88 - This Is... Lovely

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Il treno si fermò alla stazione di Kings Cross e i Malandrini si alzarono per andare, Lily e James erano tornati con degli ampi sorrisi e si erano lanciati degli sguardi che solo Eloise aveva colto.

"Pronta?" le chiese Sirius una volta che furono sulla piattaforma, i loro bauli nelle mani di Sirius e sguardi cupi in volto.

"Si, ma lasciami salutare prima Mamma e Papà" disse lei, facendo segno a dove erano in piedi i Potter. Sirius annuì e si avvicinarono, il volto di Euphemia si illuminò quando li vide avvicinarsi.

"Tesori!" disse lei raggiante, allargando le braccia per un abbraccio che la coppia accolse con gioia. Eloise andò prima, sprofondando tra le braccia della madre e lasciandosi invadere dal familiare odore di lavanda mentre Sirius abbracciava Fleamont.

"Ciao, tesoro" salutò Euphemia, staccandosi dall'abbraccio e posando le mani sulle guance di Eloise.

"Ciao Mamma" sorrise Eloise e Euphemia le accarezzò i capelli,

"Sicura di non poter tornare prima di andare a vedere la Signora Black?" si imbronciò Euphemia e Eloise ridacchiò,

"No, scusa Mamma ma il padre di Sirius ci è venuto a prendere" disse alla madre e Euphemia annuì,

"Beh, allora ci vediamo fra qualche giorno" sorrise lei e baciò la fronte della figlia, "Ora vai a salutare tuo padre prima di andare via" disse ad Eloise e lei annuì, lasciando la madre e avvicinandosi a Fleamont, sorpassando Sirius mentre andava ad abbracciare Euphemia.

"BELLIE BOO!" urlò Fleamont e James scoppiò a ridere mentre molte persone si giravano verso il rumoroso uomo. Eloise non poteva essere imbarazzata del padre e si buttò tra le sue braccia, "Ti sono mancato, piccolina?" la stuzzicò lui e Eloise accoccolò il volto nel suo collo,

"Non quanto ti sono mancata io, vecchietto" replicò lei e Fleamont sussultò drammaticamente, allontanandosi dall'abbraccio e mettendosi una mano sul petto,

"Vecchietto?" ripeté lei e Eloise sorrise alla sua teatralità, "Non sono mai stato più offeso in vita mia" tirò su col naso lui e fece finta di asciugare una lacrima,

"Scusa Pa. La verità fa male" Eloise scrollò le spalle e sul volto di Fleamont nacque un sorriso mentre accarezzava i capelli di Eloise,

"Per quanto mi hai ferito Belle, mi mancherai in questi giorni in cui starai via."

"Beh sai cosa dicono, Papà... l'assenza accresce i sentimenti."

"Ecco perché a tua madre non piaccio" schioccò le dita lui e Eloise e James risero di cuore. Sirius comparse al fianco di Eloise,

"Orion è qui, amore" le disse e lei annuì,

"Ciao Mamma, Papà" sorrise lei ai genitori e salutò, "E ciao JJ" sorrise al fratello, "Non sentire troppo la mia mancanza." Detto questo, andò via. La mano di Sirius nella sua mentre si incamminavano verso le due persone che li stavano aspettando. Regulus aveva un piccolo sorriso sul volto mentre Eloise e Sirius si avvicinavano, gli occhi blu ghiaccio erano eccitati ma non c'era altro, la sua postura rimaneva perfetta e la sua espressione neutrale. Anche lui al suo fianco non aveva alcuna espressione. Gli occhi grigi sembravano annoiati (sembrava che Sirius avesse preso i suoi occhi tempestosi dal padre). Era senza dubbio bello, anche se avanti con gli anni. Non poteva avere più di cinquant'anni ma delle ciocche grigie erano tra i suoi lisci capelli neri. Aveva una mascella forte che aveva passato ad entrambi i figli e il volto era inespressivo mentre il suo figlio maggiore si fermava al suo fianco.

"Sirius" salutò lui e si girò verso Eloise, "Signorina Potter. Andiamo?" allungò il braccio verso Regulus che ancora non aveva diciassette anni e non poteva smaterializzarsi da solo. Sirius si girò verso Eloise e sorrise debolmente,

"Preparati Splendore" disse triste, "la mia famiglia è tante cose ma 'accoglienti padroni di casa' non è tra queste." con questo girarono sul posto e si smaterializzarono qualche secondo dopo Regulus e Orion.

Una volta atterrati, Eloise alzò lo sguardo e vide la casa d'infanzia di Sirius. Gli alti cancelli di ferro e le pietre scure davano alla grande casa di città molta maestosità e Eloise dovette sopprimere un brivido mentre salivamo gli scalini fino alla porta. Superarono la soglia e la stretta di Sirius sulla mano di Eloise si rafforzò, ovviamente non a suo agio nell'essere tornato. Orion si girò davanti alla coppia,

"Visiterete tua madre in mattinata. Starai nella tua vecchia stanza Sirius e la signorina Potter nella stanza degli ospiti accanto." disse loro e Eloise sentì Sirius farsi beffe. Come se fossero stati in stanze diverse. "Ci raggiungerete per la cena alle sette" fece un cenno brusco e lasciò l'entrata. Regulus sorrise leggermente alla coppia,

"Sono felice siate qui... ma per favore non create troppi casini" li pregò lui e Eloise e Sirius si scambiarono uno sguardo,

"Nessuna promessa" ammiccò Eloise e Sirius la tirò su per le scale.

———

Raggiunsero una porta al primo piano e Eloise non ebbe tempo di leggere la placca prima che Sirius aprisse la porta e tirasse Eloise dentro. Si buttò sul letto e Eloise prese tempo per guardarsi intorno. Venne accolta da stendardi di Grifondoro e poster sulle pareti con ragazze babbane in bikini e motociclette.

"Wow. Questo è... adorabile" mormorò lei, facendo una smorfia alla ragazza bionda immobile sulla parete davanti a lei e lanciando a Sirius uno sguardo poco entusiasta, "Veramente, Felpato dovresti diventare un arredatore di interni" disse lei senza espressione e distolse lo sguardo dal suo volto sorridente. C'erano anche fotografie. Foto dei Malandrini negli anni. Mentre facevano battaglie a palle di neve, mentre facevano scherzi, mentre si ubriacavano con il whisky incendiario nel dormitorio e mentre si cimentavano in una battaglia con i cuscini. Tuttavia c'erano una foto che colse l'attenzione di Eloise. Erano Sirius e Eloise, erano accoccolati sul divano di Grifondoro con tazze di cioccolata calda in mano. Guardava la scena svolgersi. Sirius faceva una battuta e Eloise scoppiava a ridere, poggiando la testa sulla sua spalla mentre fissavano il fuoco, sorrisi contenti su entrambi i volti.

"Era il Quarto Anno" parlò Sirius, alzandosi dal letto e andando accanto a Eloise. Lei si girò a guardarlo sorridere malinconicamente alla fotografia. "Eravamo soliti sederci così sempre e in qualche modo ci abbiamo messo così tanto a metterci insieme." Si girò verso Eloise e lei sorrise,

"Le cose migliori arrivano sempre a coloro che aspettano" sussurrò lei e Sirius ridacchiò,

"Che problema hai oggi con queste frasi profonde e piene di significato?" chiese lui e Eloise scrollò le spalle con un sorriso, senza rispondere alla domanda e guardandosi ancora intorno nella stanza.

"Veramente amore, questa decorazione è..." fece una smorfia lei e si girò dalle ragazze babbane, "Dovrei essere gelosa?" chiese lei con un ghigno e Sirius grugnì,

"Sono scappato da qui ricordi ? Li ho attaccati solo per far arrabbiare mia madre" lui mise le mani sui fianchi di Eloise e lei avvolse le sue attorno al suo collo.

"Bene" mormorò lei, "Perché i costumi rossi sono così pacchiani" lei fece segno al poster dietro di lei che aveva una ragazza babbana con un costume cremisi, "Inoltre..." iniziò lei con un ghigno, passando le dita tra i capelli di Sirius, "Io sto molto meglio in blu" lei fece l'occhiolino a Sirius e si allontanò, sedendosi sul letto. Lui la seguì e lei si appoggiò al petto lui quindi si mise a sedere,

"Grazie per essere qui con me, Lou" disse lui a bassa voce, iniziando a giocare con i capelli di lei,

"Beh mi conosci, non si rinuncia mai ad un invito a una festa" scherzò lei e lui ridacchiò,

"Lo intendevo davvero, grazie" disse lui di nuovo e Eloise si girò a guardarlo, prendendo la sua mano e intrecciando le loro dita,

"Non hai bisogno di ringraziarmi Sirius. Anche se non fossi stava invitata, veramente pensi che ti avrei fatto venire da solo?" chiese lei e Sirius scosse la testa con un sorriso.

"Ti amo Eloise Potter."

"Veramente? Beh questo è conveniente perché io ti amo, Sirius Black."

Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora