18 - Daft Stag

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Gli occhi di James si aprirono, una luce intensa da una stanza bianca che si infiltrava nell'oscurità che era abituato a vedere. Sentì una presenza al suo fianco e girò la testa, Eloise dormiva, la sua piccola mano che stringeva quella grande di James e la testa appoggiata sul suo petto. C'erano segni di lacrime sulle sue guance e sembrava abbastanza spettinata - non aveva lasciato il suo fianco dall'incidente, un'incidente che James non ricordava. Gli occhi nocciola del ragazzo scannerizzarono la stanza, finalmente tornando sulla figura dormiente della sua sorellina. I suoi occhi avevano ombre scure attorno e i suoi soliti capelli marroni, lisci e immacolati erano pieni di nodi. James cercò di raggiungere il bicchiere d'acqua vicino al suo letto senza svegliare Eloise ma fallì miseramente e lei si svegliò.

Vide che James era sveglio e sussultò,

"Jamie!" gridò lei e buttò le braccia al suo collo. James ridacchiò leggermente e appoggiò la guancia sui suoi capelli, "Sei sveglio finalmente!" si tirò indietro "Ero così preoccupata." i suoi occhi erano lucidi ma aveva un grande sorriso sul volto,

"Che cosa è successo?" chiese lui e il sorriso di Eloise scomparì. Lo sguardo felice fu sostituito da uno di rabbia, James doveva dire che sembrava paurosamente la madre.

"Sei. Un. Completo. E. Totale. Idiota. James Potter" ad ogni parola gli dava uno schiaffo sul braccio,

"Oww! Elle cosa- ahh ferma!" James si strofinò il braccio e mise il broncio, "Che ho fatto?" chiese lui facendo intensificare lo sguardo arrabbiato di Eloise,

"Cosa hai fatto? Cosa non hai fatto! Non hai mangiato o dormito almeno per una settimana, ciò significa che sei collassato e mi hai spaventato a morte!" lei incrociò le braccia e James si strofinò il collo imbarazzato,

"Non me lo meritavo" disse lui semplicemente e il volto di Eloise si addolcì,

"Neanche io, ma tu non dovevi morire di fame stupido cervo"

La porta dell'infermeria si aprì e Sirius entrò arrabbiato, gli occhi grigi luccicavano e i capelli corvini svolazzavano dietro di lui mentre si avvicinava ai fratelli.

"Perché non mi hai detto che era sveglio!" James notò Eloise roteare gli occhi all'arrivo di Sirius Black,

"Mi scuso Black per non averti avvertito all'istante, vedi ero occupata ad assicurami che mio fratello stesse bene invece di limonare una del sesto anno nello sgabuzzino delle scope" il volto di Sirius si offuscò dalla rabbia e dal dolore prima di essere coperto dal suo ghigno.

"Se proprio vuoi sapere, ero a Hogsmeade a prendere questo per James per quando si sarebbe svegliato" disse cacciando un cesto di Mielandia. "Ma la prossima volta che troverò uno sgabuzzino delle scope sarai la prima a saperlo Splendore" fece l'occhiolino guadagnandosi una smorfia da Eloise.

"Felpato" disse James debolmente "Per favore no. Non ora." L'espressione di Sirius si addolcì mentre guardava il suo migliore amico. Sapendo che James aveva bisogno di lui, mise da parte tutta la sua meschinità - poteva aggiustare le cose con Eloise più tardi. In quel momento ci doveva essere per James quindi camminò attorno al letto e prese posto difronte a Eloise che lo guardò furiosa.

James e Sirius cominciarono a parlare come al solito, ignorando involontariamente Eloise,

"Quindi per quanto tempo sono rimasto svenuto?" chiese James aiutandosi con qualche mosca al caramello dal cesto di Sirius,

"Quasi una settimana amico, ho cercato di venire il più possibile-"
"Ma ovviamente essendo il playboy della scuola ti viene difficile, non è vero Siri?" chiese dolcemente Eloise, "Normalmente non sei libero di notte" aggiunse "Oppure, ora che ci penso, in ogni ora del giorno quando c'è un'aula libera nelle vicinanze." Sirius le fece una faccia infantile e lei gli soffiò un bacio drammaticamente. James sospirò,

"Potete smetterla di cercare di strangolarvi per cinque minuti?" chiese lui stanco e entrambi incrociarono le braccia,

"Lo farei se lei non fosse una tale stronza" disse Sirius freddo e Eloise lo prese in giro,

"Oh no! Dritto al cuore... non penso di poter andare avanti!" disse lei sardonica, stringendosi il petto,

"Ragazzi finitela!" li implorò James e Eloise roteò gli occhi,

"Qualsiasi cosa, stavo per andare a incontrare Reg. Divertiti con Black Ramoso, chiamami se la puzza del cane bagnato diventa troppo per te da sopportare" con questo uscì dalla stanza con grande sgomento di James.

Dopo il battibecco con Sirius, Eloise decise di avventurarsi nel suo posto preferito della biblioteca dove doveva incontrare Regulus. Stava camminando nei corridoi verso esso quando sentì una voce arrabbiata dietro di lei con una cadenza scozzese.
"Malfoy!" Eloise grugnì,

"È Potter! Merlino, c'è qualcuno che ascolta?" girò la testa e incontrò William Wood. Lei rabbrividì leggermente quando vide il suo sguardo,

"Wood è bello vederti" disse lei vivace sperando di alleviare un po' della rabbia,

"Vorrei poter dire lo stesso." disse lui avvicinandosi a lei. Le cose tra Eloise e William non erano finite bene quando lei aveva rotto con lui il giorno in cui le aveva chiesto di essere la sua ragazza. Lui non aveva avuto tempo di rispondere prima che Sirius la tirasse via dicendo che dovevano fare i bagagli. Da quello che poteva dire Eloise e dal suo aspetto estremamente infastidito, non era molto felice di tutto l'accaduto.

"Senti William, so che non è finita... perfettamente tra noi." disse lei e William incrociò le braccia alzando un sopracciglio,

"No infatti." disse lui,

"Ma non significa che non possiamo essere amici" provò a dire Eloise ma il suo sguardo graffiante diceva tutto,

"No? Non so se voglio essere tuo amico considerando che mi hai preso in giro e poi spezzato il cuore" si stava avvicinando sempre di più a lei e presto la schiena di Eloise colpì il muro. "Inoltre, non sapevo che le puttanelle dalla doppia faccia avessero amici" sbottò lui, "Tuo fratello ti deve sopportare, Evans probabilmente esce con te per pietà e Black conta come amico se andate a letto insieme?" Eloise sussultò leggermente e guardò  William che si muoveva verso destra davanti a suo volto.

"Noi- noi non-"

"Non mentire Potter" disse lui, soffermandosi sul suo vero nome, "Tutti sanno che te le fai con il migliore amico del tuo gemello, sebbene alcuni si chiedono che pozione d'amore hai usato- deve essere stata una bella forte!"

La mente di Eloise stava ronzando, veramente tutti lo pensavano? Si mosse verso la sua sinistra leggermente per prendere un poco di spazio, tuttavia Wood non lo permise. Sbatté un braccio sul muro, dove era diretta lei. Lei guardò nervosamente il suo braccio e poi il suo viso, puro terrore su quello di lei. Gli occhi blu erano scuri e tempestosi, privi della loro solita gentilezza. Eloise non vedeva nessuno che la potesse aiutare. Lentamente cercò di raggiungere la sua veste per prendere la bacchetta  ma una presa come una morsa la fermò. Lui le strinse così forte il polso che gli occhi iniziarono a bagnarsi.

"Per favore" ansimò lei "lascia William. Lasciami." Ora le lacrime stavano minacciando di scivolare anche se non voleva mostrare la sua vulnerabilità al suo ex. Lui ringhiò verso lei.

"Debole. Pensavo avresti avuto nervi d'acciaio mentendo a tante persone ed essendo così falsa." Eloise indietreggiò leggermente. Nessuna aveva mai detto che era così e lei pensava di essere una brava persona. Sentire queste cose era come uno schiaffo sul viso. Le sembrò di sentire dei passi nel corridoio quindi colse l'opportunità. Vedendo che Wood non l'avrebbe lasciata presto, prese un respiro e urlò a squarciagola. Wood le mise una mano sulla bocca così forte che quasi la lasciò senza fiato. La sua vista si riempì di stelle, vide un paio di piedi correre dietro l'angolo. Un gridò familiare la fece rinsavire,

"LEVICORPUS!" sentì Wood allontanarsi da lei e colse il suo momento di sorpresa come un'opportunità per togliere la mano dalla sua presa, cadde a terra e si prese la testa tra le mani, soffocando leggermente i suoi singhiozzi. L'odoro di menta peperita e pelle la invase. Braccia forti la strinsero e lei sprofondò in esse, inclinando la testa all'indietro vide una criniera di capelli neri,

"Va tutto bene Lou, ti ho presa."

Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora