25 - You'll Never Be a Potter

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Eloise's P.O.V

Guardo nei freddi occhi grigi dei Malfoy. Non sono lo stesso grigio gentile che amo, come quelli di Sirius. I suoi sono calorosi e gentili, le diverse sfumature in una sola come una tempesta estiva. Quelli dei Malfoy sono grigi come la pietra, una sfumatura e un colore, senza sincerità e privi di emozione. Un brivido mi corre lungo la spina dorsale, il mio sangue quasi si raffredda come gli sguardi diretti a me. Le persone che che mi hanno ingannato per tutta la vita devono ancora pronunciare una parola, la tensione quasi mi soffoca. Mi sento terribilmente fuori luogo, bramo la comodità del mia caldo letto a baldacchino a Hogwarts e la protezione di mio fratello. Due paia di occhi devono ancora spostarsi dalla mia figura, sento i loro sguardi bruciare la mia anima, come se avessero distrutto la mia morale... pezzo dopo pezzo, solo essendo in loro presenza.

Guardandomi intorno realizzo dove sono. Siamo al Malfoy Manor, ovviamente, ma specificamente siamo nella stanza dell'albero della famiglia Malfoy. Cercando disperatamente di alleviare il contatto visivo, scannerizzo il muro, i miei occhi si spostano automaticamente ai Potter. Guardando i familiari nomi dei miei genitori e mio fratello, seguo il nome verso dove so che leggerò il mio nome: Isabelle Potter. Ma mentre guardo l'arazzo c'è solo una linea che porta da Euphemia e Fleamont, una linea che porta a James... non c'è nessuna Isabelle. Sussulto leggermente e i miei occhi si spalancano, giro la testa e trovo i nomi che stavo cercando, Abraxas e Medusa. Proprio come temevo, dal loro nome ci sono due linee, una a Lucius e una a Eloise Malfoy.

"No" la mia voce esce come un sussurro e mi copro la bocca. Prendo una ciocca di capelli e invece del solito castano caldo, è bionda ... mortalmente biondo freddo. Cerco uno specchio e cammino verso il caminetto. Riflessa c'è una Malfoy dalla pelle chiara, i capelli biondi e gli occhi grigi. Una Malfoy con una smorfia sul viso, la stessa espressione che ho visto su mio "fratello" e mio "padre" quando si riferivano ai mezzosangue. Provo a modificare il mio viso, in un sorriso, un cipiglio, qualsiasi cosa - ma senza successo. Provo a cambiare colore ai miei capelli, chiudo gli occhi e mi concentro sui capelli castani di James Potter ma quando apro gli occhi continua ad esserci una testa di capelli biondi nello sconosciuto riflesso. La fredda e nasale voce di Abraxas Malfoy interrompe i miei frenetici pensieri,

"Cosa c'è che non va bambina? Perché non stai festeggiando? Hai sbarazzato con successo il mondo da quella sporca mezzosangue della Evans." sento un nodo formarsi in gola,

"Di cosa stai parlando?" sputo io con una schiettezza involontaria,

"La feccia ficcava il naso nei nostri..." Abraxas fa una pausa, "affari, e tu hai messo fine alla sua curiosità e al suo, ah, respiro." dice lei con un sorriso beffardo. Posso sentire la bile salire in gola e cerco di ingoiarla,

"Io l'ho u-uccisa?"

"Si, e devo dire, non penso di aver mai visto prima una Maledizione Cruciatus essere eseguita in modo così feroce. Dovrei farti un applauso sorella" Lucius annuisce in quella che sembra... ammirazione? "Ci assicureremo di far sapere al Signore Oscuro del tuo successo"

Il Signore Oscuro? Oh no... no no no! Prendo un respiro profondo e lentamente alzo la mia manica sinistra, quasi grido quando vedo un teschio tatuato sul mio avambraccio, un'appariscente serpente sporge dalla bocca. Sussulto e passo le dita sulla pelle grezza.

"Mi aspetto che sarai molto lodata, specialmente dopo il tuo successo nell'aver ucciso James Potter e Sirius Black la settimana scorsa" la mia testa scatta in alto alla parole di Abraxas. L'uccisione di James? E Sirius? La mia bocca è aperta dallo shock e non mi posso muovere,

"M-ma io non sono una mangiamorte" cerco di convincere me stessa più degli altri " Non sono una mangiamorte e non sono una Malfoy, sono una Potter"

"Una Potter?" guardo negli occhi assottigliati di Abraxas,

"Non sei una Potter bambina... non sarai mai una Potter"

Eloise si svegliò all'improvviso. Tremando violentemente e con gocce di sudore sul viso che si univano al flusso di lacrime, il respiro accelerato e superficiale. Ricordi dell'incubo che ancora le tornavano in mente, i freddi occhi grigi di Abraxas Malfoy che le comparivano davanti ogni volta che sbatteva le palpebre. Saltò giu dal letto e corse in bagno, guardandosi allo specchio vide capelli castani e occhi nocciola, fece diventare i capelli blu e poi di nuovo castani. Sospirando di sollievo si controllò l'avambraccio sinistro, la sua pelle era immacolata, nessun teschio o serpente in vista. Eloise tornò nel dormitorio ma non si mise di nuovo a letto, uscì dalla porta e scese le scale. Eloise non sapeva perché aveva avuto l'incubo, tutto ciò che sapeva era che doveva vedere James.

Eloise andò verso il dormitorio dei Malandrini. Camminò direttamente verso il letto alla fine della stanza, opposto alla porta. Scosse la massa russante che era suo fratello ma lui rifiutò di svegliarsi. Eloise grugnì, le lacrime che ancora scendevano sul viso, e si passò una mano tra i capelli,

"Puff?" una voce graffiante arrivò dall'altro lato della stanza, si girò per vedere Remus uscire dal letto e strofinarsi gli occhi. Andò verso lui, tremando e abbracciandosi per rimanere al caldo. Appena Remus vide i segni delle lacrime sulle sue guance, i suoi occhi si spalancarono. Le prese la mano e la tirò contro il suo petto, "Cosa c'è che non va?" chiese lui e Eloise non riuscì più a resistere, singhiozzò sul petto di Remus. Lui la guidò verso il suo letto e si sedettero insieme, Eloise che descriveva il terribile incubo,

"E poi ha detto che li avevo uccisi. Che avevo ucciso James e Sirius" provò a regolare il respiro mentre Remus le strofinava il braccio,

"Penso che dovresti provare a dormire un poco Elle" disse lui dolcemente e Eloise annuì,

"Ma... non penso di poter stare sola" disse lei, odiando come sembrava patetica,

"Va bene, stai con me."

Remus alzò le coperte e Eloise strisciò al suo fianco avvolgendo le piccole braccia attorno alla sua vita e seppellendo la guancia sul suo petto,

"Notte Elle" disse lui, accarezzandole i morbidi capelli,

"Notte Rem"

Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora