Capitolo 91

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<<Ty, sei davvero sicuro che il posto sia questo?>> chiedo, scettica, mentre il riccio ci trascina in mezzo ad un fitto boschetto completamente buio, oltre l'autostrada.
Già il fatto di essere ad Harlem, per lui, non era abbastanza inquietante, si vede.
Ci mancava solo la foresta inquietante.

<<Certo che sono sicuro, ho aiutato io ad organizzare questa corsa. Adesso chiudete quella bocca, così mi concentro.>> sbraita lui, in risposta, sempre con quel tono brusco e infastidito nella voce.

Kylie mi tiene a braccetto, come due nonnine che vanno insieme al mercato, mentre maledice Tyler, i rami e gli insetti in bisbigli soffusi.
Dietro di noi abbiamo i gemelli e Jordan, che chiacchierano sottovoce.
Per fortuna, Seth non ha più aggiunto altro sulla gravidanza, dal momento che nessuno dei ragazzi ne è al corrente, perciò si limita a camminare accanto a Logan e Jason, dietro Tyler, che fa da guida.

<<Questa foresta non promette niente di buono.>> mormoro. Kylie fa un verso, per niente femminile, mentre sposta con la mano sinistra un ramo che stava per finirle in piena faccia.
<<Nemmeno questa serata, se è per questo.>> borbotta.

<<Non iniziate a portare sfiga, voi due! Ho delle scommesse da fare.>> sbotta Jason, con un ghigno malefico sul viso.
Alzo gli occhi al cielo. <<E a Dylan non pensi?>> chiedo.
<<Oh, si, certo che ci penso. È su di lui che scommetto.>> afferma.

Sospiro.
<<Senza pudore.>> borbotta Logan, facendomi ridacchiare, mentre Jason aggrotta la fronte.

<<Volete stare zitti?>> sbraita Tyler, a un certo punto.
Vado a sbattere contro la schiena di Jason, che arresta il suo cammino proprio dietro a Tyler, che osserva il vuoto, in piedi nel bel mezzo della foresta.

<<Ci siamo persi, vero?>> chiede Martin, dietro di me, con una mano sulla mia spalla, posata pochi secondi prima per evitare di schiacciarmi come mortadella in un panino.

<<Non ci siamo persi.>> risponde Tyler, ma la sua espressione, sotto la luce fioca della luna, non dice la stessa cosa.
<<Lo sapevo che non dovevamo seguire Tyler!>> sbraita Jason, dopo uno sbuffo esasperato e sconvolto.
Tyler gli lancia un'occhiataccia. <<Il male! Ecco cosa sei!>> esclama il moro, non curandosi delle nostre risate e dell'espressione, chiaramente omicida, sul volto del riccio.

<<Jessie, senza di me, a quest'ora il tuo culo flaccido sarebbe a marcire sottoterra da anni!>> sbraita Ty. <<So benissimo dove stiamo andando, non sono un idiota. Fidati di me!>>

Jason, incredulo, lo guarda un po' scettico. <<Dylan ci ha salvato più e più volte, tutti noi ci siamo sempre parati il culo a vicenda. Non prenderti meriti che non ti appartengono!>> ribatte Jason.

Sospiro, scuotendo la testa.

<<Ah, si? A quest'ora, senza di me, tua sorella sarebbe ancora dentro quella catapecchia, quindi non parlare di meriti->> Ty viene zittito da Jason che, sentendo nominare la sorella, si avventa su di lui con un balzo, che spinge all'indietro il riccio, facendogli perdere l'equilibrio e, di conseguenza, cadere all'indietro sul prato, con il corpo di Jason sopra il suo.

<<Non ci provare, Tyler!>> sbraita Jessie, tenendolo per il colletto della maglia.

<<Qualcuno faccia qualcosa!>> sbraito, agli altri, che, presi in contropiede, non sanno che fare.

<<È colpa tua se Faith è stata rinchiusa là dentro! E lo sai bene!>> urla il moro, mentre Tyler si libera un braccio e tira un pugno al suo amico, facendolo rotolare accanto a lui sull'erba.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora