Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)

13 - No Regrets

La sera andò avanti. I drink furono bevuti, le canzoni cantate e tutti erano felici. Le stelle filanti continuarono a cadere dal soffitto, anche un'ora dopo il 1976. L'ufficio di Lumacorno brillava per gli abiti da ballo e la palla da discoteca, la stanza di pietra era viva di musica e risate. Le stelle fuori non erano niente in confronto alle scintillanti ragazze; rosa, blu e verde contrastavano con il grigio delle pareti. Vestiti di ogni colore immaginabile si muovevano insieme alle ragazze danzanti, alcune con i loro accompagnatori, altre con gli amici. Saltavano su e giù al ritmo della canzone cantata da qualcuno. Tutti gli occhi erano sulle ragazze. Nel loro elemento mentre volteggiavano al tempo con la musica. Ogni paia di occhi era sulla pista da ballo, eccetto per quelli che erano puntati sul palco. Una ragazza castana con un vestito rosa chiaro era al centro di esso in piedi. Gli occhi chiusi, cantava dolcemente. Era circondata da molte persone, ma per lei, lei era sola.  Sola sul palco, stringeva il microfono mentre il suo tono soave ondeggiava in ogni centimetro della stanza. Era ipnotizzante, ignara degli sguardi su di lei, ignara del suo sguardo. I suoi occhi grigi guardavano ogni suo movimento, il mondo in cui oscillava mentre cantava, ogni fibra del suo corpo nella canzone. Non riusciva a smettere di guardarla. Era bellissima, troppo bella. Lei aprì gli occhi, trovando rapidamente i suoi. Lei sorrise brevemente, non a conoscenza dell'aumento del suo battito del cuore. Sirius Black decise lì e in quel momento che Eloise Potter meritava il mondo... meritava di meglio di lui.

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Eloise, James, Lily e Sirius stavano camminando nei corridoi di Hogwarts, verso la sala comune dei Grifondoro. Lily stava canticchiando il motivo della canzone che aveva cantato Eloise mentre James la guardava, un piccolo sorriso sulle labbra mentre lei giocava con la gonna del suo vestito. Sirius prese la mano di Eloise, fermandola. James, consapevole che sua sorella e il suo migliore amico si erano fermati, si girò

"Andate avanti, noi vi raggiungiamo." Sirius disse e James ghignò prima di seguire Lily su per le scale. Eloise guardò Sirius, il labbro inferiore tra i denti, gli occhi tristi,

"Che succede Felpato?" chiese lei, mettendogli una mano sulla spalla, lui si irrigidì leggermente al suo tocco,

"So che ti ho baciato prima" disse lui, senza alzare lo sguardo dal pavimento, "ma voglio che tu ti dimentichi di questo." Il piccolo sorriso che era sul viso di Eloise svanì, "era un bacio di inizio anno tra amici." continuò Sirius, continuando a rifiutarsi di incontrare i suoi occhi,

"Certo, questo è quello che avevo pensato." disse Eloise, la voce un sussurro, "Amici?" chiese lei e Sirius alzò lo sguardo,

"Migliori amici." Confermo lui e la tirò in un abbraccio. Entrambi forzando un sorriso, cercando di fare ciò che era meglio l'uno per l'altro, totalmente ignari dei sentimenti reciproci.

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Eloise vagava per i terreni di Hogwarts con i suoi amici. Era una domenica soleggiata, fredda ma luminosa. Una sciarpa di Grifondoro proteggeva dal vento le guance già arrossate di Eloise mentre lei cercava un posto per sedersi. Peter gli stava raccontando del suo infallibile metodo di vincere agli Scacchi dei maghi quando sentì gridare e deridere dalla sua sinistra,

"Cos'è?" chiese Remus e gli altri scrollarono le spalle, decidendo di avventurarsi verso il rumore. Si imbatterono in un ragazzo a terra, i capelli color sabbia arruffati e gli occhi marroni luccicavano leggermente, un Tassorosso un anno più piccolo di loro, era sotto due Serpeverde, entrambi del quarto anno,

"Piangerai come un vero Tassorosso?" uno di loro ghignò freddamente, puntando la sua bacchetta al ragazzo,

"Perché non ti trovi un piccolo ragazzo che ti consola, Bubble?" rise l'altra ragazza. Eloise stava per avvicinarsi, insieme a James, quando una ragazza arrivò correndo, i suoi riccioli stretti castani saltavano mentre lei correva, la divisa blu e bronzo di Corvonero ondeggiavano dietro di lei,