Capitolo 71

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DYLAN

Appena i miei piedi toccano l'asfalto consumato di quello che si fa chiamare parcheggio, di fronte al locale di K-Reed –edificio che un tempo aveva un'insegna illuminata, dalla scritta "Blue Moon"–, sbatto la portiera dell'auto e mi guardo in giro per capire se i miei amici sono già qui.
Avvisto la macchina di Jason, che svolta l'angolo, e mi tranquillizzo.

A passo svelto, mi incammino verso il locale, stringendo i denti con forza.
La mascella mi fa male, ma non me ne curo poi così tanto: sono incazzato, frustrato, nervoso e preoccupato. Potrei spaccare tutto, ora come ora.

Non vedo Holly da ieri mattina, quando l'ho lasciata a dormire sul nostro letto, coperta solo dal piumone.
Adesso, dopo ventiquattro ore in cui non ho sue notizie, sto iniziando seriamente a dare di matto.

<<Andy!>> Urla Reed, non appena entro nel locale, pieno di Eagles che bevono al bancone e sfidano Scorpions e Demons a biliardo.
Questo è un posto pacifico, K-Reed è nel mirino di ogni gang, ma è anche colui che collabora con chiunque, senza troppe pretese, gli interessano soltanto restare vivo, i soldi, la droga e la sua baracca; per questo motivo è ancora vivo, è comodo ad ogni gang, sempre e comunque.

<<Due volte in due giorni, non ti starai mica innamorando di me?>> Ammicca, ridendo.

Lo fulmino con lo sguardo. Non sono in vena di battute.
<<Non sparare puttanate, Kayne. Non è la giornata giusta.>> Sbotto, incamminandomi verso le scale che portano agli uffici e le sale private, in cui di solito Reed si diverte o parla d'affari.

<<Cazzo, hai litigato con la biondina?>> Chiede. <<Sei parecchio suscettibile, amico.>> Borbotta, seguendomi.

Sa che, quando inizio a dirigermi al secondo piano, c'è sempre qualcosa che non va.

<<Magari.>> Sbraito. Se avessimo litigato, lei, a quest'ora, starebbe piangendo da Seth e Kylie, mentre invece è chissà dove, chissà con chi, spaventata a morte e, probabilmente, a rivivere spiacevoli momenti di violenza passati con quel bastardo del suo ex.

Rabbrividisco solo al pensiero della mia piccola Holly ridotta così.

<<Che succede?>> Chiede, salendo le scale.
Mi volto, notando che anche i ragazzi ci stanno seguendo.

Kylie, stretta tra Jordan e Seth, e Kevin, in braccio a un Tyler che guarda in cagnesco anche le piante.
Arriviamo nell'ufficio di Kayne, che odora di canne, sigarette e chiuso.
Come fa a passare la sua vita qui dentro, lo sa solo lui.

<<Ditemi tutto.>> Si stravacca sulla sedia dietro la scrivania, posando i piedi sul legno, o meglio, sulle varie scartoffie buttate là sopra alla rinfusa.

<<Se vi siete portati dietro donna e bimbo, immagino sia grave. Dov'è il fiorellino biondo?>> Chiede, facendomi stringere i pugni.

<<Il problema è proprio questo...>> Inizia Jason, ma lo interrompo, andando dritto al punto senza troppi giri di parole.
<<Quel bastardo di Brandon l'ha presa.>> Sbotto.

K-Reed sussulta, sgranando gli occhi.
<<Ecco, io avrei evitato di dirlo così.>> Borbotta Logan, a voce bassa.

<<Reed, quello vuole Ryan. Anzi, adesso vuole anche me, dopo che gli sono letteralmente scappato dalle mani. Se l'è presa con lei, perché non ha trovato mia madre e mia sorella, credo, e–>> inizio, ma Kayne mi blocca.

<<Andy, se l'è presa con lei perché quella ragazza è il tuo punto debole, fratello. Fai di tutto per lei, vivi per lei e questo non passa inosservato nemmeno a quel cretino di Wane. >> Mi spiega, il sosia di Kid Ink.
Pensare a questo suo "soprannome", mi fa ridere, facendomi venire in mente Hol.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora