86 - Good Godric and All Things Holy

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Il balcone del dormitorio dei ragazzi nella Torre di Grifondoro- è li che era lei. I morbidi capelli castani mossi dal vento e gli occhi nocciola con pagliuzze verdi che seguivano le rondini danzanti. Chiunque altro nel castello ancora non si era svegliato. Inspirò profondamente, l'aria fresca che le schiariva la mente e il freddo invernale che tingeva di rosa il suo naso e le guance. Le labbra erano tirate in un dolce sorriso mentre gli uccelli le volavano accanto, a poca distanza dal suo volto meravigliato. Le rondini volavano in una formazione di tre a linea. Ogni movimento in perfetta sintonia con gli altri, non una singola ala fuori posto mentre attraversavano il cielo.  Il blu scuro che diventava azzurro con l'aiuto del sole nascente, anche se il vento intenso ancora pizzicava sulla pelle della ragazza. Rabbrividì ma il suo fascino era irremovibile mentre continuava a guardare gli uccelli. Come se sapessero che lei li stava guardando, loro iniziarono ad esibirsi. Giri intricati e salite accentuate vennero effettuate da tre rondini e la ragazza sul balcone emise una risata. Si appoggiò alla ringhiera, i capelli soffiati via dal volto mentre sorrideva al panorama.

Eloise Potter non era una persona mattiniera. Era una missione farla alzare dal letto per le lezioni, ma eccola lì, in piedi sul balcone mentre suo fratello, il suo ragazzo e i suoi due migliori amici dormivano pacificamente nella stanza dietro lei. Per qualche motivo si era svegliata prima del sole ed era uscita fuori attraverso la finestra e si era appoggiata alla ringhiera. Il vento soffiava nelle sue orecchie e tutto ciò che si poteva sentire era il piacevole cinguettio degli uccelli e il debole russare dei quattro ragazzi. Non lo poteva sapere, la pace di Eloise era osservata da una figura seduta ai piedi del suo letto. La stava guardando da un po'. Guardava gli occhi di lei che si spalancavano ogni volta che le rondini volavano particolarmente vicino al suo viso meravigliato. Come sussultava quando giravano in cielo e sfioravano le torri del castello con le loro ali spalancate. Il modo in cui il suo naso rosa si arricciava quando ridacchiava degli uccelli era la cosa più bella che avesse mai visto e Sirius Black non poteva fare a meno di far nascere un sorriso sul suo volto quando vedeva gli occhi di lei spalancati con gioia.

Le cose più semplici rendevano la coppia felice. Per lei: i piccoli uccelli la rendevano felice, come volavano nell'aria senza disturbare la serenità del mattino.
Per lui: era lei.

Per la sorpresa di Sirius, Eloise chiuse gli occhi. La sua esile figura iniziò a cambiare finché non fu anche lei una rondine, appollaiata sulla ringhiera del balcone. Il piccolo uccello saltò, solo per emergere qualche momento dopo alla fine della linea di rondini. Piombando in aria e seguendo ogni loro movimento. Sirius rise, uscendo anche lui fuori e appoggiandosi alla ringhiera, incrociando le braccia e sorridendo a Eloise. Lei notò la sua presenza e si staccò dagli altri uccelli, svolazzando giu e posandosi sulla ringhiera. Inclinò la testa e Sirius ridacchiò, accarezzandole la testa col il dito. Stava per parlare quando un piccolo miao ruppe il silenzio del mattino.

Pura era seduta accanto al punto dove era fermo Sirius sul balcone. Elf era al suo fianco mentre entrambi guardavano il piccolo uccelli. Eloise velocemente tornò se stessa e si abbassò al livello dei gatti. Pura non era molto sorpresa che in verità l'uccello fosse la sua padrona e semplicemente si alzò, accarezzando il ginocchio di Eloise con la guancia prima di tondare dentro e saltare sul letto di Sirius, acciambellandosi al suo solito posto alla fine del letto. Elvendork sembrava più sorpresa dalla comparsa di Eloise e fece un piccolo suono di sorpresa.

Eloise ridacchiò e alzò il gatto. Si mise a sedere sui suoi palmi mentre lei si alzava e andava accanto a Sirius,

"Non preoccuparti Elfie" sussurrò lei, accarezzando la guancia del gattino con il dito e facendogli fare la fusa, "sono solo io" lo rassicurò lei e appoggiò la testa sulla spalla di Sirius,

"Buongiorno Splendore" sussurrò lui e lei sorrise,

"Buongiorno"

"Cosa fai sveglia così presto?"

"In realtà non lo so, mi sono solo svegliata e sono uscita a vedere gli uccelli" si girò verso lui e sorrise,

"Qual è la tua scusa?"

"Il mio letto era terribilmente vuoto e freddo senza la mia Puff quindi penso sia stato questo a svegliarmi" scrollò le spalle lui e Eloise fece una leggera smorfia,

"Era una battuta o mi stavi incolpando per averti svegliato?"

"Un po' entrambe."

———

"Buon Godric e tutte le cose sante!" esclamò Lily mentre entrava nel dormitorio, le mani al petto mentre si appoggiava allo stipite della porta. "Hai le valigie pronte e non mancano trenta secondi alla partenza!" la sua espressione scioccata divenne un ghigno e Eloise alzò gli occhi,

"E io che pensavo che il mio ragazzo fosse una drama queen" mormorò lei, scuotendo la testa. Lily entrò e si andò a sedere sul suo letto, un broncio sulle labbra rosa,

"Non posso credere non verrai per tutte le feste" piagnucolò lei e Eloise mise giù il maglione che stava mettendo in valigia, sedendosi accanto a Lily,

"Devo sopportare la mia orribile sorella tutta sola"

"Lo so, ma devo andare a vedere la madre di Sirius con lui e poi-"

"Ma perché devi vedere la madre di Sirius?" la interruppe Lily,

"Perché sta male e ha chiesto di vedere Sirius... e me per qualche motivo" Eloise si accigliò leggermente, ancora non era sicura del perché Walburga Black volesse vederla mentre era sul letto di morte ma non avrebbe lasciato Sirius da solo, quindi aveva deciso di non chiedere quando era arrivata la lettera.

"Ma dopo questo?" chiese Lily, poggiando la testa sulla spalla di Eloise e imbronciandosi ancora di più,

"Andremo a trovare la cugina preferita di Sirius, Andromeda e la sua bambina Nymphadora" spiegò Eloise e Lily sospirò,

"Non vedrai proprio i tuoi genitori?" chiese lei,

"Passaremo il giorno di Natale a casa mia e poi Peter e Remus verranno per il resto delle vacanze."

"Um scusami! Dov'è il mio invito?!" Lily si mise a sedere in modo appropriato e incrociò le braccia. Eloise inarcò un sopracciglio,

"Lily, negli ultimi sette anni hai sempre espresso il tuo disgusto nel passare tempo con quei quattro ragazzi" replicò Eloise,

"Non è vero!" gridò Lily, "Passo il tempo con voi dall'anno scorso e ora siete tutti miei amici! Sirius l'ha detto proprio il mese scorso."

"Beh se vuoi venire, Lily sei più che benvenuta"

"Infatti verrò!"

"Buono"

"Buono"

"Bene"

"Bene"

"Ci vediamo lì"

"Ci vediamo lì"

"Ti voglio bene"

"Ti voglio bene di più."

Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora