95 - He's Gone

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"Non so cosa fare... e penso neanche Evan."

Eloise tirò Nathan in un abbraccio e lo lasciò piangere sulla sua spalla.

"Non so cosa dirti Nate. Se sei disposto a stare con Evand durante questo allora fallo, ma se non pensi di poter sopportare quello che gli direbbero o no di fare..." si fermò e iniziò a pensare a Regulus e a come avrebbe reagito Sirius al suo fratellino che si univa all'uomo contro il quale stava combattendo l'Ordine della Fenice.

"Nathan!" Evan stava correndo lungo il corridoio. Vide Eloise e Nathan alla finestra  e sospirò sollevato, "Nathan, ho bisogno di parlarti... Elle pensi di poter-"

"Preferirei che rimanesse, Evan" disse Nathan, alzando la testa ed evitando gli occhi di Evan,

"Uhh-beh... okay allora" Evan annuì leggermente, "Ascolta, so che non sei d'accordo che io mi unisca al Signore Oscuro ma se ci fosse una via d'uscita la prenderei."

"Ci deve essere una via d'uscita!"

"Non c'è Nathan. Cosa ti aspetti che faccia?"

"Ecco un'idea folle: non unirti ai pazzi assassini che molto probabilmente mi uccideranno appena ne avranno la possibilita!" Nathan si alzò e si mise davanti a Evan. Eloise scivolò all'angolo del posto anche se era piuttosto sicura che sia Nathan che Evan si fossero dimenticati che era lì.

"Non posso Nathan! Il mio nome è stato messo da quando sono nato! Non posso scegliere la mia famiglia!"

"Neanche Sirius può ma non vedo un fottuto teschio con un serpente sul suo braccio!" gridò Nathan, facendo segno alla figura molto imbarazzata e rannicchiata all'angolo,

"Nathan..." la voce di Evan si abbassò, "Non c'è via d'uscita. Sarò un Mangiamorte-"

"Non dirlo!" Nathan si coprì le orecchie ma Evan gli spostò le mani,

"E se non puoi sopportarlo-" Evan si strozzò, le lacrime che gli riempivano gli occhi,

"No che non posso sopportarlo Evan! Non voglio che il mio ragazzo diventi un assassino dal cuore di ghiaccio!"

"Io non lo voglio Nathan ma forse è meglio così... non essere collegato a me ti terrà fuori dal pericolo-"

"Oh non iniziare con tutte le tue stronzate moraliste!" Nathan scosse la testa vigorosamente, le lacrime che cadevano dagli occhi, "Non fingere che lo stai facendo per me! Non ti potrebbe importare di meno degli effetti che avrà su di me!"

"Nathan, non è la verità e lo sai! Ti amo Nathan."

"Basta" sussurrò Nathan, passandosi una mano tra i capelli,

"Ti amo-"

"HO DETTO BASTA!" gridò Nathan e Evan lasciò cadere le lacrime dai suoi tristi occhi blu, "Vai via, Evan" mormorò lui,

"No! Nathan per favore" lo pregò, la voce che si spezzava,

"Vai."

———

Eloise era seduta con Nathan nella Sala Comune di Grifondoro, il braccio attorno alle sue spalle e le lacrime che scendevano anche sulle sue guance mentre Nathan piangeva sulla sua spalla.

"Hey Elle- oh mio Merlino! Cosa è successo?" Sirius accorse e si inginocchiò davanti ai due. Eloise, senza sapere se dire o meno a Sirius della vita privata di Nathan e Evan e anche della posizione di Regulus, semplicemente scosse la testa leggermente ma Nathan lo disse a Sirius.

"Io e Evan abbiamo rotto perché lui e tuo fratello stanno diventando Mangiamorte" disse semplicemente e gli occhi di Sirius si spalancarono,

"Cosa?!" si passò una mano tra i capelli, "Reg?" sussurrò ad Eloise e lei annuì, mordendosi il labbro e il volto di Sirius si trasformò in uno di rabbia mentre si alzava e correva fuori dalla stanza,

"Sirius per favore no!" lo richiamò lei ma il ritratto si era già chiuso dietro lui. Fortunatamente in quel momento entrarono James e Lily in sala comune,

"Buon Godric! Cosa succede?"chiese James,

"Non posso parlare ora, state voi con Nate, devo andare a fermare Sirius dall'uccidere suo fratello."con ciò baciò la testa di Nathan e si alzò, correndo dietro Sirius.

Eloise sentì Sirius e Regulus litigare mentre saliva le scale verso dove sospettava di trovarli: la Torre di Astronomia.

"Sei un ritardato mentale?!" sentì Sirius gridare mentre saliva le scale e imprecò sottovoce al caratteraccio del suo ragazzo,

"No! Sto solo portando avanti questa stronzata dell'eredità che doveva essere tua prima che scappassi, Sirius!" gridò Regulus in risposta mentre Eloise si avvcinava ai due,

"Reg... per favore non farlo. Tu non sei un assassino."

"Come lo potresti sapere Sirius? Come potresti sapere cosa sono io? Sei andato via!" disse Regulus al fratello, "Non puoi fermarmi. Già è stato deciso, dai nostri genitori e dal Signore Oscuro-"

"Il Signore Oscuro?" ripeté Sirius incredulo, guardando il fratello come se avesse appena affermato di essere una piovra, "Sembri già uno dei suoi fottuti tirapiedi" il maggiore dei Black sputò queste parole, "E fanculo i nostri genitori! Vieni con me! Noi possiamo aiutarti!"

"Si questo è quello che continua a ripetere Eloise ma come? Mi farete bere pozione polisucco per il resto della mia vita? Facevi parte di questa famiglia Sirius e Eloise era una Malfoy. Entrambi siete cresciuti con questo peso sulle spalle, dovreste capire!" fu in quel momento che Regulus vide Eloise in piedi accanto alla porta,

"Reg-" iniziò lei ma lui la bloccò,

"Come sta Nathan?"

"Loro... loro si sono lasciati" lei lasciò cadere leggermente la testa ma continuò a camminare verso lui,

"Quindi è così? Lasciami indovinare, avete deciso di tagliare tutti i legami anche con me?" chiese Regulus, incrociando le braccia e guardando sia Eloise che Sirius,

"No Reg! MA non possiamo lasciarti andare e farti unire a questo pazzo!"

"Lasciarmi? Non evete nessun potere su di me! Sono una persona indipendente!"

"Beh ovviamente non lo sei se stai abbandonando la tua vita, i tuoi amici e la tua famiglia per qualcuno che gode ad uccidere babbani!" gridò Sirius al fratello e l'espressione di Regulus cambiò da triste a furiosa,

"Non capisci Sirius, non lo farai mai! Sei uscito dalla famiglia appena non hai seguito più la tua strada! E tu..." si girò verso Eloise i cui occhi erano colmi di lacrime e le cui mani si erano alzate alla bocca, "Pensavo che almeno tu ci saresti stata per me ma sei cattiva quanto lui. Vi meritate a vicenda! Sono stato stupido a pensare che sarei potuto venire da te per trovare supporto." sputò lui prima di correre via, lasciando Eloise e Sirius fermi esterefatti sulla torre. Subito Sirius uscì dalla trance, stringendo le mani in due pugni e colpendo aggressivamente il muro di pietra. Le mani di Eloise erano ancora sulla bocca e rilasciò un piccolo singhiozzo. Sirius, sentendolo, lasciò il muro e la strinse in un abbraccio,

"L'abbiamo perso, Sirius" sussurrò lei, "Se n'è andato."

Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora