Chasing The Stars | Marauders | Sirius Black (traduzione)

9 - A Blonde Christmas

Eloise era scioccata, i suoi occhi erano spalancati mentre la carta da parati le rimaneva in mano. Riprendendo la sua compostezza leggermente, camminò verso dove aveva sempre creduto ci fossero la sua faccia e il suo nome, sotto quello dei suoi 'genitori'. Le sue dita tracciarono la linea dal suo nome a Abraxas e Medusa Malfoy e, come aveva sospettato, i suoi polpastrelli sentirono un un leggero dislivello. Tirò via la carta da parati e rivelò un nome diverso dove era solito esserci il suo: Draco Malfoy, la data della sua morte era lo stesso giorno in cui era nato ... 5 giorni prima di Eloise. Questo ragazzo, Draco, era il vero secondogenito dei Malfoy, il fratello di Lucius.

Eloise si precipitò nell'ufficio di suo padre, dove lei sapeva che sarebbe stato. Spalancò la porta con un tonfo e la sua rabbia crebbe solamente quando lui la ignorò. Lei sbatté la mano sulla sua scrivania in mogano, mandando pergamene e penne dappertutto e ribaltando una boccetta di inchiostro. Lui alzò lo sguardo, la rabbia nei suoi occhi era evidente - ma non era nemmeno vicina a quella di Eloise.

"Padre," disse lei, la voce fredda come il ghiaccio; "potrei avere un momento del tuo tempo?"

"Cosa Eloise? Sono un uomo occupato." sospirò lui impazientemente.

"Probabilmente è per questo che non hai avuto tempo per dirmi, oh si, Eloise, non sono il tuo dannato padre!" Replicò lei, la furia evidente in ogni parola. Non ne poteva più. Eloise si sentiva andare a fuoco; la sua pelle era arrossata, lei non lo sapeva ma i suoi capelli erano diventati rosso fiammante e stavano fluttuando attorno alla sua testa come se li avesse appena strofinati vicino a un palloncino.  Lei non aveva idea di quanto fosse potente, ma Abraxas Malfoy si. Oltre a quanto era terrificante la ragazza , lui sapeva che questo era solo l'inizio. Alla sua mancata risposta Eloise cominciò a gridare dalla frustrazione. Lucius arrivò correndo dicendo,

"Padre cosa sta succedendo?!" Ma si bloccò quando vide sua sorella con i capelli rossi e la carnagione arrossata.

"Lucius lasciaci per favore." Abraxas tentò di sembrare calmo ma il tremolio nella sua voce lo tradì. Lucius non ebbe bisogno di sentirlo due volte, guardò ancora una volta Eloise che era ancora furente e corse via.

"Quindi preferisci Padre o ti dovrei chiamare Zio Abraxas? Lo so, quindi ti conviene iniziare a parlare o che Dio mi aiuti!" Lei gridò le sue ultime tre parole. Il dolore e la sconfitta che sentiva nel sapere che la sua intera infanzia era una bugia, combinata al fatto che era così arrabbiata dal fatto di essere stata privata di un'adeguata infanzia che avrebbe avuto con James suo fratello, il suo gemello e gli adorabili, gentili, accoglienti Signore e Signora Potter. L'inimmaginabile gioia che sentiva nel non essere una Malfoy e nell'avere una buona famiglia, una famiglia amorevole da cui andare, una famiglia con cui si trovava e che l'amava per chi era;  era nella sua mente mentre la sua piccola mano passava tra i suoi capelli ora di nuovo biondi. Abraxas fece segno ad Eloise di sedersi. Lei si sedette sulla sedia e incrociò nelle braccia, i suoi occhi in quelli del padre.

"Tu Eloise, non sei mia figlia." Eloise si accigliò ancora di più,

"Non mi dire, Sherlock, già lo sapevo." il suo tono era aspro,

"La tua vera madre, Euphemia Potter, era incinta nello stesso periodo in cui lo era mia moglie, Medusa." Eloise si mise a sedere leggermente, "Mia moglie ha partorita prima, un maschio, cinque anni più piccolo di Lucius ... ma lui è morto prima di incontrare l'aria." Eloise sussultò leggermente, "Con suo figlio nato morto, mia moglie era depressa e si rifiutò di vedere sua sorella e i suoi figli cinque giorni dopo quando aveva chiamato,  quindi io sono andato al posto suo. Io arrivai e vidi i gemelli, un maschio e una femmina,"

"Io e James." disse Eloise, gli occhi assottigliati,

"Il maschio stava dormendo, ma la ragazza; tu, eri sveglia. Appena mi hai visto entrare, hai riso e i tuoi capelli marroni sono diventati biondi per imitarmi... Io ho realizzato che eri una metamorfomagus." Eloise scoppiò,