26 - There Goes Trying to be Subtle

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Eloise Potter stava dormendo pacificamente. L'odore di legna bruciata e cioccolato riempiva i suoi sensi e i profondi respiri di Remus Lupin risuonavano nelle sue orecchie. I raggi di luce del mattino passavano attraverso la finestra e il canto degli uccelli si poteva sentire nei terreni di Hogwarts. Le lezioni non erano iniziate e c'era serenità sul castello, la calma prima del caos e della frenesia di un altro giorno. La piccola ragazza castana sospirò contenta, accoccolandosi nel calore del suo amico preferito, che c'era sempre quando lei aveva bisogno, come addormentarsi nelle sue braccia dopo il brutto sogno della notte prima. Tutto andava bene tra le mura della torre di Grifondoro, cosa poteva rovinare una così bella mattina?

"Ma. Che. Cazzo?" Tre parole dalla bocca gelosa di Sirius Orion Black e un cuscino in testa era esattamente cosa poteva acquisire il titolo. Eloise si alzò a sedere bruscamente, accogliendo e strofinandosi gli occhi, cercando il colpevole del livido che si stava rapidamente formando. I suoi occhi si bloccarono sul ragazzo dai capelli neri e ringhiò minacciosamente verso lui, i capelli castani che diventavano più rossi ogni secondo che passava.

"L'hai fatta davvero adesso, amico" arrivò dalla sinistra di Eloise. Suo fratello gemello sapeva che lei non era una persona mattiniera e che far arrabbiare Eloise la mattina era più pericoloso di insultare un ipprogrifo affamato. Si allungò verso la sua bacchetta e imprecò dentro di se per averla lasciata nel suo dormitorio, facendo ghignare Sirius e svegliare Remus.

"Te ne pentirai Black" tuonò lei, sorprendendo tutti nel dormitorio con la sua freddezza verso il ragazzo con cui era così 'amichevole' e il ghignò svanì dal suo volto,

"Cazzo..." mormorò Remus " Felpato, non è-".

"Fuori. Ora." fu la riposta che ricevette. Camminò fino a dove era seduta lei e la trascinò fuori dal letto di Remus, ignorando le proteste di James sul fatto che poteva farle male. Sirius aprì la porta con un calcio e la spinse davanti.

"A cosa diavolo stai giocando?" chiese lui a denti stretti " Dici di provare dei sentimenti per me, e che stavi facendo finta di essere la fidanzata di Remus, poi ci svegliamo e per caso sei nel suo letto?"

"Sirius per favore, non è come sembra, ascolta"

"Cosa? Altre scuse di merda? Non penso, non questa volta" e con questo girò i tacchi e le sbatté la porta in faccia. Le lacrime scendevano sulle guance di Eloise mentre si accovacciava sul pavimento.

Dopo quella che sembrò un'eternità, si tirò su e si preparò per colazione, ripetendosi in mente amaramente il loro litigio. Perché non può semplicemente ascoltarmi per una cazzo di volta?! Pensò lei arrabbiata. Perché pensa sempre di avere ragione? Perché non può accettare che le cose non sono sempre come sembrano? Dopo una colazione tesa che finì con Eloise che tirava a Sirius la sua posta e scappava a Trasfigurazione, una vendicativa lezione di Erbologia in cui Eloise accidentalmente versò sulla mano di Sirius pus di bobotubero dilatato e un esilarante lezione di Pozioni in cui Eloise sussurrò 'reducto' e fece esplodere il calderone pieno di felix felicis del povero Sirius, sentiva che lui aveva imparato la lezione ed era pronta a parlargli di nuovo.

"Questo è stato malvagio, Belle" acclamò James mentre lei confessava di aver fatto esplodere il calderone di Sirius. Il ragazzo dai capelli scuri scrollò le spalle e sorrise con naturalezza- chi era lui per arrabbiarsi per uno scherzo decente?

"È stato dannatamente divertente Puff" acconsentì Peter con un ampio sorriso, mentre Remus annuiva per mostrare la sua approvazione. Girarono un angolo, pronti ad entrare nella Sala Grande per il pranzo, quando una ragazza che, oltre Sirius, nessuno conosceva corse loro incontro.

"Ciao ragazzi, ciao Sisi" ridacchiò lei, "Siamo ancora d'accordo per stasera?" La ragazza sbattè le ciglia scure e mosse i capelli biondi e ciò fu abbastanza per far sentire male Eloise. Sirius guardò Eloise, cercando di guadagnare tempo ma invece la presentò al gruppo.

"Ragazzi, lei è Daisy, Daisy Maple. È Corvonero"

"Sono la sua ragazza!" lo interruppe lei, gli occhi azzurri brillanti pieni di orgoglio. Il volto di Eloise divenne di pietra, la gelosia ribolliva nel suo stomaco e gli insulti per la bionda le ronzavano in testa; il resto del gruppo la guardava preoccupato ma la sua espressione si trasformò in un sorriso condiscendente, decidendo di non voler essere arrabbiata Eloise parlò alla ragazza,

"Si Daphne, gli piacerebbe venire stasera, non è vero Sisi?" disse lei girandosi verso Sirius che, era furiosa a vederlo, sembrava piuttosto divertito,

"È Daisy" le disse la Corvonero, il suo tono era gelido e assottigliò gli occhi alla sarcastica ragazza.

"Scusa, cosa hai detto? Non parlo come le sciaquette" disse Eloise dolcemente alla sua faccia arrabbiata prima di andare in Sala Grande.

"Gelosa?" arrivò una voce da dietro lei, "Anche se non dovresti" disse Sirius "non abbiamo mai detto di essere esclusivi" abbassò la voce a un sussurro cosicché solo lei potesse sentire. Eloise lanciò il suo sandwich non mangiato nel piatto e roteò gli occhi prima di fingere un sorriso sul volto.

"Io? Gelosa? Come ti è venuta questa idea?" sorrise lei,

"Voglio dire, eri piuttosto ovvia Elle" intervenne Peter

"Bene, ecco come va quando si prova ad essere delicata" replicò lei sarcasticamente prima di prendere le sue cose e andarsene,

"Lily! Marlene!" chiamò lei e loro alzarono lo sguardo, lei fece loro segno di seguirla e si affrettarono verso il dormitorio.

Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora