Capitolo 55

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<<Jas, passami quel coso argentato!>> Urlo, in piedi su una sedia.
<<Holly, l'hai attaccata la presa?>> Chiede Seth, sdraiato a terra accanto al mobile della tv.
Scuoto la testa, con una pallina di Natale blu tra le mani.
<<Doveva attaccarla Logan, ma è fuggito.>> Borbotto, facendo ridere Jason, che arriva con una decorazione argentata intorno alle spalle.

<<¡He encontrado estas cosas azules, querida!>> Urla Carlos, tornando dal corridoio insieme a suo fratello, con entrambi tra le mani due scatole piene di palline di diverse sfumature di blu e dei fiocchi di stoffa argento e blu.

Stiamo addobbando l'appartamento per Natale, dal momento che tra poco è dicembre.
Oggi, i ragazzi –quelli presenti, per lo meno– hanno portato a casa un albero, anche piuttosto gigante, e stiamo cercando di decorarlo da tutta la mattina.

<<Kevin, metti giù la stella!>> Lo riprendo, prima che si possa ammazzare.
Il bambino posa la stella dentro la scatola delle luci da esterno, mentre Jason e Carlos mi aiutano ad attorcigliare gli addobbi argentati intorno all'abete, e Martin e Seth controllano le scatole trovate dai gemelli.

Poso un piede sullo schienale della sedia, mentre l'altro è ancora impiantato nel cuscino; mi spingo verso l'alto, attaccando due palline.

Nel frattempo, la porta di casa si apre, per poi essere chiusa nuovamente.
<<Ma che cazzo state combinando?>> Dylan.
Mi sporgo indietro con la schiena, allungando il collo, per poi sorridere al tatuato, in piedi all'ingresso, che ci osserva divertito.

<<Hey, amore.>> Lo saluto. Lui sorride.
Kevin gli salta in braccio, urlante.
<<Zio Dyl!>>
Ridacchio, addolcendo lo sguardo.

Sono così carini. Vedere Dylan con in braccio un bambino, mentre gli sorride e gli scompiglia amorevolmente i capelli è uno spettacolo meraviglioso.
Non riesco a fare a meno di pensare a Dylan come papà: un suo piccolo sosia con i capelli chiari e i suoi occhi.
Oh, Dio.

Mi mordo il labbro, cercando di smettere di sorridere come un ebete, mentre attacco l'ennesima pallina, questa volta piena di brillantini luccicosi.

<<Com'è di là?>> Chiede Jason, rivolto verso Dylan.
Mi giro, osservandolo mentre scrolla le spalle.
<<Mi piace. Hol, poi vieni a vederlo?>> Chiede, avvicinandosi a me.
Annuisco, mentre lui posa entrambe le mani sui miei fianchi.
Sorride, tirandomi verso di lui.

Mi aggrappo al suo collo con entrambe le braccia, mentre lui mi abbraccia, tenendo le mani sul mio sedere e io allaccio le gambe intorno al suo bacino.

Sorridendo, fa unire le nostre labbra in un morbido bacio movimentato.

<<È presente un minore, scapestrati!>> Ride Carlos.
Scoppio a ridere, insieme a lui, sulle sue labbra, per poi staccarci.
Mi posa a terra, per poi baciarmi la fronte. Sorrido.

<<Martin, cambia quella canzone, ti prego!>> Borbotto, ridendo, mentre il portoricano preme insistentemente i tasti del telecomandino dello stereo.

<<Holly, mira.>> Mi chiama Carlos, indicando la scatola.
Mi abbasso e osservo il suo interno.
<<Oddio.>> Mormoro, guardando i pendenti a forma di fiocchi di neve glitterati, che aspettano solo di essere appesi ai rami dell'albero.

<<Dyl, aiutami.>> Ordino, piazzandone una manciata tra le sue mani tatuate.
Lui sospira. <<Odio fare queste cose.>> Si lamenta.
Sorrido, facendo labbruccio.
<<Non lo fai nemmeno per me?>> Borbotto, cercando di essere il più persuasiva possibile.

Lui alza un sopracciglio, guardandomi tra il divertito e l'ammiccante.
Avvicina il viso al mio orecchio.
<<Uhm... Forse–>> inizia, ma lo blocco. <<Vuoi, per caso, ricattarmi, Anderson?>> Sogghigno, aggrappandomi con gli indici ai suoi jeans.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora