65 - Most of the Time

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"Ti amo Eloise"

Eloise sussultò e Sirius sembrava spaventato, si mordeva il labbro e aveva le sopracciglia inarcate in ansia per la risposta. Lei pensò alle parole nella sua testa, 'lui mi ama?' pensò lei, 'io lo amo?' pensò quanto spesso lui fosse nella sua mente... sempre, beh questo rispondeva alla domanda. Guardò nei suoi occhi spalancati, il grigio vorticava al centro come un ciclone. Lei sorrise leggermente al suo essere nervoso. Poteva sentire l'emozione fuoriuscire da lui, ovviamente intendeva davvero quello che aveva detto. Lei si avvicinò, catturò le sue labbra con le sue prima di staccarsi, le fronti che ancora si toccavano e gli occhi ancora chiusi,

"Ti amo anche io" lei aprì gli occhi per vedere il volto di lui aprirsi nel sorriso più ampio che lei avesse mai visto. Lui tolse le mani dalle sue guance e le avvolse attorno alla sua vita, la alzò e la fece girare. Lei rise sulla sua spalla e smisero di girare, Sirius la mise giù e la guardò in volto. Eloise mise le braccia attorno al suo collo, le dita che scivolavano nei suoi morbidi capelli, "Penso sia giusto dire" mormorò lei, "che questo è il miglior Halloween che Hogwarts avesse mai visto."

———

Lily era arrabbiata. E quando Lily Evans era arrabbiata, il mondo intero lo sapeva. Erano passati alcuni giorni da Halloween e presto sarebbe stato il compleanno di Sirius ma la rossa ancora non aveva detto una parola a Eloise e la castana si stava preoccupando. Non era il tempo più lungo in cui le migliori amiche non avevano parlato, era durato una settimana al secondo anno quando Eloise aveva insultato Severus Snape e Lily era saltata in sua difesa ma, neanche quella volta Lily era così arrabbiata.

Eloise era seduta nella sala comune di Grifondoro in braccio a Sirius, quando vide Lily entrare, il naso all'aria e ignorando palesemente Eloise e i ragazzi. Eloise scese da Sirius e le corse dietro, seguendola nel dormitorio e chiudendo a chiave la porta cosicché non potesse andare via,

"Lily, per favore parlami" la pregò lei ma la ragazza non ascoltò, si sedette sul letto con un libro, prese la bacchetta e chiuse le tende. Eloise gemette e camminò verso lei, aprì le tende e non si perse l'alzata d'occhi di Lily, "Lily, mi dispiace, mi dispiace veramente tanto. Non so più come dirtelo." Lily semplicemente continuò a leggere il libro, accigliandosi, "So che era uno scherzo orribile, che era troppo estremo, non lo farò più. Lo prometto." Eloise aspettò una risposta ma tutto ciò che arrivò fu silenzio. Sospirò e si passò una mano nei lisci capelli neri, "Va bene allora" sussurrò lei, "Non puoi dire che non ci ho provato" e lasciò la stanza, gli occhi rivolti verso il basso. Si buttò sul divano vicino ai Malandrini e appoggiò la testa sulla spalla di Sirius,

"Allora non hai avuto fortuna?" chiese James e lei scosse la testa, una sola lacrima cadde dal suo occhio,

"Non so cos'altro fare" incontrò gli sguardi dispiaciti dei ragazzi, "Mi sono scusata innumerevoli volte e non mi guarda neanche" tirò su col naso e Sirius le mise un braccio sulle spalle,

"Le passerà, tesoro. Dalle tempo."

———

Eloise era seduta a Difesa Contro le Arti Oscure, gli occhi assottigliati e puntati davanti a lei dove la Professoressa Laurent stava dicendo alla classe come identificare un inferius.

"Gli inferi sono corpi morti usati per eseguire l'ordine di un mago oscuro" faceva avanti e indietro davanti alla classe, gli occhi puntati sui volti degli studenti. "Possono essere identificati dagli occhi bianchi e ombrosi." Qualcuno alzò la mano, "Si, Signor Simpson?"

"È vero che il Signore Oscuro sta usando gli inferi?" chiese il ragazzo e un silenzio inquietante scese sulla classe. Eloise inspirò bruscamente e Sirius le mise una mano sul ginocchio.

"Non lo so Signor Simpson, non sono la persona adatta a cui chiederlo." La Professoressa Laurent continuò la sua spiegazione ma Eloise aveva smesso di ascoltarla. Il tema del così chiamato 'Signore Oscuro' stava saltando fuori dappertutto. Ogni giorno c'era qualcosa sulla Gazzetta del Profeta su un'altra famiglia babbana uccisa dai suoi seguaci e questo faceva sentire male Eloise, aveva paura non solo per Lily ma anche per ogni nato babbano a Hogwarts e nel mondo.

James notò lo sguardo distante della sorella dal suo banco condiviso con Remus che era accanto a quello di Eloise e Sirius,

"Psst" cercò di richiamare la sua attenzione, "Belle" lei uscì dalla trance e incontrò i suoi occhi, "Stai bene?" sussurrò lui e lei sospirò,

"Ho paura J." gli disse, "Siamo sull'orlo di una guerra" lei guardò la sua migliore amica che stava scrivendo gli appunti, i capelli rossi che scendevano sulle spalle e i luminosi occhi verdi concentrati, "e non è per me che sono spaventata."

———

Era inizio Novembre e la neve aveva iniziato a cadere. Si stendeva come una coperta sui terreni di Hogwarts, ghiacciando il Lago Nero e faceva cadere le foglie degli alberi sull'erba ghiacciata. Eloise e Sirius erano sgattaiolati nella sala comune di Tassorosso per incontrare Nathan, Regulus e Evan. C'era ancora una chiara tensione tra i fratelli Black ma almeno potevano stare nella stessa stanza senza litigare, anche se era solo perché Eloise aveva minacciato entrambi se si fossero comportati male.

"Quindi, Berry..." iniziò Nathan allungandosi sul divano, le gambe sul grembo di Evan (quando le appoggiò, Eloise non si perse il leggero rossore sulle guance del Serpeverde).

"Si Natey?"

"Sei vergine?" chiese lui semplicemente e Eloise arrossì alla schiettezza della domanda. Sirius si raddrizzò leggermente dietro lei, la schiena contro il bracciolo del divano e la schiena di Eloise sul suo petto. Evan rise e Regulus inarcò un sopracciglio, girandosi verso Eloise con uno sguardo inquisitorio,

"Mi chiedo la stessa cosa" disse lui inclinando la testa, facendo la parte del fratello maggiore protettivo, anche se era più piccolo,

"Vaffanculo Reginald, James è abbastanza protettivo senza che ti aggiungi tu" gli mandò un'occhiata e lui fece l'occhiolino con un sorriso sfacciato, "Ma no, per rispondere alla tua domanda Nathan, non lo sono" alle sue parole Regulus incrociò le braccia,

"Sirius, giuro su Merlin-"

"Non è stato Sirius" disse Eloise e i tre ragazzi difronte a lei sembrarono sorpresi,

"Cosa? Ma... allora chi? E quando?" chiese Evan e Eloise si passò una mano tra i capelli, incontrando gli occhi di Sirius che era altrettanto curioso,

"Fine del quarto anno" disse loro e si sporsero in avanti,

"E con chi?" chiese Regulus, gli occhi assottigliati. Fortunatamente, in quel momento Eloise riconobbe un familiare paio di mollette rosa a cuore,

"Maisie!" chiamò la ragazzina del primo anno che stava scendendo le scale e la salutò con un sorriso. Maisie ricambiò il sorriso e si avvicinò,

"Eloise! Cosa fai qui?" chiese lei e Eloise fece segno verso Nathan,

"Incontro i miei amici" iniziò a presentarli, "probabilmente già conosci Nathan", il ragazzo dai capelli ricci salutò la ragazzina, "Questo è Evan," Evan salutò con un piccolo sorriso, "questo è Regulus" il minore dei Black le fece un sorriso, "e questo è il mio ragazzo, Sirius." Sirius ammiccò a Maisie con un sorriso sfacciato.

"Quindi questo è Sirius Black?" Maisie sembrava eccitata, "L'esecutore" ricordò lei e Eloise rise,

"Esattamente"

"Quindi, come conosci Elle, Maisie?" chiese Regulus e la ragazzina sorrise,

"L'ho accompagnata all'ufficio del Professor Dumbledore e abbiamo iniziato a parlare dei suoi scherzi" lei sorrise ad Eloise e Sirius si schiarì la gola,

"Scusami, i suoi scherzi?"

"Scusa, i tuoi scherzi" si corresse Maisie, "Eloise mi stava dicendo cosa fa ognuno di voi, apparentemente tu porti le persone nel posto giusto al momento giusto con un mix di fascino naturale ed estorsione" lei ridacchiò mentre Sirius sussultava drammaticamente,

"Estorsione?" chiese lui, guardando Eloise, "Come ti permetti, non faccio niente del genere... la maggior parte delle volte."

Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora