Euphemia era in piedi e preoccupata vicino alla porta della cucina con una ciotola di zuppa in mano,
"Non ho fame" disse Eloise con una voce monotona e la madre sospirò, aprendo la bocca per dire qualcosa di materno e solidale ma venne interrotta da una nebbia argentata che fluttuò dentro e si fermò al centro della stanza. La nebbia aveva la forma di una cerva e Eloise immediatamente si mise a sedere dritta, lo sguardo deciso puntato sulla cerva mentre iniziava a riprodurre la voce di Lily,
"Elle! Sapevano del nostro attacco ed eravamo in netta minoranza. Abbiamo trovato rifugio in un capanno abbandonato ma... Sirius è ferito, Elle" la voce ridotta a un sussurro di Lily Evans risuonò nella stanza e Eloise trattenne il respiro mentre una lacrima scendeva sulla sua guancia, "È- è messo piuttosto male..."
Lily venne interrotta da un grido di angoscia che Eloise riconobbe essere di Sirius. Lily iniziò a zittire Sirius e Eloise rilasciò un piccolo piagnucolio mentre ascoltava il suo pianto di dolore, "Eloise, avverti Dumbledore e riunisci l'Ordine" la cerva argentata sparì e Eloise rimase a fissare il punto in cui era scomparsa.
"Belle... lo devi dire a Dumbledore" la voce di Euphemia era piena di paura mentre pensava ai suoi figli e Eloise immediatamente si mise in azione,
"Mamma, dimmi se vengono qui!" gridò mentre si metteva una giacca e prendeva una manciata di polvere volante, rivolgendo alla madre uno sguardo rassicurante prima di girarsi per diventare una delle ruggenti fiamme smeraldo.
———
"- e siccome non abbiamo nessuna forma di comunicazione che non li mette in pericolo, non facciamo niente."
"NIENTE?!" Eloise si alzò dalla sua sedia e mandò un'occhiata al Preside,
"Dovremmo stare qui ad aspettare il loro ritorno" annuì Dumbledore con un'espressione leggermente severa,
"Il mio ragazzo sta per morire e mio fratello e i miei amici rischiano di essere uccisi e noi dobbiamo stare seduti a preparare tè e torte per quando torneranno?!"
"Signorina Potter-"
"Non posso aspettare pazientemente il loro ritorno da una missione suicida! Potremmo almeno-"
"Non possiamo fare niente Signorina Potter" la interruppe Dumbledore e le rivolse uno sguardo compassionevole, "Sono tutti esperti e hanno prontezza di spirito. Sanno di doversi smaterializzare appena il campo sarà libero. Ma per ora, dobbiamo aspettare quel momento."
"Non so se posso farlo" brontolò Eloise e Dumbledore si avvicinò per metterle una mano sulla spalla,
"Perché non riposa un poco Signorina Potter. La sua mancanza di riposo non farà bene al bambino" la avvertì e Eloise sospirò, puntando gli occhi a terra,
"Non è così facile Signore."
"Le assicuro che il Signor Black tornerà e tornerà in piena salute ma preoccuparsi non accelererà il processo. Le consiglio di dormire, Signorina Potter, e magari Sirius tornerà prima che lei si svegli."
———
Eloise aveva accettato il consiglio di Dumbledore ed era caduta in un sono agitato ed estremamente leggero. Le passavano per la mente scene di come si immaginava l'attacco e si era svegliata più volte prima di decidere che dormire non aveva senso e aveva deciso di restare semplicemente stesa a letto. Era riuscita ad arrivare quasi alla follia con le raccapriccianti immagini che aveva immaginato di un Sirius ferito. L'alba era arrivata e il sole usciva da dietro le valli, inondando la vasta campagna di una luce calda. Eloise, le occhiaie sotto gli occhi e una testa dai capelli di cui il Capellaio Matto sarebbe stato orgoglioso, era seduta sul divano con una calda tazza di tè tra le mani. Euphemia e Fleamont erano seduti al suo fianco, facevano finta di essere presi dal giornale o dal lavoro a maglia ma in realtà stavano guardando la sua espressione con attenzione- o mancanza piuttosto. Fu solo quando sentirono dei passi da fuori la porta che i suoi occhi si spalancarono e la sua testa si girò.
La porta si aprì e Euphemia saltò in piedi, affrettandosi per accogliere un infangato James e Lily che stavano supportando tra loro un Sirius ricoperto di sangue. Fleamont raggiunse la moglie e insieme fecero degli incantesimi di guarigione al meglio delle loro abilità per cercare di medicare le loro numerose ferite. Eloise era bloccata. Ancora si doveva alzare dal divano e stava semplicemente fissando Sirius. Fissava gli strappi nei suoi vestiti e il modo in cui non poteva fare peso sulla gamba sinistra. Dopo che Euphemia e Fleamont ebbero finito con gli incantesimi, James e Lily lasciarono Sirius e lui si controllò cautamente la caviglia, sorridendo ai Potter mentre stava in piedi comodamente. Euphemia singhiozzò e immediatamente abbracciò i suoi figli e Lily, Fleamont dava loro pacche sulle spalle con un sorriso sollevato. Dopo molto, l'abbraccio si era concluso e tutta l'attenzione era su Eloise. Sirius si allontanò dal gruppo e Eloise si alzò, la tazza le cadde di mano mentre correva da Sirius, avvolgendolo tra le braccia e appoggiando il volto sul suo petto per soffocare i suoi singhiozzi.
"Hey amore, va bene, sto bene" la calmò Sirius, avvolgendo un braccio attorno alla sua vita per mantenerla e usando l'altra per accarezzarle i capelli,
"E-ero così preoccupata quando Lily ha detto che eri ferito e-e ero così spaventata. Ho pensato di averti perso e-"
"Ahh. Shh, non mi hai perso. Sono qui" sussurrò lui e i singhiozzi di Eloise aumentarono mentre stringeva la sua maglia,
"Avevi promesso cazzo" mormorò lei e Sirius sospirò,
"Lo so e mi dispiace... anche se non era del tutto colpa mia."
"Stai zitto coglione" rise debolmente Eloise mentre si allontana e gli metteva una mano sulla guancia, "Non lasciarmi più così cazzo!" lo avvertì e Sirius sorrise leggermente,
"Non ne ho intenzione."
"Umm, il mio turno! Sono il fratellone che sarebbe potuto morire!" disse James e fece segno a se stesso e Eloise alzò gli occhi prima che un sorriso si aprisse sul suo volto e corresse verso il fratello, lasciandosi alzare dalle sua braccia e girare,
"Ero preoccupata anche per te Jamie" gli disse e lui sorrise, ammiccando a Sirius,
"'Non ho mai dubitato... sei umana."
-7 alla fine
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Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)
RomanceEloise Malfoy finalmente scappa dalla prigione che è il Malfoy Manor mentre si addentra nei suoi anni ad Hogwarts. Andando immediatamente d'accordo con i dispettosi James Potter e Sirius Black, le cose non sembra che andranno come aveva sperato El...