29 - Yesterday

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Dopo aver ascoltato la lista di almeno un centinaio di ragioni, circondata dai suoi amici, Eloise guardò Cameron in piedi al tavolo di Grifondoro con una singola rosa rossa in mano,

"E questo, Bellissima, è perché dovresti uscire con me" concluse lui sorridendo, i profondi occhi blu che brillavano per l'emozione. Eloise rise leggermente e si guardò intorno, la maggior parte della Sala Grande stava applaudendo e alcune urla arrivavano dal tavolo di Corvonero, presumibilmente amici di Cameron. Lily saltava su e giù e Marlene stava urlando dall'eccitazione. Eloise rivolse il suo sguardo ai ragazzi e sentì il cuore cadere leggermente. Guardavano tutti preoccupati Sirius, anche Peter sembrava nervoso. Remus aveva una mano sulla spalla di Sirius, quando vide Eloise guardare nella loro direzione sorrise debolmente ma Eloise lo conosceva abbastanza da sapere che non era sincero. James aveva le braccia incrociate, era accigliato per Cameron, i suoi occhi nocciola ristretti in due fessure e le labbra arricciate in disgusto. Sirius aveva il volto in tempesta, i pugni erano stretti lungo i fianchi e stava facendo quella cosa con la mascella. I suoi occhi luccicavano per la rabbia e il dolore, la moltitudine di sfumature di grigio roteavano nel mezzo, come un tornado, il suo cuore buttato in quell'uragano. Per Eloise fu difficile distogliere lo sguardo da loro e  il suo sorriso vacillò alla vista del ragazzo distrutto. Lei lo guardò mentre si scrollava dalla spalla la mano di Remus e mentre andava via guardò indietro, quando incontrò gli occhi di Eloise non fece niente, semplicemente la guardò con un'espressione ferita in volto... non rabbia, non risentimento, solo puro dolore.

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L'ambiente confortevole e accogliente dei Tre Manici di Scopa era l'ideale per il primo appuntamento di Eloise e Cameron. Erano seduti uno di fronte all'altro ad un tavolo, i boccali di burrobirra che scaldavano le loro mani fredde, perfettamente a loro agio in compagnia l'uno dell'altro, fino a quando Cameron guardò oltre la spalla di Eloise e alzò un sopracciglio,

"Uh oh" disse con un ghigno e Eloise si accigliò, Cameron si sporse e abbassò la voce, "Eri consapevole del fatto che tuo fratello e il suo migliore amico ci stanno guardando piuttosto intensamente in questo momento" disse lui benevolmente e Eloise grugnì. Abbastanza sicura, quando guardò alle sue spalle James, Sirius, Remus e Peter erano seduti due tavoli dietro loro. James e Sirius non staccavano gli occhi da Cameron, Peter stava guardando Madama Rosmerta dietro il bancone e Remus stava sorridendo a Eloise per scusarsi, mimando occasionalmente "Mi dispiace".

Eloise si girò di nuovo verso il suo appuntamento ed ebbe un'idea, sorrise e si alzò per sedersi accanto a Cameron,

"Um, cosa stai facendo Bellissima?" chiese lui sorridendo leggermente mentre lei si allungava al suo fianco,

"Che fissino" sussurrò lei, un bagliore dispettoso negli occhi. Cameron capì cosa stava facendo e mise un braccio attorno alla sua vita tirandola ancora più vicina. Lei gli sorrise e lanciò un'occhiata ai ragazzi, gli sguardi di Sirius e James erano diventati più intensi mentre aggrottavano le sopracciglia alla pubblica manifestazione d'affetto. "Quindi vuoi dargli qualcosa da fissare?" gli chiese lei, la sua voce si abbassò a un sussurro e Cameron si morse il labbro,

"Dipende" le disse, un ghigno furbo sul viso, "Cosa in particolare fisserebbero?" chiese e Eloise sorrise colpendosi il naso mentre Cameron si avvicinava. I loro visi pochi centimetri lontani, Eloise si avvicinò e chiuse la distanza tra di loro baciandolo lievemente. Mise le braccia attorno al suo collo e sentì una delle sue mani nei capelli quando sentirono un rumoroso colpo di tosse dietro di loro.

Si separarono e videro James e Sirius al loro tavolo. James con le mani sui fianchi e Sirius con le braccia incrociate, entrambi avevano la stessa espressione, un'espressione che Eloise era sicura avessero imparato dalla madre, Euphemia Potter.

Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora