Il cielo era rosso sangue, striature di rosa e arancione lo attraversavano come fiumi di fuoco. Il tramonto era veramente magnifico quella sera. Eloise l'avrebbe visto se lei e Sirius non fossero stati bloccati in punizione con Minerva McGonagall.
"Sembra che vi piaccia scrivere bigliettini durante le mie lezioni, quindi sono sicura che non vi dispiacerà scrivere delle righe per me stasera." Gli angoli delle sue labbra si contrassero all'espressione di indignazione di Sirius.
"Veda Minnie, mi dispiacerebbe, moltissimo, siccome ho compiti da fare e amici da vedere stasera" La McGonagall aprì la bocca, tuttavia Eloise la batté.
"Compiti?" lo prese in giro lei, "non farmi ridere Sirius, non penso che tu abbia fatto un solo compito dal nostro arrivo al primo anno!" Sirius si portò una mano al petto.
"Non sono mai stato così offeso nei miei sedici anni di vita sul pianeta!" esclamò lui. La bocca di Eloise si trasformò in un sorrisetto prima di ricordarsi che lei doveva essere arrabbiata con il ragazzo. Si girò verso la McGonagall.
"Cosa le piacerebbe che scrivessimo Professoressa?" la sua voce era di nuovo rispettosa, nessuna traccia del tono usato per rivolgersi a Sirius qualche istante prima.
"Penso che cento righe di; se scrivo o no bigliettini nel mio tempo libero sta a me, tuttavia nella classe della Professoressa McGonagall scriviamo solo preziose informazioni, che non lanciamo attraverso la classe dovrebbero bastare." Sirius sussultò inorridito e cominciò a farfugliare;
"Professoressa! Ci vorranno ore!"
"Allora meglio seguire l'esempio della Signorina Potter e iniziare." I due guardarono la piccola ragazza i cui capelli era acconciati in onde blu pastello e le cadevano sul viso. Aveva già scritto dieci righe e stava iniziando l'undicesima.
"Forte" borbottò Sirius annoiato mentre prendeva la piuma e iniziava a scrivere, un'espressione imbronciata sul viso.
Eloise, che era alla 65esima riga, alzò lo sguardo per vedere Sirius imbronciato come un bambino. Le labbra erano in un broncio e il naso arricciato dalla noia. Lei sbuffò silenziosamente ma abbastanza forte da fargli alzare lo sguardo,
"Cosa?" mimò lui e Eloise dovette coprirsi la bocca per soffocare una risata. Sirius guardò preoccupato la scrivania della McGonagall ma non aveva notato niente e aveva continuato a scrivere sui suoi fogli,
"Il piccolo Sirius è arrabbiato perché ci sono state conseguenze per le sue azione?" sussurrò Eloise beffarda e Sirius aprì la bocca in protesta,
"Mie azioni? L'ultima volta che ho controllato Puff, per ballare il tango ci vogliono due persone... o per tirare bigliettini in questo caso" replicò lui,
"Si, ecco perché sono qui, con te, invece di stare nella confortevole sala comune di Grifondoro" sussurrò lei puntandogli contro la piuma prima di continuare a scrivere.
Eloise stava finendo la riga 83 quando sentì il rumore di una sedia che veniva trascinata indietro, alzò lo sguardo per vedere Sirius andare alla cattedra della McGonagall, due pergamene in mano. Le mise sulla sua scrivania e si sedette sul banco mentre lei le contava,
"Molto bene Black, puoi andare" sembrava sorpresa ma tuttavia lo lasciò andare. Mentre superava il banco di Eloise, le fece un occhiolino sfacciato facendo arrivare la ragazza alla conclusione che stava sicuramente tramando qualcosa. Eloise concluse le righe 15 minuti dopo e lasciò la classe solo per vedere Sirius che la aspettava fuori, appoggiato al muro, i capelli neri cadevano leggermente sul suo viso. Lui le sorrise mentre usciva dalla porta,
"Ma ciao Lou, cosa ti ha preso-"
"Cosa hai fatto?" lo interruppe lei e un ghigno si fece strada sul suo viso,
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Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)
RomanceEloise Malfoy finalmente scappa dalla prigione che è il Malfoy Manor mentre si addentra nei suoi anni ad Hogwarts. Andando immediatamente d'accordo con i dispettosi James Potter e Sirius Black, le cose non sembra che andranno come aveva sperato El...